Dialoghi delle Carmelitane

 

Il dramma di Georges Bernanos (1888-1948) per la vita e le opere si veda l'interessante articolo su www.stpauls.it/fc97/4997fc/4997fc99.htm  prende spunto da una novella di Gertrud von Le Fort intitolato "L'ultima al patibolo" che narra (con molte liberta' letterarie) la storia delle 16 Carmelitane arrestate, processate e ghigliottinate il 17 luglio 1794  a Parigi "per aver tenuto conciliaboli antirivoluzionari, mantenuto corrispondenze fanatiche e conservato scritti liberticidi".
http://web.genie.it/utenti/u/unangelo/16LUGLIO.htm#_top

L'opera del saggista e romanziere, scritta negli ultimi mesi di vita, rispecchia tutto il suo travaglio nell' affrontare i temi della morte imminente, della paura, della debolezza umana, del suo rapporto con la Divinita' e della Fede e gli angosciosi interrogativi delle 16  donne  sono ovviamente gli stessi interrogativi di chi sta per affrontare personalmente l' estrema prova del distacco terreno.
Da questa opera teatrale i registi Philippe Agostini e Padre R.L. Bruckberger hanno ricavato un film nel 1959 con Janne Moreau (Madre Maria) e Alida Valli (la nuova Priora), di cui consigliamo la visione, anche se il film, a ns/ parere, limita molto il personaggio interpretato da Pascal Audret (Sr. Bianca, la vera protagonista del dramma), a favore dei personaggi interpretati dalle due grandi attrici certo molto piu' conosciute e bravissime.
Ma veniamo alla trama della vicenda: Bianca De la Force, figlia del marchese De La Force, nel 1789  a Compiegne, nel monastero delle Carmelitane, prende il velo con il nome di Sr. Bianca dell'Agonia di Gesu' insieme ad un'altra postulante, Sr. Costanza. La causa vera della vocazione di Bianca e' la paura di vivere nel mondo. La sua breve vita terrena e' stata segnata da due eventi drammatici: per ben due volte ha vissuto il rischio di essere assalita dalla folla furente e imbestialita; la prima volta era ancora nel grembo della madre, poi morta nel darla alla luce; la seconda volta mentre attraversava Parigi in carrozza, durante una sommossa del popolo con la rivoluzione francese gia' praticamente in atto.
La vecchia Priora, Madre Enrichetta, avendo compreso il motivo della sua vocazione, ("La nostra Regola non e' un rifugio, non e' la Regola a custodire noi, siamo noi che custodiamo la Regola") accetta con difficolta' la postulante, ma la sua scelta del nome "sr. Bianca dell'Agonia", ("...perche' da principio fu la mia  un tempo", come spiega a Madre Maria poco prima di affidargliela) crea una sorta di identificazione tra la vecchia Priora morente e la novizia gia' predestinata al Sacrificio.
Intanto gli eventi incombono: alla Priora appena eletta, Madre Maria Teresa di S. Agostino, e' imposto dal Commissario municipale di consegnare l'elenco di tutti gli averi della comunita' che vengono di fatto confiscati. Il fratello di Bianca, di nascosto, si reca al convento per richiedere la sorella che ancora non ha pronunciato i voti solenni, ma essa  rifiuta di lasciare il Carmelo. Nel frattempo il Cappellano del Carmelo, non avendo voluto prestare giuramento di fedelta' alla Costituzione della  nuova Repubblica e' dimesso dalle sue funzioni e "proscritto", cioe' condannato all'esilio o a morte.
Il convento subisce una prima profanazione con l'irruzione violenta della polizia alla ricerca del fratello di Bianca che  il Commissario ritiene  nascosto dalle suore. Non viene trovato, ma il pericolo di essere cacciate dal monastero per esse si fa sempre piu' reale.
Viene proibito in tutta la nazione a chiunque di prendere i voti.
Ogni religiosita' e' abolita, pena la morte.
Dopo molte incertezze da parte delle suore anziane che debbono accettarne la professione, le novizie Sr. Bianca e Sr. Costanza vengono consacrate definitivamente suore coi nomi prescelti. Poi il Carmelo subisce una seconda profanazione molto piu' terribile: quella della folla che saccheggia la chiesa e il monastero. Mentre la Priora va a Parigi per cercare di contattare i superiori e prendere decisioni sul da farsi, le 16 suore rimaste al convento, su richiesta di Madre Maria dell'Incarnazione, vice-Priora, fanno "voto di martirio per meritare la conservazione del Carmelo e la salvezza della patria".
Viene poi dal Commissario l'ordine di sciogliere la comunita': le suore devono rinunciare all'abito e vivere separate, non partecipare a funzioni ne' mantenere contatti...il monastero e' occupato dai militari. Nella confusione generale Sr. Bianca dell'Agonia, che  ha accettato il voto del martirio solo per non opporsi al volere delle altre suore, fugge a Parigi per tornare nella casa del padre.  Ma il Marchese De La Force e' stato imprigionato come tutti i nobili rimasti in citta' e poi ghigliottinato.
Bianca ora fa la  serva  nella sua stessa casa, sorvegliata dai guardiani del palazzo, e' viva ma terrorizzata, presto subira' la stessa sorte del padre. Madre Maria, in abito borghese si reca al Palazzo De La Force  e, cercando di far allontanare di nascosto Bianca da Parigi, le da' un indirizzo a cui recarsi. Nel frattempo le altre 15 sorelle, con la Priora, sono state trovate insieme, arrestate e condannate a morte, anche Madre Maria e' stata condannata, ma in contumacia. Le 15 suore il 17/07/1794  salgono tutte al patibolo cantando "Laudate Dominum omnes gentes"; ad esse, per ultima, si unisce Sr. Bianca dell'Agonia di Gesu', che ha trovato finalmente il coraggio di essere fedele al suo voto. A Madre Maria che sta anche lei per raggiungere le consorelle, il Cappellano, travestito da popolano, presente tra la folla all'esecuzione, ordina di non immolarsi ma di restare in vita per il Carmelo, sara' lei stessa a scrivere la Relazione degli avvenimenti e le 16 suore saranno poi beatificate da Papa Pio X nel 1906.

 

 

Dialoghi delle Carmelitane interpretazione Cabalistica di Franca Vascellari

G. Bernanos sapeva di avere i giorni contati quando elaboro' questi "Dialoghi" dalla  sceneggiatura di un film del R. P. Raimondo Bruckberger basata sulla novella di Gertrude von Le  Fort;  noi, come  al solito, indipendentemente dai significati letterali dell'opera  la consideriamo come un "sogno" raccontatoci dall'autore in un momento per lui assai difficile, quello che precede di poco la morte.
Iniziamo col prendere in considerazione il nome del Carmelo e poi i nomi delle 16 ( o meglio 18) monache. Carmelo (= giardino di Dio) e' il monte situato tra la Galilea e la Samaria in Palestina, sede del profeta Elia, dove alcuni crociati fondarono (circa tra il 1192 e  il 1209) l'Ordine degli "Eremiti di Nostra Signora del Carmelo"; nella radice di questo nome troviamo un riferimento al "sangue", (carme, carmosina, cremisi= rosso sangue) quindi il titolo "Dialoghi delle Carmelitane" gia' ci preannuncia una discussione interiore sul "sangue" fisico o simbolico da versare per il raggiungimento del Giardino di Dio. La data poi dell'esecuzione  delle condanne 17/07/1794 per la numerologia (1+7+7+1+7+9+4 = 36 = 3+6 = 9, ci da' il numero dell'Eremita o monaco (= monos = solo) nel cui Archetipo Bernanos si immerge moltiplicandolo (o  sfaccettandolo) per 18 ( il numero delle suore,1+8 = 9, ancora il numero dell'Eremita). Questo Archetipo lo condurra' per mano fino alla morte fisica, e alla conseguente Resurrezione in Cristo attraverso l'Agonia di Bianca De La Force (della Forza). Ecco i nomi delle 18 suore e i loro significati:

1  Madre Enrichetta, la Priora che accetta Bianca nel convento e poi muore (Enrico= capo di Casa)

2  Madre Maria Teresa di S. Agostino, la nuova Priora, di intelligenza pratica, (Agostino= nobile)

3  Madre Maria dell'Incarnazione (che si incarna e ri-vive, l'unica suora che sopravvive alle sorelle)

4  Madre Giovanna, la piu' anziana, (Giovanni= dono di Dio)

5  Madre Geralda, pure anziana (Geraldo = coraggioso)

6   Suor  Caterina (= pura)

7   Suor  Felicita (= fertile)

8   Suor Geltrude (= che combatte)

9   Suor Alice (= che salva)

10 Suor Valentina (= valida)

11 Suor Matilde (= forte)

12 Suor Anna (= benefica)

13 Suor Marta (= padrona)

14 Suor S. Carlo (= virile)

15 Suor Chiara, anziana (= luminosa)

16 Suor Antonia, anziana (= battagliera)

17 Suor Costanza (= tenace)

18 Suor Bianca (= lucente) dell'Agonia (= ultima lotta della vita con la Morte e percio' della morte    con la Vita, punto in cui Morte e Vita coincidono) di Gesu'( del Salvatore).

Cinque sono le madri e tredici le sorelle da collocare sull'Albero cabalistico dell'Eremita di Bernanos. Attraverso di loro egli compie il  viaggio iniziatico che lo conduce alla porta dell'Aldila'. La rivoluzione (sua personale) rappresentata dalla malattia e' il momento drammatico e terribile della crisi, il male devastante crea il momento della Verita'. I valori vengono sovvertiti, i "nobili e il clero", (i pensieri nobili e i sentimenti religiosi), vengono decapitati e "proscritti"; il popolo (il fisico) reclama i beni (le energie) delle classi superiori che non gli appartengono e se ne appropria con la violenza. Ma qualcosa resiste allo sfacelo totale: il Carmelo e' il baluardo che "salva" la nazione, l'Agnello Sacrificale, composto dalle qualita' fondamentali delle 16 (anche 1+6 = 7) Carmelitane (virtu' fondamentali) che fanno voto di martirio.
Bernanos rappresenta ovviamente anche l'Albero Nuovo della Madre che sopravvive alle sorelle, cioe'  di Madre Maria dell'Incarnazione, il futuro Carmelo, quello della Rinascita, ma egli e' soprattutto l'Albero dell'Eremita, cioe' l'Albero della solitudine e della meditazione, e la risalita di tale Albero passa attraverso il sacrificio e il prosciugamento delle sue qualita' positive che "morendo de-capitate"(la testa va "oltre" la persona) sublimano la loro intima essenza fino al raggiungimento dello 0 Kether, della Corona, ovvero dell'Assoluto Cosmico.
In Sr.Bianca dell'Agonia, Bernanos si india...

 

Grazie. F.V.

 

 

 

Albero dei "Dialoghi delle Carmelitane" ovvero dell'Eremita di G. Bernanos

 

 

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