Esagrammi
17-24
17°
SUI
La
prima variante è favorevole, conduce al 45, la Raccolta; il seguire
sulla linea del fisico indica che questo è il momento di frequentare
una palestra o di occuparsi della propria linea (iniziare una dieta o
altro) insieme ad un gruppo (la raccolta), con una particolare
attenzione e preparazione per affrontare qualcosa che potrebbe
ostacolarci (l’impreveduto).
La
seconda variante è invece sfavorevole, porta al 58, il Sereno; mette in
guardia dalla leggerezza: seguire consigli o altro sulla linea della
vitalità senza le dovute cautele potrebbe farci perdere “l’uomo
forte” una nostra naturale e spontanea ricchezza pranica a favore di
una qualche abilità provvisoria (il ragazzino), attenzione, dunque; ma
poi tutto si risolve in serenità.
La
terza variante è il contrario della precedente; è favorevole, conduce
al 49, il Sovvertimento. Seguire sulla via dell’astrale inferiore
porta ad acquisire “l’uomo forte” cioè un sentimento valido e
duraturo, quello che si cercava. Questo nuovo sentimento però porterà
a qualche sovvertimento a qualche rivoluzione interiore… è necessario
far ordine in se stessi e “rendere chiari i tempi”.
Anche
la quarta variante è favorevole, porta al 3, la Difficoltà iniziale;
“seguire” sulla linea dell’astrale superiore può essere anche un
“essere seguiti”; è facile avere dei seguaci se si ha una certa
carica magnetica, il difficile, specie all’inizio è selezionare i
meritevoli, i sinceri, quelli che seguono perché hanno gli stessi
ideali; il nobile però sa come fare, egli “opera districando e
ordinando” e pur nella difficoltà ottiene “sublime riuscita”.
La
quinta variante è molto positiva, conduce al 51, l’Eccitante, il
tuono; il seguire in veracità sulla linea della razionalità porta allo
scuotimento e, benché scosso il ricercatore non “lascia cadere
spatola sacrificale” cioè rimane saldo nella sua polarizzazione verso
la cima dell’albero (0, Kether). Egli sperimenta così il
“Tremendum” e “temendo e tremando esplora se stesso”. Diciamo
che, partendo da Yesod con la lanterna in mano, il nostro Iniziato
desertificato (l’Eremita) “segue in veracità”; lo scuotimento che
avverte è dato dalle forze di Hod e di Netzach prima e di Gheburah e
Chesed poi, che lo sconquassano cercando di dividerlo. Se egli riesce a
proseguire sena cedimenti, giunge a Tiphereth (non lascia cadere la
spatola sacrificale) e di lì in Daath (non lascia cadere calice ,
inteso come vaso sacro, athanòr) e viene illuminato. Con questa
variante si ha il massimo del “Seguire”. E’ il seguire la via
centrale dell’albero e indica il seguire che è il guidare, anzi il
guidarsi.
La
sesta variante è pure positiva, ci dà il 25, “l’Innocenza”; è
la via del Cristo, dei Buddha, dei Maestri votati al servizio
dell’umanità. C’è chi, dopo aver seguito la strada fino quasi in
fondo, cioè fino al Daath Cosmico, si fa riportare indietro dal
“troppo” amore e rimane legato ai suoi seguaci. E’ però
completamente innocente perché l’attaccamento è un non-attaccamento
(Daathico), il suo permanere è quindi un non-permanere e provoca un
ritorno allo stato naturale dell’innocenza per tutta l’umanità e ne
permette la Redenzione: questo è il vero seguire sulla linea
dell’intuizione.
18°
KU
“Seguendo
si commettono errori”, vale a dire che spesso sul Sentiero si inciampa
o per inesperienza o per disattenzione o perché si è perso di vista la
meta. Ma questa degenerazione ha già in sé il suo rinnovamento, quella
libertà che ha fatto sbagliare è la stessa che fa riparare.
La
prima variante è positiva, conduce al 26; c’è stato uno scompenso
nella parte fisica paterna, quella di destra, ma il figlio (la colonna
centrale) riesce a compensare lo squilibrio ed allora ottiene “la
Forza Domatrice Grande”, cioè il cielo dentro il monte, il benessere
sul fisico e l’armonia.
La
seconda variante è ugualmente positiva; porta al 52, “l’Arresto”;
questa volta lo scompenso si è verificato sulla parte fisica di
sinistra, materna e femminile, ma essendo un errore di “debolezza”
va ripreso con molta delicatezza onde non fare peggio. Anzi, l’azione
della colonna centrale va portata sull’immobilità (tener quieto il
proprio dorso) e vanno eseguiti esercizi di respirazione con ritenzione.
La
terza variante è meno positiva, ci dà il 4, “la Stoltezza
Giovanile”, e ci avverte di non esagerare nella correzione degli
errori della linea del sentimento attivo, tutto ciò è causato
dall’inesperienza e dalla mancanza di pratica, poi tutto si assesta.
La
quarta variante dapprima molto negativa conduce al 50, il
“Crogiuolo”, segno molto positivo. Tollerare i propri errori
sull’astrale collettivo porta a “svergognamento”, sarà questa
esperienza che, messa nel crogiuolo, cioè accolta e rielaborata (come i
cibi dal pentolone che bolle sul fuoco) darà alla fine un risultato
valido per il proseguimento dell’Opera.
La
quinta variante è favorevole, porta al 57, il Mite, il Penetrante. A
volte da soli non si riesce a capire dove è l’errore nel
ragionamento, un aiuto può essere necessario: il 57 è quindi il
consiglio dell’I King di “permettere la penetrazione”, di lasciare
che il “grand’uomo” possa favorevolmente influenzarci. (Da notare
che il “grand’uomo” è poi molte volte l’I King stesso).
La
sesta variante è molto favorevole, ci dà il 46, l’Ascendere”.
L’Iniziato non si occupa più degli errori, né dei suoi né di quelli
degli altri, è talmente assorbito dalla meditazione del Tao che in esso
per lui i contrasti sono scomparsi. Ascendere per lui è continuo anche
nelle cose di tutti i giorni, v. Koan n. 7 del Mumonkan: - Joshu dice:
“lava le ciotole” –
19°
LINN
La
prima variante è positiva, conduce al 7, l’Esercito”:
l’avvicinamento “in comune” sul fisico (danza) reca salute, ma
deve essere associazione disciplinata, coordinata e, per ottenere un
buon risultato (la salute) bisogna “perseverare”, non associarsi
saltuariamente e con l’occhio rivolto ad altri interessi.
La
seconda variante è pure positiva, conduce al 24, il “Ritorno”. Si
procede verso l’obbiettivo desiderato e tutto è propizio; anche
l’avvicinamento al corpo eterico in comune dà salute. Gli esercizi di
respirazione dello yoga eseguiti in gruppo a all’aperto favoriscono il
tempo del ritorno alla vita di tutti i giorni perché si ritorna carichi
di prana, rinnovati e disposti a rinnovare quello che ci circonda.
La
terza variante è invece sfavorevole, porta all’11, la Pace, ma dopo
che ci si è dovuti pentire della propria compiacenza per
l’avvicinamento sulla linea dei sentimenti; ciò vuol dire che quando
si ottiene un qualche successo in ogni campo, anche in quello
sentimentale, non bisogna vantarsene, né farne mostra, ma rimanere
sempre umili e modesti.
La
quarta variante è pure sfavorevole, conduce al 54, la Ragazza che va
sposa. Anche se c’è “avvicinamento perfetto” all’inizio e
quindi nessuna macchia sulla linea dell’astrale superiore,
successivamente però ci si offre, ci si vende per vantaggi particolari
e questo “reca sciagura”; così “il nobile attraverso la perpetuità
della fine riconosce il caduco”, vale a dire che il nobile riconosce
la propria possibilità di caduta anche dopo aver sperimentato alti
sentimenti di altruismo o donazione e se ne premunisce.
La
quinta variante è invece favorevole, porta al 60, “la
Delimitazione” e ci avverte che “l’avvicinamento saggio” si pone
dei limiti anche sulla razionalità e che questi limiti non debbono
essere rigidi, ma flessibili, adattabili alle occasioni e al valore
delle situazioni; entro tali limiti ”il nobile istituisce numero e
misura e indaga cosa siano virtù e retto cammino”.
La
sesta variante è anch’essa positiva e ci dà la “Minorazione”, il
41; l’intuizione che si avvicina al Sé, all’Io Sono, umile, “si
minora”; e ciò le è di grande vantaggio. D’altronde le forze
spirituali se vogliono favorire le forze animiche a loro volta debbono
minorarsi. Nella reciproca minorazione di alto e basso si compie
l’Opera. (la grazia scende, il merito sale).
20°
KUANN
La
prima variante è sfavorevole, conduce al 42, l’accrescimento; la
contemplazione “puerile” sulla linea del fisico è oziosità e
pigrizia, vergognosa per un nobile. Solo superando questo momento di
accidia egli riprenderà ad
accrescersi, perché è nobile in quanto “quando scorge un bene lo
imita, se ha dei difetti, egli li lascia”.
La
seconda variante è positiva, ma solo in posizione ricettiva
(femminile): se si agisce sulla linea della vitalità come se si stesse
a guardare “attraverso uno spiraglio”, cioè indirettamente
e con leggerezza, allora il risultato è “la riuscita” del
59, la Dissoluzione dei blocchi energetici e la riacquisizione del
“soffio” o Chi.
La
terza variante è pure positiva, ci dà il 53, lo Sviluppo. Ci consiglia
di esaminare i vari periodi
della vita e di metterli a raffronto, pesarli e da qui dedurre il nuovo
piano d’azione sulla linea del sentimento; questo porterà un graduale
progresso e un generale miglioramento della nostra sfera sentimentale.
La
quarta variante è invece sfavorevole, conduce al 12, il Ristagno; si
contempla la luce del proprio astrale superiore, ma se non si è in
grado di operare con generosità e altruismo pur sapendo di doverlo
fare, si sperimenta il “decadimento” in cui “il Grande (la
Coscienza) se ne va e il piccolo (l’egoismo) se ne viene”.
La
quinta variante è pure sfavorevole, conduce al 23, lo Sgretolamento; si
contempla la propria vita come nella terza variante, ma qui sulla linea
della razionalità si acquisisce il concetto che bisogna concedere
ricche elargizioni ai centri inferiori (Malkuth, Yesod, Hod, Netzach)
relativi al fisico e all’astrale, per poter assicurare lo sviluppo dei
superiori, ciò vuol dire che non bisogna dimenticare che la partenza è
il Malkuth-Yesod, la radice dell’Albero.
La
sesta variante è invece positiva e porta all’8, la Solidarietà;
mentre nella variante precedente si contempla se stessi come Malkuth,
Yesod, Tiphereth, qui, sulla linea dell’intuizione si contempla se
stessi come Tiphereth, Daath, Kether e si considera la Shekinah che
“scende” e dalla solidarietà dell’alto verso il basso si trae
insegnamento.
21°
SCI
HO
Rif.
Biblici:
La
prima variante è favorevole, conduce al 35, il Progresso. Sulla linea
del fisico c’è stato un errore piccolo, il quale ha provocato subito
la sua reazione karmica, cioè la sua punizione e si è subito dissolto.
Ora è possibile procedere sul sentiero intrapreso e lì sviluppare e
crescere; “il nobile rende splendenti le sue chiare capacità” vuol
dire illuminare il centro Malkuth della sua “giusta” luce.
La
seconda variante è meno favorevole, porta la 38, la Contrapposizione.
L’errore da correggere sulla linea della vitalità non è grave (carne
tenera), però correggerlo provoca la temporanea perdita della
sensibilità eterica e di nuovo il contrasto tra le correnti vitali.
“Perdere il naso”, “farsi mettere l’anello alle narici” sono
espressioni caratteristiche dello Zen per indicare la temporanea perdita
della spontanea libertà e creatività o la sconfitta di un “mondo”
(il mondo è un particolare dialogo tra monaci che mostra la loro
spiritualità Zen).
La
terza variante dapprima negativa ci dà poi il 30, il Risaltante, segno
positivo; l’errore da correggere sulla linea del sentimento é
particolarmente pervicace e assimilarlo è difficile (è un boccone
velenoso); si fa quello che si può fare alla fine, perseverando si
ottiene la “chiarità”.
La
quarta variante è favorevole, conduce al 27 l’Alimentazione.
L’errore sulla linea dell’astrale superiore è “cartilaginoso”,
di vecchia data ed essiccato, è perciò di difficile digestione, ma una
volta ammorbidito, battuto, snervato (privato dell’egoismo) dalla
durezza del metallo e dalla penetrabilità delle frecce (la sofferenza)
“nutre” e dà “salute”.
La
quinta variante è favorevole, porta al 25, l’Innocenza; l’errore
sulla linea della razionalità questa volta è “muscolo” di carne
essiccata, è il meglio della carne, è il miglior errore possibile (v.
la 31ma delle 101 Storie Zen, “Nel mio negozio tutto è il
migliore”); il completo assorbimento di tale errore che annulla la
mente, la toglie, porta all’innocenza: è l’innocenza finale che
permette l’ingresso nel “Regno dei Cieli” (Mt. 18, 3).
La
sesta variante è sfavorevole, ci porta al numero 51, l’Eccitante (lo
Scuotimento); dopo che si è subita la pena del collare di legno
(collare = giogo, servitù all’errore). La prima e la sesta variante
danno “punizioni” esterne: gli errori vengono tolti con la forza da
“altro” da noi: il morso dei ceppi e del collare, indica che tutta
la persona deve essere “morsa”, mentre le altre varianti indicano la
capacità del discepolo di “mordersi” da sé, là dove è
necessario. Qui, nella sesta variante, sulla linea dell’intuizione
solo lo scuotimento finale fa rientrare in se stessi, recando riuscita.
22°
PI
Est.
5, 1-2: Ester si adorna per Assuero 2 Sam. 14, 25-28: Bellezza di Assalonne Mt.
14, 6-12: Erodiade chiede la testa di Giovanni Battista Mt.
23, 5-6: Gesù critica l’avvenenza dei Farisei.
La
prima variante conduce al 52, l’Arresto, è poco favorevole; rendere
avvenenti le dita dei piedi significa solo occuparsi della bellezza più
esterna (Malkuth, piano fisico, Assianico) se ci si limita a coltivare il
piano fisico e si abbandona il carro (le redini del carro, piano animico,
astrale) si arriva all’arresto, cioè all’inerzia.
La
seconda variante è positiva, porta al 26, ”la Forza domatrice
Grande”. Ci si prende cura di una cosa molto più importante
dell’estetica dei piedi, ci si occupa dell’estetica del volto. Si dice
comunemente che il volto è lo specchio dell’anima, infatti avere un
volto sereno e sorridente dimostra che siamo in buona disposizione
d’animo. Con la respirazione si impara a rilassare i muscoli del corpo;
si sperimenta che automaticamente le preoccupazioni si attenuano.
La
terza variante è pure favorevole, conduce al 27, “l’Alimentazione”.
Si è resa avvenente la parte umida, femminile, astrale, questo è
naturale, è nell’ordine delle cose che la femminilità sia legata alla
grazia e alla leggiadria, infatti “perseveranza reca salute”.
L’errore sarebbe rendere avvenente la parte secca, mentale, che deve
essere invece durevole e perseverante. L’Alimentazione”, segno di
arrivo, accenna alla capacità di misurare
(equilibrare) il mangiare ed il bere, le due azioni riferentesi
alle due colonne dell’albero Chockmah, secca, solida, e Binah, liquida,
umida (l’uomo e la donna interiori).
La
quarta variante è positiva, conduce al 30, il Risaltante, il Fuoco.
“Nell’Avvenenza” ci si imbatte in qualcosa di veramente strano ed
insolito (forse un fenomeno paranormale dell’astrale superiore), si è
incerti: si tratta di mera apparenza o di realtà? Si dimostrerà più
tardi un’esperienza del tutto positiva, tale da portare alla “chiarità”
nelle quattro regioni del mondo, cioè nei quattro stati di coscienza.
La
quinta variante porta al 37, “La Casata”; è anch’essa positiva,
bisogna cercare di occuparsi di arte nei momenti di riposo. Ma di arte
riguardante argomenti elevati quali religioni o filosofie (colline e
giardini), forse in principio non si è in grado di apprenderne in pieno
il significato, ma, facendo del proprio meglio, poi si riesce a dare il
posto giusto nella scala dei valori (la Casata) ai propri interessi,
relativi alla ricerca sul piano mentale.
La
sesta variante, infine, è ancora favorevole, ci dà l’esagramma 36,
“l’Oscuramento della Luce”. L’arte di cui ci si sta occupando è
di natura talmente elevata da provocare la velatura di qualsiasi altra
fonte di luce. “Il nobile vela in essa il suo splendore e rimane pur
chiaro”; ciò significa che sembra di perdersi nella contemplazione del
Mosé di Michelangelo o dell’Ultima Cena di Leonardo, o nell’ascolto
della “nona” di Beethoven, ma è una perdita taoista, cioè un vero
acquisto.
23°
PO
La
prima variante è sfavorevole, conduce al 27, “Il Nutrimento”, ma dopo che
si è sperimentato un cedimento alla base dell’albero, il quale ha provocato
sciagura. Diciamo che qui sono i centri mediani a nutrirsi dello sgretolamento
Malkuth e la situazione è decisamente pericolosa, si trascura il piano fisico
a vantaggio dei piani sottili, ma non coscientemente, non si gestisce la
situazione, si è gestiti da essa. (come fa il drogato, l’alcolizzato,
ecc.).
La
seconda variante è pure sfavorevole, porta al 4, “la Stoltezza
giovanile”, è simile alla variante precedente solo che lo sgretolamento è
a livello più alto, ci si sgretola sul piano energetico (Pranico), è il caso
del guaritore che fa il suo lavoro senza le opportune protezioni o
disordinatamente , ma questo succede solo all’inizio, per inesperienza (la
stoltezza giovanile) poi impara a regolarsi.
La
terza variante è invece più favorevole e ci dà il 52, “l’Arresto”. Il
nostro Iniziato si sta sgretolando sul piano animico, vive cioè quasi
completamente sul piano astrale, come medium o sensitivo, ma prende coscienza
e poi si distacca e si blocca (arresto) e così non subisce alcun danno.
La
quarta variante, dapprima negativa, conduce al 35, segno molto positivo, il
“Progresso”. Con lo sgretolamento dell’astrale
(Yetzirah) si giunge allo sgretolamento del mentale (Briah) e questo
provoca il possibile passaggio dalla quasi pazzia alla illuminazione (v. nella
leggenda del Graal, il personaggio del Puro folle, “Parsifal”). Diciamo
che, quando si permette in noi l’apertura alle forze sottili, si può
arrivare sull’orlo della confusione astro-mentale ma se si riesce a superare
il momento critico di rottura, tutto si trasforma in Progresso.
La
quinta variante è favorevole, ci porta al 20, “la Contemplazione”. Lo
sgretolamento è avvenuto a livello mentale e stiamo penetrando
nell’intuizione (mentale superiore), il Re, (Daath, la Coscienza) si è
armonizzato con le dame di corte (le altre Sephiroth) e i pesci, le
intuizioni, ne sono il frutto; tutto è propizio perché Daath “contempla”
il suo albero.
La
sesta variante è pure positiva, ci dà il 2, il “Ricettivo”. Lo
sgretolamento è completo, tutto l’edificio si è sgretolato, avviene la
morte e se è morte iniziatica si riceve la carrozza (la possibilità di
progredire, di non più reicarnarsi)se è morte normale, comune, si avrà un
edificio nuovo (la rinascita), in ambedue i casi “si riceve”.
24°
FU
La
prima variante è positiva, conduce al 2, “il Ricettivo”; è un ritorno da
breve distanza, diciamo che se c’è stata una malattia sulla linea del
fisico è stata di lieve entità; risanarsi è quindi facile purché si sia
pronti a ricevere il giusto indirizzo, l’ispirazione a percorrere la strada
tracciata dal Sé superiore.
La
seconda variante è pure positiva, porta al 19, “l’Avvicinamento”. Il
ritorno sulla linea eterica avviene senza traumi, spontaneamente, senza
forzature e ci ritroviamo in armonia, carichi di prana, a percorrere il
Sentiero quasi senza accorgersene e di lì con la stessa naturalezza si
prosegue verso la meta.
La
linea dell’astrale, dei sentimenti personali, la terza variante è negativa,
e dà il 36, “l’Oscuramento della Luce”: manca la continuità nella
decisione su quale direzione prendere, cosicché si va e si torna più volte,
questo provoca perdita di energia (oscuramento della luce) e il persistere di
una situazione pericolosa.
La
linea dell’astrale superiore, dei sentimenti collettivi, la quarta variante
è invece positiva, conduce al 51, “l’Eccitante”; se, frequentando
persone comuni o occupandosi di cose poco importanti ci si allontana dal
Sentiero, un improvviso scuotimento ci fa rientrare in noi stessi e ci rimette
in consonanza con il Sé superiore.
La
linea del mentale inferiore, della razionalità, la quinta variante è
anch’essa positiva, porta al 3, “la Difficoltà Iniziale”; senza
particolari aiuti o ispirazioni, ma solo per buona volontà e assai
faticosamente, ci si rinnova e si ritorna ai propri interessi spirituali dopo
un periodo di allontanamento. Si deve perciò superare il primo impatto, la
difficoltà iniziale, che si ripete ad ogni nuovo incontro con le cose, con le
persone e anche con se stessi. La linea del mentale superiore, dell’intuizione, la sesta variante è decisamente negativa, trapassando poi nel nuovo segno (n. 27, il “Nutrimento”), si positivizza. Si tratta qui di un vero e proprio fallimento del Ritorno. “Si sbagliano le manovre”, “il Re viene sconfitto”, “per 10 anni non si può agire”. Come il 3 ha la forza del triangolo (v. n. 18, “l’Emendamento delle cose guaste”), così il 10 ha la forza di tutto un alberetto cabalistico; diciamo che si perde un turno completo: una vita, un ciclo, una possibilità. Ma niente va perduto, tutto serve di “nutrimento”, specialmente la sciagura, confrontare la descrizione del 21, “il Morso che spezza”. |