Esagrammi
25-32
25°
U UANG
La
prima variante è dapprima positiva, poi negativa in quanto conduce al 12,
“il Ristagno”. L’innocenza esercitata sulla linea del fisico come
spontaneità e non controllo va bene quando si è giovani, inesperti e in
buona salute; ma poi, con il passare degli anni, conviene mantenere un
oculato e controllato esercizio fisico e un buon equilibrio dietetico per
non finire nella pigrizia o nel sovrappeso.
La
seconda variante è pure positiva, conduce al 10, il Procedere; consiglia
il più completo disinteresse allorché si lavora sulla linea
dell’eterico (es. pranoterapia) perché il procedere su questo livello
è un “procedere” sulla coda della tigre, cioè pericoloso.
La
terza variante è sia positiva che negativa, conduce al 13, la Compagnia
fra Uomini. Essere “innocenti” sull’astrale inferiore, la linea dei
sentimenti personali a volte può procurare un danno imprevisto, una
perdita inaspettata, conviene essere cauti, facendo attenzione a chi si
frequenta e perché. Però se il comportamento innocente provoca delle
apparenti ingiustizie, queste si compensano secondo una loro legge interna
di equilibrio. In un gruppo, in una famiglia, c’è sempre chi dà di più
e chi prende di più, ma nel complesso il tutto prima o poi si bilancia e
bilanciandosi permette la collaborazione dei componenti e la riuscita
dell’impresa, nel nostro caso l’attraversamento della grande acqua.
La
linea dell’astrale superiore, dei sentimenti collettivi, la quarta
variante, è anch’essa positiva, conduce al 42, “l’Accrescimento”
consiglia di perseverare nell’innocenza; essa tornerà a vantaggio,
perché rimanendo fedeli alla propria natura innocente, si sarà in grado,
“scorgendo un bene, di imitarlo, scorgendo un male, di lasciarlo”, che
è il vero accrescimento.
La
linea del mentale inferiore, della razionalità, la quinta variante è
pure positiva, porta al 21, “il Morso che spezza”; se, essendo
innocenti, succede qualcosa per cui sembriamo colpevoli, non c’è da
preoccuparsi. Verrà dall’esterno una forza capace di spezzare la
situazione, di frantumare l’equivoco, e la giustizia verrà ristabilita.
La
linea dell’intuizione, del mentale superiore, la sesta variante è prima
sfavorevole e diventa poi positiva; ci dà il 17, “il Seguire”. Non
bisogna agire, ma “seguire”, non essere attivi ma passivi e, quando è
il tempo del crepuscolo, rincasare, ritirarsi, perché il tempo
dell’agire innocente è terminato e deve subentrare l’agire cosciente,
seguente la volontà del Sé superiore.
26°
TACCIU
La
prima variante è sfavorevole, conduce al 18, “l’Emendamento delle
cose guaste”; non è consigliabile usare la forza domatrice solo sulla
linea bassa (Assiah): meglio
aspettare che “l’Emendamento delle cose guaste” abbia purificato il
corpo fisico, quindi è propizio non agire, ma astenersi.
La
seconda variante è ugualmente sfavorevole, porta all’Avvenenza”, il
22, e ci dice che anche sulla seconda linea bassa (energetica) è
consigliabile attendere ad esercitare la forza domatrice. Se si agisce si
ottiene solo una cosa gradevole, ma di scarso valore intrinseco.
La
terza variante è invece favorevole, ci dà il 41, “la Minorazione”;
la forza va esercitata tutti i giorni sulla carrozza (astrale inferiore) e
conseguentemente anche la protezione va esercitata tutti i giorni. La
minorazione è proprio l’uso della forza domatrice sul piano astrale
secondo la frase dell’I King: “il nobile doma la sua ira e raffrena
gli istinti”.
La
quarta variante è anch’essa favorevole, conduce al 14, “il Possesso
Grande”; quando la forza domatrice grande si applica alle energie
astrali superiori (le corna del toro) viene “grande salute” e
“sublime riuscita”.
La
quinta variante è meno favorevole, la forza domatrice grande esercitata
sul mentale inferiore conduce alla “Forza domatrice piccola”, il 9,
cioè deve essere smussata, attenuata, ridotta; così come viene reso meno
pericoloso il dente di un cinghiale quando questo è stato castrato;
allora viene salute. Diciamo che è inutile voler dominare la mente se non
la si mortifica (castrandola), darà sempre grossi problemi
all’Iniziato. Essa deve essere messa al tappeto fin dall’inizio e
niente di meglio di un buon allenamento a base di Koan Zen come, ad
esempio, il n. 38 del Mumonkan: “Goso disse: - per fare un esempio è
come un bufalo che passa da una finestra. La testa, le corna e le quattro
zampe sono passate tutte. Come mai la coda non passa?”
La
sesta variante è molto positiva e dà l’11, “la Pace”; è la linea
dell’intuizione, per mezzo di essa si ottiene la “Via del Cielo”
vale a dire l’attualizzazione del Piano divino in terra.
27°
I
La
prima variante è sfavorevole, conduce al 23, lo “Sgretolamento”;
alimentando la parte più bassa ci si impoverisce spiritualmente, perdendo
la parte più alta e sacra (la tartaruga magica), questo reca sciagura.
La
seconda variante è anch’essa sfavorevole, porta al 41, “la
Minorazione”; anche alimentando la nostra parte energetica passivamente
solo per sottrarre forza alla vetta, alla cima, cioè alle parti più alte
spiritualmente, si ottiene ugualmente “sciagura”.
La
terza variante è pure negativa, ci dà il 22, "l’Avvenenza”;
voler alimentare la parte astrale deviando dalla giusta alimentazione
(quel tanto necessario e non di più) dei nostri sentimenti e desideri fa
perdere un giro, un ciclo, un periodo completo (10 anni), questo è
sfavorevole, perché ci fa occupare di cose non importanti, forse
divertenti ma non necessarie.
La
quarta variante, invece favorevole, conduce al 21, il “Morso che
spezza”; qui si tratta di alimentare la parte più alta dell’astrale,
“lo scrutare in giro” indica un interesse non più solo personale, è
dunque propizio “dare corso alla legge”, cioè far ordine ed eliminare
gli errori.
La
quinta variante è pure favorevole, porta al 42, “l’Accrescimento”.
Quando si nutre il mentale solo per se stesso (cultura) ci si allontana
dalla Via, ma è meglio continuare ad istruirsi ed aspettare;
l’accrescimento porterà poi in seguito alla possibilità
“dell’attraversamento della Grande Acqua”, che con la sola cultura
non è possibile.
La
sesta variante infine è positiva, conduce al 24, “il Ritorno”;
alimentare l’intuizione dà grande prosperità perché lì è la
sorgente di ogni altro nutrimento e lo sviluppo dell’intuizione (mentale
superiore) è il vero ritorno al Padre.
28°
TAKO
La
prima variante è positiva, conduce al 43, “lo Straripamento”, e
consiglia di essere prudenti, onesti e puri (“pannìa bianca”) sulla
prima linea, cioè sul piano fisico (assianico) onde ottenere “lo
Straripamento”, cioè la donazione del sovrappiù.
La
seconda variante porta al 31, “l’Influenzamento”, è pure positiva,
consiglia di permettere lo sviluppo del piano energetico (2a linea), “il
germoglio di radice” per ottenere un progresso in tutto l’albero,
consiglia cioè di permettere l’influenzamento di elementi esteriori
apparentemente più bassi.
La
terza variante è sfavorevole, conduce al 47, “l’Assillo”;
esercitando la “Preponderanza del Grande” sull’astrale inferiore, si
arriva all’esaurimento, vale a dire al dispendio di energie
incontrollato e senza criterio. Meglio non agire.
La
quarta variante è favorevole, conduce al 48, “il Pozzo”; è opportuno
esercitare la Preponderanza del Grande sull’astrale superiore
(quello che “sostiene”), quello che si basa sulla comunanza di
sentimenti e di desideri, allora insieme si può attingere al Pozzo della
Saggezza.
La
quinta variante è pure favorevole, conduce al 32, “la durata”;
esercitare la “Preponderanza del Grande” sul mentale inferiore fa sì
che “un ramo secco getti boccioli”. E’ una situazione eccezionale,
ma di notevole importanza in quanto produce un fenomeno tale da provocare
"molteplici esperienze senza tedio”, vale a dire maturazione legata
a sviluppo di volontà (“il nobile sta saldo e non muta l’indirizzo
suo”).
La
sesta variante è invece negativa, ci dà il 44, il “Farsi incontro”;
quando la Preponderanza del Grande si esplica sulla stessa linea (mentale
superiore) si muore (l’acqua va oltre il vertice del capo) ma si giunge
al gran passo non preparati e questo reca sciagura; “ci si imbatte”
nella morte, non la si comprende, non la si ama, cosicché si è costretti
a tornare indietro, a rinascere, di nuovo a “farsi incontro” alla
vita.
29°
KKANN
L’Iniziato che ha sperimentato il pieno (28, la Preponderanza del Grande) ora sperimenta il cavo, l’abisso, il vuoto, il pericolo. “Abissale” vuol dire buca infinita e ci riporta al bacino ancestrale, al grembo materno, al liquido amniotico, che per lo spirito che rinasce rappresenta ogni volta l’attrazione del pericolo, dell’avventura, dell’esperienza umana. Nell’immagine dell’I King c’è il consiglio per uscire dal pericolo: seguire l’esempio dell’acqua stessa che, scorrendo ininterrottamente, riempie le parti più basse e arriva dove vuole (v. Tao Te Ching cap. 8 e 43). L’Iniziato sa tutto ciò, lo insegna e con l’esempio ci mostra “come” si debba fare “la conoscenza delle acque”. Attribuzione Sephirotica di Kkann è Netzach, di cui ricordiamo le definizioni: Matrice, Yoni, Natura, produzione, maturazione, concezione, gestazione, gioia e piacere, “ciò che lega”, Arte, ecc., ricordiamo inoltre che Netzach ha la qualità di Binah (che avevamo attribuito a Kkunn, il Ricettivo) ma in un piano inferiore. Alla famiglia di Kkann assegniamo i Tarocchi di acqua 2, la Porta del Santuario; 7, il Carro; 14, la Temperanza; 15, il Diavolo; 18, la Luna, e le figure geomantiche di acqua: Acquisitio e Popolus. Riferimenti biblici: Gn. 7, 10-24: il Diluvio Universale Es. 14, 26-31: le acque del Mar Rosso Gs. 3, 14-17: Passaggio del Giordano Mt. 14, 22-33: Gesù cammina sulle acque
La
prima variante è sfavorevole, conduce al 60, “la Delimitazione”;
sconsiglia di esercitare il pericolo sul piano fisico: rischiare la vita
per guadagno o ambizione reca sciagura, meglio porsi dei limiti ed evitare
la temerarietà.
La
seconda variante è pure sfavorevole, porta all’8, “la Solidarietà”
e sconsiglia di cercare di ottenere grandi cose da soli, meglio cercare
aiuto nel gruppo e negli altri allorché si vuole sperimentare il pericolo
sul piano energetico (v. esercizi di Pranayama nello yoga).
La
terza variante è anch’essa sfavorevole, ci dà il 48, il Pozzo. Bisogna
essere molto cauti nell’abisso del mondo astrale anche se poi il
“pozzo” da cui si attinge è proprio il mondo psichico, ma si deve
stare molto attenti alla corda (che deve stare ben giù) e alla brocca
(che non si deve rompere) cioè alle cautele da prendere per poter
attingere al chakra.
La
quarta variante è abbastanza positiva, conduce al 47,
“l’Esaurimento” e ci dice che la donazione di sé (vino e riso) sul
piano astrale superiore, sempre pericolosa, se avviene “semplicemente
attraverso la finestra” porta, è vero, all’impoverimento
(esaurimento), ma per il conseguimento della propria volontà e ciò
procura riuscita.
La
quinta variante è favorevole, porta al 7, “l’Esercito”; applicare
“il pericolo” al mentale inferiore senza oltrepassare l’orlo
dell’abisso, conduce ad organizzazione e disciplina; vuol dire che la
razionalità va sollecitata quel tanto che basta per tenerla a freno, per
renderla un esercito obbediente ed utile, e non oltre.
La
sesta variante infine è sfavorevole, conduce al 59, “la
Dissoluzione”. Se si isola l’intuizione e la si “lega” e la si
mette in situazione pericolosa, essa si smarrisce (per tre anni non si
orienta) e si dissolve, cioè si sperde e questo reca sciagura.
30°
LI
La
prima variante è poco favorevole, conduce al 56, “Il Viandante”; se
si applica la “chiarità”, l’aderenza solo al piano fisico, cioè si
svolge una grande attività e operosità solo fisica, anche se c’è
serietà, si giunge ad un risultato passeggero, a qualcosa che passa e va
(come il viandante), questo non è male, ma non è certo un gran
risultato.
La
seconda variante è invece molto positiva, porta al 14, il “Possesso
Grande”. Applicando il Risaltante alla seconda linea, quella energetica,
nella giusta misura (giallo – oro = il colore della saggezza) si ottiene
sublime riuscita e "l’aderenza” al Piano Divino.
La
terza variante è invece sfavorevole, ci dà il 21, il “Morso che
spezza”. Mettere in risalto l’astrale inferiore dà due reazioni
fondamentali: la gioia (battere e cantare) o il dolore (sospirare). Fino a
che con decisione non si spezza l’ostacolo della bipolarità dei
sentimenti e delle passioni non si avrà che sciagura.
La
quarta variante è pure sfavorevole, ci dà il 22, “l’Avvenenza”; la
chiarezza, il fuoco, applicato all’amore del prossimo con troppa
veemenza, lo brucia, lo estingue e lo rende inutile. Il missionario o il
religioso che mette la sua vita psichica superiore a servizio della
comunità, viene da questa prosciugato e non resta nulla, né per lui né
per la sua reintegrazione.
La
quinta variante, prima sfavorevole, diventa poi positiva, e porta al 13,
“la Compagnia tra Uomini”. Quando la chiarità, il fuoco, viene
applicato alla razionalità (sollecitazione intellettuale) ci sono
numerose difficoltà all’inizio, ma se poi avviene la formazione di un
gruppo di persone che pensano allo stesso modo ed hanno gli stessi scopi,
allora c’è “riuscita”.
La
sesta variante è anch’essa favorevole, dà il 55, “l’Abbondanza”,
la copia. Il Re, la Coscienza (Daath) adopera il piano intuitivo per
“uccidere i capi e catturare i seguaci”, cioè per assorbire tutte la
altre Sephiroth. Questa è vera ricchezza.
31°
HIENN
La
prima variante è positiva, conduce al 49, “il Sovvertimento”. Farsi
influenzare sulla linea del fisico è normale e porta al cambiamento di
stato: se si è affamati, mangiando ci si sazia, se si ha freddo, ci si
scalda, ecc. Tutto nell’ordine delle cose; ed è un influenzamento
voluto, perché necessario alla sopravvivenza.
La
seconda variante è sfavorevole, porta al 28, “la Preponderanza del
Grande”; un influenzamento esterno della linea energetica reca
“sciagura”. Non si può assorbire l’energia vitale (prana) né da
guaritori, né da persone vicine; sarebbe una forma di vampirismo e il
farlo porterebbe ad un sovraccarico inutile che farebbe “piegare la
trave maestra”.
La
terza variante è pure sfavorevole, ci dà il 45, “la Raccolta”; ci
mette in guardia dal lasciarci influenzare nei sentimenti, questa è cosa
possibile per persone comuni, ma non per il “nobile”; egli deve
“raccogliersi” e fronteggiare l’impreveduto.
La
quarta variante è anch’essa sfavorevole, conduce al 39,
“l’Impedimento”. L’influenzamento esercitato sulla linea dei
sentimenti verso il prossimo (astrale superiore), può essere favorevole
quando è impersonale e disinteressato, altrimenti genera “ostacoli”,
questi però fanno rientrare in se stessi e riportano alla continuazione
del carattere.
La
quinta variante è favorevole, porta al 62, “la Preponderanza del
Piccolo”. Tentare di influenzare la mente degli altri nella razionalità
porta a “piccoli successi”, non ci si può aspettare molto perché si
rimane nella logica, cioè nella limitatezza, tuttavia in essa si può
avere successo.
La
sesta variante è infine sfavorevole, ci dà il 33, “la Ritirata”.
Cercare di influenzare nella parte più alta del mentale,
nell’intuizione, noi stessi o gli altri, è impresa impossibile, meglio
rinunciare e ritirarsi.
32°
HONG
Quando si influenza e si è influenzati (31, “l’Influenzamento”) si creano i presupposti per i rapporti “durevoli”. L’Iniziato acquisisce, con il segno 32, la “Durata”, la ciclicità dei rapporti, la costanza dei mutamenti, impara cioè a riconoscere il valore di ciò che si completa nella collaborazione e nella successione, dentro se stesso e fuori di sé. Attribuiamo alla “Durata” la Sephirah Geburah, che rappresenta la Forza, il potere, il movimento che si chiude e si rinnova. Ricordiamo inoltre che nella Genesi (cap. 1, 19) al 4° giorno creativo avevamo attribuito la formazione della Sephirah Gheburah e nel 4° giorno della creazione Dio creò il tempo. Il tempo è una spirale in cui i cerchi sono formati dalla “costante e durevole” alternanza del giorno e della notte, dell’estate e dell’inverno. Quando il discepolo impara a conoscere la legge della “durata” diviene sereno e non teme più la sofferenza e la morte (v. la 78a delle “101 Storie Zen”, “la Vera Prosperità). Riferimenti biblici: Gn. 15, 1-6: Promessa di Dio ad Abramo Es. 3, 13-16: il nome di Dio “Io Sono” s. 66, 22: Promessa della Nuova Gerusalemme Ap. 22, 1-5: Felicità dei beati
La
prima variante è all’inizio sfavorevole. Poi favorevole, conduce al 34,
“la Potenza del Grande”. Consiglia di non ricercare la durata sul
piano fisico, cioè di non attaccarsi ai beni terreni, che sono
transeunti, ma di cercare la durata nella Potenza del Grande, cioè nello
spirito.
La
seconda variante è favorevole, porta al 62, “la Preponderanza del
Piccolo”. Ricercare la durata nel piano energetico non è “causa di
pentimento”, ma neppure dà grandi risultati, bisogna accontentarsi dei
piccoli risultati e non aspirare in alto.
La
terza variante è sfavorevole, ci dà il 40, “la Liberazione”, dopo
però che si è “sofferto onta” per non aver saputo dare durata ai
propri sentimenti, infatti la liberazione è liberazione da colpe ed
errori.
La
quarta variante è anch’essa poco favorevole, conduce al 46,
“l’Ascendere”, cioè alla dura scalata della montagna a cui si
giunge dopo aver preso coscienza che in pianura (nel campo) non si
“caccia”, cioè che sperimentare la durata sull’astrale superiore
(sentimenti altruistici, ecc.) è vano, se non è accompagnato dalla
sostanza, cioè della vera disposizione al sacrificio.
La
quinta variante ci dà il 28, “la Preponderanza del Grande”, è
insieme sfavorevole e favorevole. E’ bene che la nostra “donna” sia
durevole nel mentale inferiore, è male se lo è il nostro uomo. Vale a
dire che nella razionalità bisogna essere costanti nello studio,
nell’applicazione (ricettività) e variabili nella ricerca (attività).
Se la nostra intelligenza non fosse sempre alla scoperta di cose nuove da
imparare non “strariperebbe” mai nell’intuizione (mentale
superiore). Lo stimolo è proprio l’incostanza e il desiderio di sempre
nuove esperienze intellettuali. Con questa duplice qualità di trattenere
(femminile) e di avanzare (maschile) la nostra mente arriva al segno 28,
“la Preponderanza del Grande”, il quale permette lo sbocco della
razionalità nell’intuizione.
La
sesta variante è prima sfavorevole, diventa poi favorevole nel 50, il
“Crogiuolo”. |