Esagrammi
41-48
41°
SUNN
La
prima variante è favorevole, conduce al 4, “la Stoltezza giovanile”;
minorare la prima linea, quella del piano fisico, quando essa stessa si è
già minorata, si può fare, se ci si rende conto delle sue reali
possibilità, altrimenti si rischia di esagerare, ma è solo questione di
esperienza e di pratica.
La
seconda variante è pure favorevole, porta al 27, “l’Alimentazione”;
esercitare la Minorazione sulla seconda linea, quella vitale, del corpo
eterico, non è opportuno e assolutamente non necessario, al contrario è
opportuno alimentare tale linea per accrescere anche le altre.
La
terza variante è anch’essa positiva, ci dà il 26, “la Forza
Domatrice grande”; applicare la Minorazione alla terza linea, quella dei
sentimenti, è positivo, in quanto la minorazione di ciò che è troppo
(ed il mondo astrale è il più esagerato dei mondi) accresce quello che
è “poco”, e nell’esercizio di tale minorazione si acquisisce la
perseveranza e la possibilità di “non mangiare in casa”, cioè di
lavorare su piani più alti.
La
quarta variante è ancora favorevole, conduce al 38, “la
Contrapposizione”; diminuire i propri difetti sull’astrale superiore
non può che migliorare l’albero e mettere in rilievo, per
contrapposizione, le qualità positive (altruismo, donazione di sé,
ecc.).
La
quinta variante è molto favorevole, porta al 61, “la Veracità
intrinseca”. La Minorazione della quinta linea, quella razionale, è
l’esaltazione di tutto l’esagramma. Infatti mortificare la razionalità
permette la penetrazione nel piano intuitivo ed i due piani inferiori,
fisico ed astrale (prima
decina e seconda decina di tartarughe) non possono certo impedirlo, e
tutto è propizio, soprattutto l’attraversamento della grande acqua.
La
sesta variante infine è ancora favorevole, ci dà l’esagramma n. 19,
“l’Avvicinamento”. Il tempo della Minorazione qui finisce e ci si
avvicina alla meta perché la sesta linea, quella dell’intuizione,
minorandosi taoisticamente, senza minorarsi, provoca l’accrescimento di
tutto l’esagramma, essa, “non possedendo più alcuna dimora
particolare”, possiede tute le dimore possibili.
42°
YI
La
prima variante è favorevole, conduce al n. 20, “la Contemplazione”;
l’accrescimento applicato al piano fisico dà “grande salute”;
questa ricchezza fisica, questa forza deve però essere volta a “grandi
gesta”, allora subito dopo si può giungere alla contemplazione, cioè
alla quiete, al riposo che fa “volgere verso l’alto”.
La
seconda variante è pure positiva, porta al 61, “la Veracità
intrinseca”; quando l’accrescimento è legato alla linea della vitalità,
ed essa è offerta dal Re (Coscienza, Daath) al Dio Supremo (Kether),
allora “viene salute”. Le dieci paia di tartarughe si ricollegano,
come nel segno precedente, agli altri due alberi dell’esagramma.
Ricordiamo che nell’esagramma in tutto compaiono 3 alberi: quello di
Assiah, di Yetzirah, di Briah, il quarto albero, quello Atzilutico è
fuori della manifestazione quale noi la conosciamo e corrisponde al Piano.
Diciamo che, in questo caso, la perfezione di Assiah (fisico-eterico) non
è dunque ostacolata né da Yetzirah (astrale) né da Briah (mentale) e
che perciò tutto è propizio.
La
terza variante è pure favorevole, ci dà il 37, “la Casata”; la linea
astrale inferiore “accresciuta” porta sempre guai (“avvenimenti
sciagurati”), ma se si cammina nel mezzo (sentiero che da Yesod porta a
Tiphereth, sole) allora si ottiene la “Casata” che è la sicurezza
dell’interno e della parte più debole (la donna).
La
quarta variante è anch’essa positiva, conduce al 25,
“l’Innocenza”; se si continua, come nella variante precedente, il
percorso centrale dell’albero e, riferendosi al principe (Tiphereth) si
va ancora avanti, arriva il momento in cui egli “segue”, trasferendo
la “capitale” da Tiphereth al centro successivo, Daath.
La
quinta variante è pure favorevole, ci dà il 27, il “Nutrimento”; se
si ha buon cuore (il Tiphereth della linea precedente), cioè valido
sviluppo del chakra, “domandare” è inutile; bisogna nutrire la linea
della razionalità per bilanciare le linee dei piani inferiori, facendo
molta attenzione al “cibo” che si assimila.
La
sesta variante infine è sfavorevole, conduce al 3, la “difficoltà
iniziale”; quando si accresce troppo la linea dell’intuizione, essa
non riceve più; l’intuizione è una cavità che deve essere riempita,
se la si rende convessa, piena, diventa inutile, e per poter tornare cava
deve essere percossa. Ma il motivo della sua convessità è la mancanza di
costanza. Si dovrà ricominciare tutto dall’inizio, difficoltà
comprese.
43°
KUAI
La
prima variante è sfavorevole, conduce al 28, “la Preponderanza del
Grande”; quando lo “Straripamento” si esercita sulla prima linea,
quella del fisico, e non si è “pari al compito”, allora “la trave
maestra si piega”, ed è certo un errore, conviene rinunciare ed
attendere tempi migliori.
La
seconda variante è positiva, porta al 49, “il Sovvertimento”,
consiglia la massima prudenza nello straripamento della linea vitale;
quando l’energia vitale trabocca (come nei guaritori) è opportuna la
massima prudenza (“di sera e di notte, armi”, cioè proteggersi) per
non ritrovarsi completamente esauriti a causa del Sovvertimento.
La
terza variante è favorevole, conduce al 58, “il Sereno”; quando la
linea dell’astrale inferiore straripa, ossia quando c’è qualche
grande cambiamento negli affetti, bisogna essere molto decisi, non cedere
alla pioggia, all’umido proprio di questo piano e se apparentemente ci
si “inzacchera” bisogna rimanere coerenti; alla fine si ottiene il
“Sereno”.
La
quarta variante è sfavorevole, conduce al 5, “l’Attesa”; lo
Straripamento sull’astrale superiore “riesce gravoso”, se si vuol
procedere, perché manca “la pelle sulle cosce”, cioè la necessaria
copertura che deve racchiudere i sentimenti altruistici, proteggendoli.
La
quinta variante è invece favorevole, ci dà il 34, “la Potenza del
Grande”, e consiglia sempre il percorso centrale sulla linea della
razionalità per evitare gli ostacoli inutili (le erbacce); allora non si
commettono errori e tutto resta nell’ordine prestabilito.
La
sesta variante infine è sfavorevole, ci dà l’1, “il Creativo”. Lo
straripamento dell’ultima linea deve rispondere al richiamo del Sé
Superiore, dell’Io Sono. Se così non è, allora la creatività si volge
alla polarità opposta, al male, ed alla fine viene sciagura.
44°
KOU
La
prima variante è positiva, conduce all’uno, il “Creativo”; quando
il “Farsi incontro” si manifesta sulla prima linea, quella del fisico,
(ed in questo caso abbiamo pigrizia, mollezza e golosità) bisogna subito
dominarla e volgere al creativo le sue potenzialità, allora la
perseveranza è salutare.
La
seconda variante è pure favorevole, ci dà il 33, “la Ritirata”.
Sulla linea della vitalità è bene che ci sia questo incontro; la femmina
qui è come “un pesce nel vaso”, cioè qualcosa da tener chiusa e ben
conservata e non mostrare a nessuno. Sono i momenti di depressione vitale
che vanno impiegati ad apprendere la pacatezza e l’ascoltazione
interiore.
La
terza variante è invece sfavorevole, ci dà il 6, “la Lite”; quando
il “Farsi incontro” avviene sulla linea astrale inferiore è meglio
fermarsi, consci del pericolo e prepararsi alla lite, cioè ai contrasti
caratteristici di questo piano.
La
quarta variante è pure sfavorevole, porta al 57, “il Mite”. Non solo
non si è riusciti vittoriosi nell’incontro con la femmina oscura, sulla
linea dell’astrale superiore, ma rendendosi penetrante e lasciandosi
penetrare, la si è lasciata andar via, evitando lo scontro. Ci si troverà
a dover riaffrontare il problema che è stato solo rimandato.
La
quinta variante è molto positiva, conduce al 50, “il Crogiuolo”. Se
si incontra la femmina oscura sul piano della razionalità e la si riesce
a “coprire” ed a conservare per i propri scopi, allora tutto è
propizio e si diventa “Crogiuolo”, Athanor in cui l’esperienza
trasforma il sé inferiore in Sé superiore, nell’aderenza al Piano.
La
sesta variante infine è poco favorevole, conduce al 28, “la
Preponderanza del Grande”; quando il “Farsi incontro” si esplica
sulla 6° linea, quella dell’intuizione, ci deve essere un errore perché
un’intuizione falsa non è un’intuizione, ma un’impressione basata
su fattori esterni (le altre cinque linee). Allora è bene “farsi avanti
con le corna”, onde
verificare la realtà delle proprie intuizioni. Questo può condurre ad un
eccessivo impegno e c’è pericolo di cedimenti. Meglio rilassarsi e
purificarsi per poter leggere in noi stessi. “Così il nobile quando sta
solo è spensierato e quando deve rinunciare al mondo è intrepido.”
45°
TTSUI
La
prima variante è favorevole e conduce al 17, “il Seguire”; esercitare
la raccolta sulla linea del fisico richiede perseveranza. Raccogliere le
forze e poi seguire, ecco il consiglio dell’I King; diciamo che il corpo
fisico deve offrire la sua collaborazione ai corpi sottili giorno dopo
giorno e, se qualche volta manca di farlo, basta “chiamare” e tutto
torna all’ordine. Allora viene sublime riuscita.
La
seconda variante è meno favorevole, ci dà il 47, “l’Assillo”. La
“Raccolta” sulla linea della vitalità deve basarsi sulla sincerità,
sulla passività (“lasciarsi tirare”) e sul sacrificio, vale a dire
che per poter “raccogliere” prana, cioè energia vitale, bisogna
sintonizzarsi con la natura, aprirsi ed insieme purificarsi, l’unico
pericolo è l’esaurimento della fonte a cui si attinge, per questo
bisogna essere “veraci” ed “offrire il sacrificio”; essendo
sinceri, si è innocenti, e tutto avviene spontaneamente; con il
sacrificio in parte si rende quello che si è preso, allora si
ristabilisce un certo equilibrio.Ricordiamo che i contadini ancora oggi
quando fanno il raccolto della frutta lasciano sull’albero almeno un
frutto come ringraziamento e restituzione di ciò che è stato preso,
cosicché la vitalità della pianta non si esaurisce del tutto e da quel
frutto lasciato si rigeneri la produttività; esso fa la funzione del
punto bianco Yang nel tutto nero dello Yin, della depauperazione.
La
terza variante è sfavorevole, porta al 31, “l’Influenzamento”;
raccogliersi sulla terza linea, quella dell’astrale inferiore, provoca
“sospiri” ed un “piccolo svergognamento”; anche se si è “senza
macchia”, sarebbe meglio trattenersi dall’esercitare questo tipo di
“raccolta”, si eviterebbero influenze troppo “umide” (femminili).
La
quarta variante è invece positiva, porta all’8, “la Solidarietà”,
la raccolta sull’astrale superiore porta a “grande salute” ed al
lavoro di gruppo, alla collaborazione e all’amicizia.
La
quinta variante è pure favorevole, ci dà il 16, “il Fervore”; il
“raccoglimento” sulla linea della razionalità, qualora si “possieda
l’adatta condizione” e si sia perseveranti quando c’è poco
risultato, alimenta l’entusiasmo, l’unica vera spinta che permette
l’avanzamento.
La
sesta variante infine è sfavorevole, porta al 12, “il Ristagno”;
quando la raccolta si esplica sulla linea dell’intuizione nel modo
errato, cioè congestionatamente e non serenamente, si ottiene un nulla di
fatto, anzi un periodo di vera e propria decadenza, in cui “il grande se
ne va e il piccolo se ne viene”.
46°
SCIONG
La
prima variante è positiva, conduce all’11, “la Pace”; quando il
corpo fisico, la prima linea vuole ascendere, cioè elevarsi, tutto è
propizio e si produce un tempo di prosperità, di salute e di riuscita.
La
seconda variante è anch’essa positiva; porta al 15, “la Modestia”:
consiglia sempre la sincerità ed un “piccolo sacrificio” sulla linea
della vitalità se si vuol salire; vale a dire una respirazione bilanciata
che metta in equilibrio le due correnti + e – nel reciproco
sacrificio.
La
terza variante è meno positiva, ci dà il 7, “l’Esercito”; voler
“salire oltre” il proprio mondo astrale inferiore non può che farci
trovare di fronte ad un vuoto (la solitudine), allora è bene
“irrobustirsi”, perché star soli non è facile (“Così’ il nobile
accresce, magnanimo verso il popolo, le sue masse”).
La
quarta variante è molto favorevole, conduce al 32, “la Durata”;
l’aspirare verso l’alto nel piano dell’astrale superiore è quanto
di più reintegrativo si possa desiderare, infatti il “Re lo presenta al
monte Ki”; ciò vuol dire che siamo al solito Tiphereth, ad un passo (si
fa per dire) da Daath e l’immortalità allora (la durata) è vicina.
La
quinta variante è anch’essa positiva, porta al 48, “il Pozzo”;
l’Ascendere sulla linea della razionalità è graduale, più si studia e
più si attinge alla saggezza universale (il Pozzo), l’importante è
perseverare umilmente senza scoraggiamenti.
La
sesta variante infine è sfavorevole, conduce al 18, “l’Emendamento
delle cose guaste”, e raccomanda di eliminare gli errori, in questo
caso, il desiderio di salire ancora, che ostacola l’intuizione vera; su
questo piano bisogna salire “senza vedere dove si va”, non perché non
è più importante, ma perché non ci si deve più dare importanza.
47°
KKUNN
La
prima variante, all’inizio sfavorevole, diventa favorevole nel segno di
arrivo, conduce infatti al 58, “il Sereno”. L’esaurimento sul piano
fisico è indubbiamente un impoverimento (“albero spoglio”) e porta
con sé un periodo oscuro (“valle buia”) e finche non si supera
(“dopo tre anni”, un periodo ciclico completo), non “si vede
nulla”, ma al termine di tale periodo, col mutamento, giunge finalmente
il sereno.
La
seconda variante è anch’essa favorevole, porta al 45, “la
Raccolta”; l’assillo sulla linea della vitalità, che sembra
impossibile, dato che dipende soprattutto dalla respirazione e l’aria è
sempre a disposizione di tutti (“vino e cibo”), è superabile se si
volge l’attenzione al principe (Tiphereth, centro del cuore) e si
“offrono sacrifici”, cioè si fa sacro il respiro; allora si possono
raccogliere le forze vitali e quindi procedere sul Sentiero.
La
terza variante è sfavorevole, conduce al 28, “la Preponderanza del
Grande”; l’assillo della terza linea, quella dell’astrale inferiore,
è basato su sentimenti “pesanti come pietre”, e quando si cerca di
liberarsi si finisce “su spine e cardi”; ciò vuol dire che in una
tale situazione anche l’interiorizzazione è vana in quanto non si vede
la propria “donna”, cioè la propria potenzialità femminile, quello
che veramente si è in astrale, e così si corre il rischio di far
crollare tutto il lavoro compiuto (“la trave maestra si piega”), unico
rimedio la solitudine e la purificazione (star soli e rinunciare al
mondo).
La
quarta variante è pure sfavorevole, conduce al 29, “l’Abissale”;
lasciarsi assillare nell’astrale superiore dai sentimenti altruistici
(carrozza dorata) è di sicuro non del tutto reintegrativo, ma è una
strada anche quella (“riesce a compiere”) solo è molto pericolosa
e bisogna essere assolutamente sinceri (“se sei verace, hai
riuscita nel cuore e quello che fai ha successo”).
La
quinta variante è invece positiva, ci dà il 40, “la Liberazione”;
l’assillo sul piano della razionalità, dopo un periodo di limitazioni,
produce il suo frutto sulla linea centrale (“quello dalle giarrettiere
purpuree”); con offerte e sacrifici ci si libera dall’assillo e si
entra nella letizia:
La
sesta variante infine è meno favorevole, conduce al 6, “la Lite”; non
dovrebbero esistere “assilli” sul piano intuitivo, se però si creano
anche qui tali problemi, ci si trova in lite con se stessi, allora è
meglio fermarsi ed aspettare che la calma e la serenità ritornino,
insieme alla salute.
48°
TSING
La
prima variante è poco favorevole, conduce al 5, “l’Attesa”; se
l’acqua del pozzo fisico è inquinata (non pura) bisogna aspettare che
si chiarifichi perché nemmeno gli animali si dissetano col “fango”;
c’è dunque bisogno di un rinnovamento, di una mutazione, da vecchio a
nuovo, di una rinascita anche sul piano fisico per progredire sul
Sentiero.
La
seconda variante è ancora sfavorevole, ci dà il 39,
“l’Impedimento”; è sconsigliato considerare il piano energetico
“pozzo”, al massimo vi si possono nutrire “pesci”, cioè animali
poco evoluti, e poiché “la brocca è spaccata e cola”, cioè la
struttura del piano non trattiene, non ci si può far aiutare né si può
aiutare altri se non incontrando poi ostacoli superiori a quelli a cui si
voleva ovviare.
La
terza variante è più favorevole, porta al 29, “l’Abissale”; si
potrebbe già attingere al “pozzo” della terza linea, il pozzo
astrale, purché “il re fosse chiaro”, cioè la Co. Daath fosse
manifesta, allora si avrebbe felicità, ma il pozzo astrale è
“pericoloso”, richiede tanta sincerità e molto impegno.
La
quarta variante è abbastanza favorevole, conduce al 28, “la
Preponderanza del Grande”, attingere al pozzo dell’astrale superiore
è “senza macchia” purché si irrobustiscano le “pareti” del
piano, altrimenti si corre il rischio di un carico eccessivo.
La
quinta variante è l’esaltazione del segno, è molto favorevole, dà il
46, “l’Ascendere”; attingere alla 5° linea, quella della razionalità,
è la cosa più giusta, è attingere al vero pozzo; studiare, approfondire
lo studio, bere alla fonte
della conoscenza è ascendere, scalare l’albero della vita.
La
sesta variante infine è ugualmente molto favorevole, ci dà il 57, “Il
Mite”, il “Penetrante”. L’intuizione, il mentale superiore è il
pozzo-non pozzo, lì non ci sono impedimenti, lì è la vera fidatezza e
la sublime salute e con ciò la penetrazione del Mistero Divino. |