Esagrammi
49-56
49°
KO
Allorché
l’Iniziato ha bene attinto al Pozzo della Saggezza, deve in se stesso
compiere una trasformazione, un rinnovamento, una rinascita, questo
avviene spesso come una vera e propria rivoluzione; è il Sovvertimento,
il n. 49 dell’I King; “così il nobile ordina il calcolo del tempo”,
vuol dire che egli calcola quello che deve ancora fare e lo programma nel
tempo, e così facendo si chiarifica le sue possibilità.
La
prima variante è sfavorevole all’azione, conduce all’esagramma 31,
“l’Influenzamento”; meglio aspettare a compiere rivoluzioni sul
piano fisico; mutamenti troppo rapidi (diete, eccessivi sforzi) non
possono essere che dannosi, è meglio proteggersi con una pelle di
equilibrio (vacca gialla) e lasciarsi influenzare dalla propria sensibilità
(donna interiore).
La
seconda variante è favorevole, porta al 43, “lo Straripamento”; il
sovvertimento sulla linea della vitalità reca salute; cambiare
il modo di respirare (disciplinandolo) produce un surplus di
energia che “straripa” negli altri piani e che può essere utilizzato
allo scopo prefisso.
La
terza variante, prima sfavorevole, ci dà il 17, il “Seguire”, e lì
diviene favorevole. Per effettuare la rivoluzione sulla linea
dell’astrale inferiore bisogna assicurarsi che il cambiamento sia
davvero necessario (accertarsene per tre volte) poi seguire, cioè
eseguire questa mutazione radicale di sentimenti, allora si troverà
“credenza”.
La
quarta variante è favorevole, conduce all’esagramma 63, “Dopo il
Compimento”; un cambiamento radicale sulla linea dei sentimenti
altruistici è foriero di “credenza” e “salute”, ma subito dopo
bisogna diventare molto prudenti, perché spesso un equilibrio troppo
perfetto si tramuta in disordine… “Così il nobile pondera le
disgrazie e sene premunisce a tempo”.
La
quinta variante porta al 55, “la Copia”, è molto favorevole, è il
signore del segno, è la “rivoluzione” della razionalità che permette
la grande mutazione; legata alla potenza, essa è splendida come la muta
di una tigre e non ha bisogno di risposte oracolari, tanto il suo
splendore è palese ed eclatante; il fatto è che sul piano razionale
mancano le risposte ai problemi esistenziali e quelle che ci sono in
genere non soddisfano, ed è da questa insoddisfazione che nascono i
presupposti per la rivoluzione razionale, base della rivoluzione
interiore.
La
sesta variante infine è pure favorevole, ci dà il 13, “la Compagnia
fra uomini”; la rivoluzione della linea dell’intuizione ha due
aspetti, quello relativo all’uomo nobile, al saggio, la cui intuizione
nel cambiamento diviene splendente come il mantello della pantera (dopo la
muta), e quello relativo all’uomo comune, al quale il cambiamento
“muta la faccia”, cioè lo fa sembrare un altro (perché non è
abituato all’illuminazione dell’intuizione).In ogni caso è bene che
tutti e due restino in questo stato il più a lungo possibile per poter
essere di luce agli altri e con loro proseguire il cammino.
50°
TING
La
prima variante è favorevole, conduce al 14, “il Possesso Grande”;
quando il fisico si fa crogiuolo (dello Spirito) è bene, purché venga
dapprima rivoltato per essere ripulito. Ricordiamo l’Appeso, il n. 12
dei Tarocchi e la posizione dell’Hatha Yoga, Scirsciàsana (a
capofitto). All’inizio bisogna accontentarsi del proprio crogiuolo anche
se è umile (concubina) pur di poter avere il Figlio, e allora si potrà
aspirare al “Possesso Grande” (Daath).
La
seconda variante è meno favorevole, porta al 56, il “Viandante”.
Anche la linea vitale, il corpo eterico è insieme al corpo fisico il
crogiolo dello Spirito; esso fornisce il materiale plastico energetico la
cui ricchezza “può fare invidia” agli altri corpi, ma se è modesto e
accogliente come il viandante, allora “perseveranza è salutare”.
La
terza variante è sfavorevole, ci dà il 64, “Prima del Compimento”;
considerare il piano astrale “crogiuolo” impedisce di progredire,
perché il “manico è alterato” (è un piano difficile da maneggiare)
solo quando si asciuga della sua umidità (cade la pioggia), allora il
pentimento svanisce e viene la salute purché si sia molto prudenti,
“così il nobile è prudente nel distinguere le cose onde ciascuna vada
al suo posto”.
La
quarta variante è anch’essa sfavorevole, conduce al 18,
“l’Emendamento delle cose guaste”; se l’astrale superiore viene
considerato crogiuolo, questo è “sciagura”, perché la sua natura non
è abbastanza robusta, spesso “si rompe le gambe”, e allora le vivande
destinate al principe (Tiphereth) vengono sprecate, bisogna allora
eliminare tutti gli errori, poi sarà possibile procedere.
La
quinta variante è abbastanza positiva, ci dà il 44, il “Farsi
incontro”; considerando crogiuolo il mentale inferiore è propizia la
perseveranza, perché il crogiuolo mentale “ha manici gialli e passatori
d’oro”, bisogna solo essere molto guardinghi e badare a ciò che ci
viene incontro (se dal basso o dall’alto).
La
sesta variante è infine molto positiva, porta al 32, “la Durata”; è
l’esaltazione del crogiuolo; il piano intuitivo è il vero crogiuolo
della Divinità! Quella è la coppa con gli anelli di giada (solari) che
riceve lo Spirito e che dà l’immortalità (la Durata).
51°
CENN
La
prima variante è favorevole, conduce al 16, il “Fervore”, lo
scuotimento del piano fisico, la prima linea, è salutare. Quando
sperimentiamo il dolore lancinante e improvviso che a volte ci coglie
talmente di sorpresa da farci “vedere le stelle”, come, ad esempio,
chiudersi un dito in un cassetto, farsi una scottatura, sbattere contro
uno spigolo, ecc. Se riusciamo a tramutare il pianto (uh, uh) in riso (ah,
ah), allora il gioco è fatto, quel dolore diventa il colpo Zen del
Maestro che può anche dare l’illuminazione (ricordiamo il Koan n. 3,
“Gutei alza il dito”, pag. 50 del Mumonkan) ed è bene accettarlo con
entusiasmo.
La
seconda variante è meno favorevole, ci dà il 54, “la Ragazza che va
sposa”. A volte lo scuotimento applicato alla linea della vitalità
procura degli alti e bassi sul piano eterico e fa sì che ci si senta come
svuotati, “Tu perdi i tuoi tesori”, e sembra di dover ricominciare
tutto da capo; ma stando tranquilli e senza preoccupazioni tutto torna
normale, purché ci si renda conto della vanità delle cose fatte e
soprattutto della precarietà delle proprie forze. “Così il nobile,
attraverso la perpetuità della fine, riconosce il caduco”.
La
terza variante è prima sfavorevole, poi favorevole, conduce al 55, “la
Copia”; lo scuotimento sulla linea astrale inferiore (la perdita di
affetti) porta prima all’inferno, poi con la consapevolezza di dover
percorrere la Via centrale, si giunge alla ricchezza, cioè alla
rivalutazione di quel mondo affettivo che ci circonda e con essa alla
serenità.
La
quarta variante è invece sfavorevole, conduce al 24, il “Ritorno”. Lo
scuotimento troppo violento dell’astrale superiore, non produce il suo
effetto positivo a causa della troppa umidità del piano. Non c’è una
rottura, ma un rivoltolamento (nel fango) senza risultato. Meglio
ricominciare tutto da capo, riprendendo tutte le precauzioni necessarie
all’inizio di un lavoro.
La
quinta variante è favorevole, porta al 17, il “Seguire”; lo
scuotimento sulla linea razionale (a destra e a sinistra) fa bene perché
centralizza, fa riflettere sulla situazione e prendere la decisione di
“seguire”, naturalmente la Via centrale.
La
sesta variante infine è anch’essa favorevole, ci dà il 21, il “Morso
che spezza”. Lo scuotimento sulla sesta linea turba la ricettività del
veicolo; è meglio star quieti e calmare le acque (anzi le arie – Briah
è aria), infatti procedere reca sciagura. Se invece è solo un apparente
scuotimento dell’intuizione e vero scuotimento della razionalità (il
vicino) allora non c’è da temere, tuttavia bisogna eliminare gli errori
(mai saltare da un testo sacro all’altro, da un gruppo all’altro,
ecc.)
52°
KENN
La
prima variante è abbastanza favorevole, conduce al 22, l’Avvenenza”;
acquietare il proprio fisico è un buon inizio, purché si perseveri e non
lo si faccia con superficialità, tanto per fare, anzi, per non-fare.
La
seconda variante è pure sfavorevole, ci dà il 18, “l’Emendamento
delle cose guaste”; è sconsigliato un arresto della respirazione; prima
di far uso del Pranayama, tecnica della respirazione con ritenzione,
bisogna aver purificato il corpo fisico con l’emendamento delle impurità.
La
terza variante è pure sfavorevole, porta al 23, “lo Sgretolamento”.
Anche l’arresto del piano astrale (il cuore soffoca) deve essere
praticato solo gradualmente e con dolcezza, altrimenti si rischia di
sgretolare il veicolo, cioè di provocare danni irreparabili.
La
quarta variante è più favorevole, conduce al 56, il “Viandante”.
L’arresto dell’astrale superiore è possibile, purché sia temporaneo,
di passaggio (come il viandante) e non continuato, allora è “senza
macchia”, e dà “riuscita”, anche se per piccolezza”.
La
quinta variante è positiva, porta al 53, lo “Sviluppo”; fermando la
linea della razionalità si ottiene ordine , svanisce ogni causa di
pentimento e quasi senza avvedersene avviene lo sviluppo graduale
(dell’intuizione) purché “il nobile dimori in dignitosa virtù”.
La
sesta variante infine è molto positiva, ci dà il 15, “la Modestia”,
è il signore del segno. Arrestare la linea dell’intuizione, rendendola
del tutto ricettiva, dà “magnanima salute” e l’equilibratura di
tutto l’albero: “il nobile pondera le cose e le rende uguali”.
53°
TSIENN
La
prima variante è abbastanza favorevole, conduce al 37, “la Casata”;
lo sviluppo della prima linea, quella del fisico, del più estremo dei
veicoli, è senza macchia, ma pericoloso: una sana attività, un cibo
sano, un riposo adeguato sono indispensabili per poter sviluppare i
veicoli superiori. Anche se in determinati casi la malattia può essere
l’inizio di uno scuotimento che tocca i piani sottili, una volta però
che si è deciso di intraprendere il Sentiero, bisogna partire dallo
sviluppo armonico del piano terra, la base, Assiah.
La
seconda variante è pure favorevole, conduce al 57, “il Mite”, il
“Penetrante”. Anche lo sviluppo del piano della vitalità è un ottimo
trampolino per la crescita dei piani superiori, va difatti nutrito in
“pace e concordia” e così facendo diviene “penetrante” cioè
vitalizza tutto l’albero.
La
terza variante è sfavorevole, conduce al 20, “la Contemplazione”. Lo
sviluppo dell’astrale basso è sempre pericoloso (sciagura!) Avvicinarsi
all’altipiano è sempre positivo, ma quando avviene la separazione tra
le forze maschili e le femminili il figlio muore, non si percorre la Via
centrale, allora la sola cosa che resta da fare è respingere predoni, cioè
porsi contro le forze negative ed aspettare.
La
quarta variante è ugualmente sfavorevole, conduce al 33, la
“Ritirata”; consiglia di “fermarsi su di un ramo piatto” (come fa
l’oca regale); nello sviluppo dell’astrale superiore, (sempre molto
pericoloso) è opportuno essere astuti e cedevoli per non venire
allontanati dallo scopo prefissato.
La
quinta variante è abbastanza favorevole, conduce al 52,
“l’Arresto”; sviluppare il piano mentale è bene, perché ci si
avvicina “gradatamente” alla vetta; l’unico pericolo è quello di
non saper unire opportunamente le proprie qualità mentali maschili
(ricerca) con quelle mentali femminili (acquisizione) ed infatti
all’inizio è difficile, poi però dopo i soliti 3 anni (3 giorni, 3
mesi, 3 secoli, ecc.) di prove, viene la “salute”, cioè finalmente
l’arresto dell’attività mentale.
La
sesta variante infine è all’inizio favorevole, poi sfavorevole, ci dà
il 39, “l’Impedimento”.
54°
KUI ME
L’Iniziato che nel 53° segno si è “sviluppato”, si è accresciuto, si trova ora di nuovo di fronte al problema dell’uso dei suoi poteri. “La Ragazza che va sposa”, il 54° esagramma, è il pericolo sempre insito nella “forza oscura” di vendersi per interesse personale (ricchezza, onori, desiderio di potere, ecc.), è un pericolo che si ripresenta ciclicamente a diversi livelli ad ogni aumento di potere e riaffrontarlo e vincerlo fa parte dell’iter reintegrativo. Nella Genesi ritroviamo questo segno nell’episodio di Giuseppe e la moglie di Potifar (v. Commento alla Genesi 39, 7-20) in cui purtroppo l’Iniziato paga le conseguenze di un’inadeguata preparazione allo scontro, con il “carcere” e ancora nell’episodio di Giuda e Tamar (Gen. 38, 12-30), in cui invece la giusta preparazione e la capacità di donazione del “sigillo, cordone, bastone” portano alla nascita del Figlio. L’attribuzione del Tarocco n. 18, la Luna, è legata alle definizioni di questa lamina: Arresto, ostacolo, pericolo, antagonismo, fatalità, inganno, tradimento, forze nascoste e minacciose, insidie, ignoranza, ecc. Riferimenti biblici: Gn. 30, 3-13: Bila e Zilpa mogli di Giacobbe Ger. 3, 1-6: La ripudiata At. 8, 18-23: Simon Mago
La
prima variante è favorevole, conduce al 40, “la Liberazione”;
prestare il proprio lavoro, la propria opera sul piano fisico in cambio di
vantaggi (“do ut des”) non è il meglio del procedere, è da
“sciancato”, ma per il piano fisico può andare (“imprese recano
salute”), purché ci si liberi da questo modo di fare troppo
utilitaristico.
La
seconda variante è pure favorevole, ci dà il 51, “l’Eccitante”;
anche cedere la propria vitalità traendone in cambio benefici non altera
la “perpetua legge”, è naturale e normale; farlo però non è da chi
ha la visione completa (2 occhi) ma da chi è orbo, da chi vede
parzialmente; poi però rimanendo soli (interiorizzandosi) si sperimenta
l’inutilità di questi scambi e si ottiene la sferzata necessaria per
progredire.
La
terza variante è pure favorevole, porta al 34, “la Potenza del
Grande”; anche offrire affetto per avere affetto è “mercificare” il
piano astrale, qui poi questo scambio rende schiavi, cioè legati (e
leganti); si giunge alla “Potenza del Grande”, cioè al superamento di
questo stadio solo “non calcando sentieri che non corrispondano
all’ordine”.
La
quarta variante è anch’essa positiva, conduce all’esagramma 19,
“l’Avvicinamento”. La vendita del proprio mondo astrale superiore è
“procrastinata”; quanto più si aspetta, tanto migliore sarà il
risultato. E’ opportuno dedicarsi al servizio nell’astrale superiore
tardi, quando già gli altri veicoli si sono ben strutturati, allora ci si
può avvicinare davvero alla meta.
La
quinta variante è molto favorevole, ci dà il 58, “il Mite”. Quando
il Sovrano, la Coscienza, offre la figlia di questo piano in sposa allo
sposo, cioè unisce in matrimonio la razionalità attiva con quella
ricettiva, tutto è favorevole, ma se lo sposo è modesto è bene che
anche le vesti della sposa si impoveriscano, infatti il “quasi pieno”
è più favorevole del “pieno”, perché il “quasi pieno” diviene
“pieno”, il “pieno” ricomincia a calare. Diciamo dunque che
l’offerta della donna sulla linea della razionalità se esercitata con
modestia porta alla penetrabilità (dell’intuizione).
La
sesta variante, infine, è sfavorevole, porta al numero 38, “la
Contrapposizione”; se sulla linea dell’intuizione il matrimonio delle
due polarità + e – non è compiuto sacralmente, ma profanamente, nulla
è propizio, si crea contrapposizione e non armonia.
55°
FONG
La
prima variante è favorevole, conduce al 62, “la Preponderanza del
piccolo”; quando la “Copia” avviene sulla linea del fisico, non c’è
errore, purché si incontri il “Signore destinatoci”, cioè si
riconosca che il vero signore è il Sé superiore il quale concede al
piccolo (al sé inferiore) di preponderare, vale a dire di avere il suo
giusto peso nel suo piano d’azione.
La
seconda variante è pure favorevole, ci dà il 34, “la Potenza del
Grande”; è difficile far splendere il sole completamente sulla linea
della vitalità, specialmente se si vive in ambienti inquinati (diffidenza
e odio), come la città, tuttavia, usando tecniche di purificazione, ciò
è possibile e si ottiene salute rimanendo nell’ordine e nella
disciplina.
La
terza variante è meno favorevole, porta al 51, “l’Eccitante”. Far
venire un tempo di copia sull’astrale inferiore è ancora più difficile
perché “la sterpaglia qui è copiosa”; la “frattura del braccio
destro” (della colonna di destra, attiva, maschile) però procura quel
colpo sul chakra che favorisce tale risultato. “Così il nobile temendo
e tremando, mette ordine nella sua vita ed esplora se stesso”.
La
quarta variante dapprima favorevole, diventa sfavorevole nel segno di
arrivo, conduce infatti al 36, “l’Oscuramento della luce”. Anche
qui, sull’astrale superiore, è più facile “veder le stelle” che il
sole della Copia, ma se si incontra il “signore”, la Coscienza, Daath,
allora per il nobile viene la salute cosicché egli, “velando il suo
splendore, rimane pur chiaro”.
La
quinta variante è favorevole, ci dà il 49, il “Sovvertimento”. La
linea della razionalità quando raggiunge la Copia ottiene prosperità e
gloria e la sua vera salute consiste nel compiere la rivoluzione che
permette l’accesso al piano dell’intuizione.
La
sesta variante infine è sfavorevole, conduce al 30, il “Risaltante”.
Ricercare la Copia sulla linea dell’intuizione è inutile e fa perdere
tempo. Su questo piano c’è sempre la “Copia” e non va ricercata, ma
solo accolta. Infatti il consiglio del segno di arrivo è “la cura della
vacca”, cura della ricettività che permette la discesa del “Fuoco
sacro”.
56°
LU
La
prima variante è sfavorevole, conduce al 30, “il Risaltante”; farsi
viandanti sulla linea del fisico non è consigliabile; nutrirsi o dormire
saltuariamente e disordinatamente sembra poco importante (“una
piccineria”) ma “attira disgrazia”, meglio chiarificarsi subito
all’inizio questo problema basilare, e allora tutto si semplifica.
La
seconda variante è favorevole, ci dà il 50, il “Crogiuolo”; gli
esercizi di Pranayama non si possono fare tutto il giorno, sulla seconda
linea si può essere quindi “viandanti”, soprattutto avendo con sé il
proprio possesso, cioè essendo consapevoli delle proprie possibilità.
Così si ottiene la perseveranza di un giovane servitore, vale a dire il
servizio del corpo vitale, che si fa crogiuolo del Sé superiore.
La
terza variante è sfavorevole, porta al 35, il “Progresso”; il solito
pericolo accompagna la linea dell’astrale inferiore; meglio non farsi
viandanti su questo piano, si rischia di perdere il servitore della linea
precedente (la vitalità). Anche qui meglio chiarirsi prima il problema e
poi agire. (“Così il nobile
rende splendenti le sue chiare capacità”).
La
quarta variante è anch’essa sfavorevole, porta al 52,
“l’Arresto”. Sull’astrale superiore “ci si riposa dove si è
trovato alloggio”, cioè ci si adegua alla religione e agli ideali nei
quali ci si ritrova per nascita e per educazione, e ovviamente questi
danno “un possesso”, cioè un frutto, ma un frutto da dover difendere
e ciò è ben triste… L’astrale superiore non è un piano molto
gradito al nostro Grande Maestro (I King), e l’abbiamo visto spesso.
Meglio dunque non essere viandanti qui, ma fermarsi.
La
quinta linea è come al solito più favorevole, anche se porta al 33,
“la Ritirata”. Rendere viandante la linea della razionalità ”dà
buona caccia” e ne risulta “lode e impiego”, ciò vuol dire che è
bene studiare e applicarsi
sul piano intellettuale il più possibile; la ritirata in questo caso di
esplica tenendo lontano gli argomento inutili (“Così il nobile tiene
lontano l’ignobile, non irato, non pacato”).
La
sesta linea infine è sfavorevole, ci dà il 62, “la Preponderanza del
piccolo”. Mai rendere viandante l’intuizione. Qui va fatto il
“nido” e bisogna stare attenti che non “bruci”. Bisogna mantenersi
fermi (non ridere, non piangere) e centralizzarsi, e non essere
superficiali, altrimenti si perde la ricettività (la vacca); ed il
piccolo (il sé inferiore) prevale sul grande (il Sé superiore). |