Esagrammi
9-16
9° Siau Cciu
La
prima variante è favorevole , ci da il n. 57, Sunn, il Vento, il
Penetrante, il Mite; ci dice che bisogna “ritornare” più volte sulla
linea del fisico, cioè esercitarsi tutti i giorni nelle piccole cose, e
piano piano, senza fretta, si raggiungeranno i propri scopi;
l’importante è sapere ciò che si vuole (“propizio è avere ove
recarsi”) e ricordare che il servitore è al servizio del re.
La
seconda variante è pure favorevole, conduce al n. 37, la Casata: anche sulla
linea della vitalità bisogna “lasciarsi indurre a ritornare”, cioè
esercitarsi di continuo. Si ottiene così “salute” e la possibilità
di costruire una casata vale a dire un veicolo energetico strutturato in
modo armonioso, ma gerarchico che porterà a coerenza e costanza.
La
terza variante è invece sfavorevole, ci da il n. 61, la “Veracità
Intrinseca”. Sulla linea dell’astrale inferiore si è creata
disarmonia fra moglie e marito, il passivo e l’attivo, il prendere e il
dare e non si può procedere sulla via intrapresa (schizzano via i raggi
delle ruote) meglio interiorizzarsi ed esaminare la propria veracità.
La
quarta variante è positiva e conduce al n. 1, il “Creativo”; sulla
linea dell’astrale superiore la forza domatrice piccola fa svanire tutti
i pericoli e la sofferenza (sangue e angoscia), così il lavoro di gruppo
procede senza macchia e “opera sublime riuscita, propizio per
perseveranza”.
La
quinta variante è molto positiva, ci porta al n. 26, “la Forza
Domatrice Grande”, complementare della Forza domatrice piccola; sulla
linea della razionalità se si è congiunti in fede e sincerità, con tale
forza si diviene “ricchi nel prossimo”, vale a dire sapienti e in
grado di offrire agli altri le proprie conoscenze; allora è possibile,
anzi è propizio, l’attraversamento della grande acqua: il passato e il
presente si uniscono nella formazione di una realtà nuova e creativa.
La
sesta variante non è molto positiva, conduce al n. 5, “l’Attesa”;
sulla linea dell’intuizione la Forza domatrice piccola provoca “la
pioggia”, solo una piccola esperienza intuitiva. Non bisogna insistere o
tentare di ottenere di più, si rischia di perdere la serenità raggiunta
(“se il nobile persiste viene sciagura”); occorre per ora
accontentarsi dei risultati raggiunti e attendere tempi migliori.
10°
LU
La
prima variante non è molto favorevole, conduce al n. 6, “la Lite”;
mette in guardia dall’ambizione sulla linea del fisico e dalla mancanza
di semplicità che porta al contrasto tra l’alto ed il basso. Il
progresso su questo piano deve essere messo a servizio, altrimenti “si
macchia”. Evitare le competizioni debilitanti e gli eccessi in genere:
procedere con cautela.
La
seconda variante è positiva, conduce al n. 25, “l’Innocenza”;
procedere per via semplice e piana sulla linea della vitalità, vuol dire
andare avanti senza porsi problemi, modesti (oscuri) e innocenti come
bambini: gli scambi energetici devono avvenire spontaneamente e per
affinità, allora si ottiene “sublime riuscita”. Solo se si hanno
secondi fini, se non si è retti, allora viene “disgrazia”.
La
terza variante è sfavorevole, porta è vero al “Creativo”, l’esagramma
n. 1, ma dopo uno sforzo superiore alle proprie possibilità. La tigre che
viene cavalcata “morde l’Uomo”, cioè i centri del basso astrale,
Yesod Hod sollecitati senza le dovute cautele, scatenano violente reazioni
(scompensi psichici) come nel caso dell’artista drogato che crea a
scapito della sua integrità.
La
quarta variante è positiva, porta al n. 61, “la Veracità
Intrinseca”, le sue caratteristiche sono prudenza e circospezione;
procedere con tali qualità sulla linea dell’astrale superiore evita
tutti gli errori e pone ogni volta il discepolo sul sentiero nello stato
di spettatore e verificatore della sua “Veracità intrinseca”
relativamente agli altri che lo circondano e di cui è responsabile
(servizio).
La
quinta variante conduce al n. 38, la “Contrapposizione” (di acqua e di
fuoco – simile alla lite n. 6). E’ abbastanza favorevole; il procedere
deciso con coscienza del pericolo sulla linea del mentale razionale,
produce la contrapposizione delle idee. Questo inizialmente da riuscita
nelle piccole cose, poi, nella comprensione della contrapposizione, la
riuscita nelle grandi, vale a dire nelle intuizioni.
La
sesta variante porta al n. 58, “il Sereno”. Il detto Delfico
“Conosci te stesso” è la chiave più sicura per procedere e giungere
alla “serenità”; ma solo l’intuizione è in grado di conoscere il Sé
(solo con l’oro si fa l’Oro). La serenità che si sviluppa
dall’intuizione è accettazione della vita così come è ed accettazione
anche della morte….non in solitudine, ma in “comunione” con gli
altri (“Così il nobile si riunisce con i suoi amici per discutere e per
imparare”).
11°
TTAI
La
prima variante è positiva e conduce al 46, l’Ascendere. Riuscire a
creare la pace, l’armonia e il bene-essere sulla linea del fisico
(terra) con un costante lavoro di eliminazione di cattive abitudini
(alimentari e non), reca ovviamente salute; ci si deve esercitare però
secondo “la propria indole” cioè secondo le proprie caratteristiche e
mai strafare; vanno “accumulate in dedizione piccole cose”, deve
essere tutto molto graduale e modulato e si otterrà una crescita in forza
e potenza.
La
seconda variante è anch’essa positiva, ci porta al 36,
“l’Oscuramento della Luce”. Qui la “pace” della linea della
vitalità è ottenuta praticando la via “del giusto mezzo”; quattro
suggerimenti che potremmo sintetizzare così: pazientare, volere,
accogliere, rimanere fermi nei nostri propositi. E se anche
l’oscuramento della luce non ci permette ancora di donare la nostra
energia agli altri, aspettare. Alla mezzanotte segue l’alba…allora
potremo operare secondo il nostro dovere…..sul piano eterico.
La
terza variante da il 19, “l’Avvicinamento”, è positiva dapprima e
preannuncia poi nell’ottavo mese la sciagura. Anche la pace della linea
dei sentimenti segue il giusto e naturale alternarsi dei contrari; è la
legge del pendolo…ciò che nasce è destinato a morire, ciò che va poi
torna alla sua fonte, ma l’importante è rimanere senza macchia, cioè
puri, innocenti e spirituali, perché solo quello che è ancorato al mondo
di Atziluth non è soggetto alla legge degli opposti.
La
quarta variante conduce al 34, “la Potenza del Grande”, è molto
positiva; per essa si ha la caratteristica di aver perso “il peso”,
vale a dire di aver rinunciato al vantaggio concreto, all’egoismo. La
Pace sulla linea dell’astrale collettivo è rinunciare ad arricchire se
stessi a vantaggio degli altri, dell’albero tutto, anzi a vantaggio
della Sephirah che non c’è, Daath ed il risultato è la Potenza del
Grande; Grande = Daatico (vedere commento al Tao Te Ching cap. 34 e 41).
La
quinta variante, il “Signore del Segno” ci da sulla linea della
razionalità prosperità e sublime riuscita e, se per “figlia”
intendiamo la nostra attenzione subito dopo il 5, “l’Attesa” ad
indicare l’immancabile sosta necessaria al recupero di energie; questa
attesa però sarà “inattività calcolata”, vale a dire un tempo di
meritato riposo mentale, speso oculatamente, rimanendo sempre pronti e
vigili.
La
sesta variante, la linea dell’intuizione, è sfavorevole, consiglia la
ritirata: rientrare in se stessi, evitare di resistere alle difficoltà,
evitare di combattere, rimanere recettivi; allora si potrà, nel
ritrovamento di se stessi, traendo insegnamento dalle esperienze passate e
ad esse ricollegandosi, giungere alla “Forza Domatrice Grande”, l’esagramma
26 a cui la variante conduce.
12°
PI
Se
la Pace, esagramma n. 11, era la Vita, ora il suo opposto, il Ristagno è
decadenza, è morte, è mancanza. Consideriamo ristagno tutti i momenti di
carestia della Genesi, momenti in cui i Patriarchi dovettero emigrare per
poter sopravvivere: Abramo: Gn. 12,10 Isacco: Gn, 26,1 Giacobbe: Gn. 42,
1-2
La
prima variante conduce al 25, l’Innocenza, ed è positiva. Un momento di
riposo, di ristagno, (un digiuno, un non far nulla, una vacanza) sulla
linea del fisico da sempre la ricarica per un ulteriore progresso,
specialmente quando questo momento di ristagno serve per estirpare una
erbaccia, una cattiva abitudine (es. il fumo o il bere). Naturalmente
secondo le proprie possibilità e rimanendo in armonia con il tempo e in
stato di innocenza = non nuocente ne a sé ne agli altri.
La
seconda variante è anch’essa positiva, pur conducendo all’esagramma
n. 6, la Lite. Il Ristagno sulla linea della vitalità “al Grand’Uomo
serve alla riuscita”: quando ci accorgiamo che la nostra vitalità
ristagna e non risponde come vorremmo
alle nostre esigenze, allora siamo portati a “litigare” con il
nostro ego e, interiorizzandoci, ci viene "propizio" vedere il
Grand'Uomo (l’Io Sono) e a Lui affidarci per uscire dalla situazione
difficile.
La
terza variante è favorevole e conduce al 33, la Ritirata. Il Ristagno
sulla linea dei sentimenti può essere un momento particolare di
solitudine, di tristezza o forse una paura o incapacità di “amare”.
Anche qui interiorizzarsi è la soluzione del problema: ritirarsi in Sé
stessi, tenendo lontani i sentimenti non nobili con pacatezza e controllo.
La
quarta variante è positiva (senza macchia) e porta al 20, la
Contemplazione. Il discepolo sul sentiero trae spunto dal Ristagno sulla
linea dei sentimenti altruistici e sul suo reale desiderio di Servizio per
meditare e riflettere (contemplare); queste operazioni lo arricchiscono e
lo purificano, cosicché ad essa seguirà l’Offerta (il Sacrificio) che
è l’operazione centrale della Grande Opera, inerente a Tiphereth.
La
quinta variante è molto positiva, conduce al 35, il progresso. Il
Ristagno sulla linea della razionalità diminuisce a mano a mano che si
diventa più umili e si accetta che con la ragione si può giungere fino
ad un certo punto e non oltre. Compreso questo, il Progresso porterà
nuovi successi e soddisfazioni intellettuali, ma si dovrà rimanere sempre
attenti alle possibili cristallizzazioni e limitazioni.
La
sesta variante, pure positiva, porta al n. 45, la Raccolta. Il Ristagno
sulla linea dell’intuizione cessa se lo si vive in raccoglimento
interiore; esso stesso, essendo uno stato di passività, porta a quella
recettività che ci permette la Raccolta, cioè l’avvicinamento al
Tempio, l’offerta del Sacrificio e la dedizione al Comando del Cielo.
13°
TTUNG JENN
La
prima variante è positiva, conduce al 33, la Ritirata. Lavorare in un
gruppo sulla linea del fisico (fare passeggiate o esercizi ginnici) è
“senza macchia” anche se rimane una cosa esteriore (sul portone) va
bene come inizio, ma poi se il gruppo non vuole approfondire il lavoro
comune (respirazioni, concentrazioni, ecc.) è meglio ritirarsi e cercare
un’altra compagnia più adatta alle nostre esigenze. “Sul portone”
vuol dire fuori dal Tempio, nell’atrio, dove avviene una fase di
decantazione, di selezione.
La
seconda variante è sfavorevole anche se conduce all’1, il Creativo.
Lavorare in gruppo sulla linea della vitalità è negativo se crea
sottogruppi, ribellioni e disarmonia generale, conviene aspettare che si
riformi la giusta coesione e poi ripartire con nuove idee che daranno
nuova forza e instancabilità al gruppo.
La
terza variante ci dà il 25, l’Innocenza, è anch’essa sfavorevole:
sulla linea del sentimento c’è sfiducia reciproca per un certo periodo,
tre anni (o tre mesi, o tre settimane o tre giorni). Ricordiamo che la
triplice ripetizione di un qualcosa forma un quid chiuso, completo, la cui
forza è la stessa della forma geometrica del triangolo equilatero ed ha
una sua perfezione intrinseca. Al termine del suddetto periodo si deve
tornare all’Innocenza se si vuol uscire dalla situazione.
La
quarta variante conduce al 37, la Casata; la variante della linea dei
sentimenti collettivi è favorevole perché indica il modo di superare la
difficoltà degli egoismi reciproci: esaminate le proprie forze, visto che
da sole non sono sufficienti ad “assalire” conviene accettare
modestamente il ruolo che compete nella casata ed a quello attenersi.
La
quinta variante porta al 30, il Risaltante; la variante della linea della
razionalità è positiva e indica una fondamentale, chiara comunanza di
idee, intenti e ideali, tale da sfociare nella formazione del “fuoco”
(il Risaltante) e di lì nella “comune cura della vacca”, ovviamente
“sacra” intesa come “toro”, quello dei riti mitriaci e del
Parsismo.
La
sesta variante ci dà il 49, il Sovvertimento ed è abbastanza favorevole:
sulla linea dell’intuizione il rapporto con il Sé è individuale e non
può esserci compagnia fra uomini se non “fuori le mura” (del Tempio),
ma ad un periodo iniziale di non collaborazione, subentra un periodo di
cambiamenti radicali che producono una “rivoluzione”; alla fine però,
avendo incontrato fra i componenti del gruppo “credenza”, si ottiene
“salute” e “sublime riuscita”.
14°
TA YU
La prima variante è favorevole, conduce al 50, il Crogiuolo; esercitare il “Possesso Grande” sul proprio fisico, cioè pretendere un buon rendimento dal proprio corpo rimanendo lontani da ciò che è dannoso, pur consapevoli delle difficoltà, non è una macchia; anzi, favorisce la formazione di un robusto crogiuolo, l’Athanor, il recipiente che ospita lo Spirito.
La
seconda variante è pure favorevole e porta al 30, il Risaltante.
Raggiungere il Possesso Grande sulla linea della vitalità è molto
impegnativo (un grande carro da caricare) ma possibile e il risultato, il
Risaltante, provocherà chiarezza, luce ed energia nelle quattro regioni
del mondo, in tutto l’individuo.
La
terza variante è meno favorevole, ci dà il 38, la Contrapposizione; il
possesso grande sulla linea dei sentimenti è difficile da conquistare, se
non si è “grandi” come il Principe (Daath ha già insito in sé
Tiphereth, la capacità di sacrificarsi), allora vuol dire che si è
ancora “piccini”, come l’uomo comune, e in tal caso la
contrapposizione, il contrasto tra quello che si sente e quello che si
dovrebbe sentire è il giusto risultato e si avrà “salute” solo in
“piccole cose”.
La
quarta variante conduce al 26, la Forza Domatrice Grande, ed è
favorevole; sulla linea dell’astrale superiore, dei sentimenti
collettivi è giusto far distinzione fra sé e il prossimo, ma per poi
scegliere la via dell’altruismo, allora si raggiungerà “saldezza e
forza, genuinità e verità, splendore e luce” e giorno per giorno si
sarà in grado di rinnovare la propria virtù (come dice il commento per
decidere) e sarà propizio attraversare la “grande acqua”.
La
quinta variante è molto favorevole porta all’1, il Creativo; quando
sulla linea della razionalità alla modestia (intesa come grandezza non
grandezza in senso taoista) della mente si raggiunge “verità
affabile”, si ottiene e ”il moto del cielo vigoroso”; cioè la mente
individuale, resasi specchio della Mente Cosmica, diventa compartecipe
della Creazione: “Chi crede in me compirà anche lui le opere che faccio
e ne farà di maggiori ecc.” (Gv. 14, 12).
La
sesta variante è pure molto favorevole ci dà il 34, la Potenza del
Grande. Il Possesso Grande sulla linea dell’intuizione, benedetto dal
Cielo, porta alla Potenza del Grande che ne è la realizzazione. Ora
bisogna stare attenti a “non calcare sentieri che non corrispondono
all’ordine” altrimenti la potenza può degenerare in violenza, la sua
controparte nera.
15°
KKIENN
Applicare
la modestia sulla prima variante, quella del fisico, porta salute e
ampliamento delle possibilità del ricercatore, ma l’azione va eseguita
con tanta modestia da mantenersi nell’ombra, senza esibizione o sfoggio
di abilità… infatti la variante conduce al 36, l’Oscuramento della
Luce in cui è propizio essere perseveranti “nella miseria” cioè
lavorare senza badare al frutto dell’azione, il principio Taoista che dà
il maggior risultato su tutte le linee.
La
seconda variante è pure favorevole, porta al 46, l’Ascendere;
esercitare la modestia (l’equilibrio, il metodo) sulla linea della
vitalità non può che recare “salute” e una costante possibilità di
accrescere la propria “elevatezza e grandezza”, ma è importante
“accumulare in dedizione piccole cose” cioè agire gradualmente e
costantemente.
La
terza variante è ancora favorevole e porta al 2, il Ricettivo. Qui la
modestia sulla linea del sentimento fa sì che il “nobile porti a
termine” e abbia salute; non solo attivamente egli è meritevole, ma
diventa tale anche per la sua ricettività: “il nobile porta con
l’ampiezza della sua natura il mondo esteriore” e quindi “opera”
sublime riuscita.
La
quarta variante è positiva, conduce al 62, la Preponderanza del piccolo;
la modestia sulla linea dell’astrale superiore è propizia “nel
muoversi”, è un momento di piccole (in apparenza) cose, ma in realtà
di grandi e veri movimenti di partecipazione verso gli altri: ossequio,
cordoglio, parsimonia sono necessari per un corretto comportamento;
diciamo che il nostro discepolo sul Sentiero deve porsi un traguardo
modesto ma di esecuzione perfetta nei particolari, cosicché la “grande
salute” viene rimanendo in basso, nell’umiltà e nella donazione di sé.
La
quinta variante è ugualmente positiva e ci conduce al n. 39,
l’Impedimento; questa variante consiglia sulla linea della
razionalità di essere “energici” nella modestia addirittura
“severi”, questo faciliterà il superamento degli ostacoli che
immancabilmente si presenteranno dinanzi. E’ l’uso del “mago”
controllato della mortificazione da sempre strumento specifico della via
umida lunare, che talvolta viene adoperato anche nella via secca solare.
La
sesta variante è anch’essa positiva, porta al 52, l’Arresto;
esercitare la modestia sulla linea dell’intuizione, vuol dire togliere
tutto (punire la propria città, il proprio paese), giungere al punto 0,
in cui tutto è possibile. E’ questa una tecnica yoga: tenendo quieta la
mente e immobile il dorso, i centri energetici situati sulla colonna
vertebrale, nel corpo fisico, ma non del corpo fisico, vengono attivati ed
il ricercatore può conoscere realtà diverse da quelle corporee e
sperimentare altri livelli di Coscienza.
16°
U
La
prima variante è sfavorevole, conduce al 51, l’Eccitante; se il Fervore
viene esercitato sulla linea del fisico sconsideratamente e senza
equilibrio, dà sciagura e produce lo “scuotimento”, un fenomeno che
può essere una malattia o un pesante disagio fisico. Meglio non agire. In
ogni caso le conseguenze saranno tali che “il
nobile temendo e tremando metterà in ordine la sua vita ed
esplorerà se stesso.”
La
seconda variante è invece favorevole, porta al 40, la Liberazione; la
linea della vitalità ci dice: “saldo come una pietra, nemmeno un giorno
intero”: la costanza e la rapidità sono caratteristiche di chi sa
gestire ottimamente il suo mondo eterico e il risultato è la liberazione.
Ma da che cosa? Dai blocchi energetici derivanti dalle errate e cattive
abitudini… quindi bisogna
sapersi perdonare e rimettersi le colpe…
La
terza variante è pure favorevole, conduce al 62, la Preponderanza del
piccolo; esercitare il fervore sull’astrale inferiore conduce a
“piccoli successi”, conviene dunque limitarsi nelle proprie
aspirazioni: propizia è perseveranza, ma solo per le cose piccine e non
per le grandi, in ogni modo non bisogna esitare nel momento della scelta.
La
quarta variante è ancora favorevole e porta al 2, il Ricettivo; il
fervore sull’astrale superiore preannuncia il raggiungimento di
“grandi cose”; se non si dubiterà saremo sostenuti dagli altri, perché
il fervore vero si esplica quando si è sicuri di sé e quando si è
capaci di “raccogliere”, come una fibbia che riceve e sostiene i
capelli in una bella acconciatura.
La
quinta variante è sempre positiva e conduce al 45, la Raccolta; sembra
sempre che l’entusiasmo sulla linea della razionalità stia per scemare,
ma poiché ha in sé la capacità di rinnovarsi ogni volta, il risultato
finale sarà positivo: “il Re si appropinqua al suo tempio”, la mente
sarà in grado di trasformarsi da razionale in ricettiva. |