MOMO

Questo film del 1986 del regista Johannes Schaaf e` stato ispirato dall'omonimo romanzo (edito per la prima volta nel 1973 e in Italia nel 1981 dalla SEI) di  Michael Ende (1929-1995), l'autore della 'Storia Infinita' (edito nel 1979 e pubblicato  in Italia nel 1981 dalla Longanesi) in cui viene sviluppata ed approfondita, anche se con una tecnica diversa, la stessa tematica: il viaggio all'interno di se`, il conoscere se stessi, porta alla Consapevolezza, alla Coscienza, all'Ordine, cioe` al Cosmo, ma per giungere a questo bisogna farsi 'bambini', 'nuovi': "In Verita` vi dico: chi non accoglie il Regno di Dio come un bambino non entrera` in esso"  (Mc. 10,15)

Per la riduzione teatrale v. www.teatrometafisico.it - teatro

 Ecco la trama:

Alla periferia di una grande citta`, tra le rovine di un piccolo anfiteatro ha trovato rifugio una bambina fuggita da un orfanotrofio, il suo nome e` Momo. La povera gente che abita li` intorno l'ha adottata, tutti le vogliono bene e vanno da lei per raccontarle i loro problemi. Momo possiede una dote straordinaria: sa ascoltare in un modo speciale, infonde serenita` e armonia; vicino a lei si placano gli animi, chi le parla, riesce a trovare in se stesso la risposta ai suoi quesiti. I bambini, quando c'e` lei, riescono ad inventarsi giochi straordinari; i vicini litigiosi,  che non si parlano da mesi, come Nino  e Nicola, vengono da lei e fanno pace. Nino, insieme alla moglie Liliana e` stato il primo a portare da mangiare a Momo, e Nicola e` quello che le ha trasformato la grotta dell'anfiteatro in una casetta vivibile. Ma tra tanti amici Momo ne ha due che le sono piu` cari degli altri: uno e` vecchio, lo considerano tutti un po` matto, si chiama Beppe e fa lo spazzino, ogni sera, dopo il lavoro, viene da Momo a parlare, e le spiega la sua filosofia di vita: "Vedi, Momo, e` cosi`: certe volte si ha davanti una strada lunghissima e si pensa che e` troppo lunga e che non si riuscira` spazzarla tutta e allora si comincia a spazzarla in fretta, sempre piu` in fretta... allora ti manca il fiato e non ce la fai piu`... non e` cosi` che si deve fare. Non si deve pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera, si deve pensare soltanto al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre soltanto a quel gesto che viene subito dopo. Allora c'e`soddisfazione, allora si fa bene il lavoro. Cosi` deve essere.... E ad un tratto uno si accorge che passo dopo passo, ha fatto tutta la strada e non  e` senza fiato. Questo e` molto importante". L'altro amico prediletto di Momo e` giovane, e` l'esatto contrario di Beppe, si chiama Girolamo, ma tutti lo chiamano Gigi, il Cicerone, perche` quando vede qualche turista aggirarsi nei paraggi si offre come guida e comincia a narrare fatti e avventure di personaggi antichi. S'inventa tutto, dice un sacco di bugie... ma alla fine riesce a raggranellare qualche soldo per campare. Quando e` vicino a Momo Gigi riesce ad inventarsi storie meravigliose.... quelle sono le 'loro storie' e i protagonisti sono loro stessi. Momo, Gigi e Beppe sono grandi amici... il vecchio Beppe e` l'unico del quartiere che non critica la leggerezza di Gigi, e Gigi e` l'unico che non canzona le stravaganze di Beppe...
Tuttavia qualcosa di grave sta per accadere ....Nessuno dei tre sospetta che tra poco un'ombra calera` sulla loro amicizia, su tutto il quartiere, su tutta la citta`.... Un'invasione silenziosa e invisibile, che avanza giorno dopo giorno... Chi sono gli invasori? I Signori Grigi. Nessuno li nota, vestono di grigio, viaggiano su auto grigie, hanno facce cenerognole, fumano tutti sigari grigi, percorrono la citta` in lungo e in largo. Solo Momo una sera li ha visti, sagome scure  contro il cielo, e ha rabbrividito  ma poi li ha dimenticati. Questi Signori Grigi sono i ladri del Tempo degli uomini.
Esiste un gran mistero nella nostra vita: e` il Tempo. A volte ci sembra lungo, a volte brevissimo... dipende da quello che stiamo vivendo, perche` il Tempo e` Vita e la Vita dimora nel cuore. I Signori Grigi sanno bene apprezzare il valore del Tempo, hanno per il tempo lo stesso interesse che le sanguisughe hanno per il sangue... e con piani precisi sanno come sottrarre il tempo agli uomini, li convincono che il tempo deve essere 'risparmiato', infatti gestiscono la "Cassa di Risparmio del Tempo"; in realta` essi vogliono solo  rubarlo agli uomini, distogliendoli dai rapporti umani pił genuini, rendendoli desiderosi solo di guadagni materiali: 'volere sempre piu`cose'... Questo e` accaduto al barbiere Fusi, e accade a tanti altri in citta` e nessuno ricorda di essere stato contattato da un Signore Grigio, ma tutti si dedicano sempre di piu` a risparmiare tempo.... Nessuno si rende conto che risparmiando tempo in realta` risparmia tutt'altro. Nessuno vuole ammettere che la vita diventa cosi` sempre piu` povera, sempre piu` monotona e sempre piu` fredda. Che a qualcuno piaccia il suo lavoro e che lo faccia con amore e meglio che puo`, non ha importanza... anzi da` pure fastidio.  Importante e` solo fare il massimo del lavoro nel minimo tempo possibile. Ma il Tempo e` Vita, quanto piu` se ne risparmia, tanto meno se ne ha. Momo un giorno, parlando con Gigi e Beppe, fa loro notare il cambiamento che si sta verificando nelle abitudini dei loro amici che non vengono piu` a parlare e a confidarsi con lei nell'anfiteatro; anche Gigi e Beppe hanno avvertito qualcosa di diverso... tutti hanno sempre piu` fretta e sono scontenti... Momo allora va a cercare tutti i suoi vecchi amici, Nino e Liliana, Nicola e tutti gli altri e quasi tutti tornano a trovarla nel vecchio anfiteatro,  riprendendo le loro sane e buone abitudini. Ma, senza saperlo, cosi` facendo, Momo ostacola i progetti dei Signori Grigi e questo loro non possono tollerarlo, ed ecco che una mattina la bambina trova sulla gradinata dell'anfiteatro una grande bambola parlante; inutilmente Momo cerca di giocare con lei, il fatto che ripeta sempre le stesse frasi " Buongiorno! Sono Bibigirl bambola robot. Ti appartengo...voglio avere tante cose.." la rende terribilmente noiosa. Interviene allora un Signore Grigio che tenta di invogliare Momo al gioco con l'offrirle decine di giocattoli altrettanto inutili e tediosi, ma invece di convincere la bambina a prendere i doni ed iniziare cosi` a 'educarla' al risparmio del tempo, a contatto della sua "Essenza" il Grigio si confessa e svela il segreto di tutti i Grigi: ingannare gli uomini e rubare loro il Tempo della Vita, succhiarlo, congelarlo....  poi, spaventato per quello che gli e` successo  e per cio` che ha rivelato, fugge via portandosi dietro la bambola robot e tutti gli altri giocattoli. Ma ora Momo sa, e subito racconta la sua esperienza a Gigi e Beppe; insieme decidono di avvisare gli altri amici e gli abitanti della citta`, convocandoli nell'anfiteatro e per questo si fanno aiutare dai bambini del quartiere, ma la convocazione fallisce, nessuno crede alla storia di Momo... solo Beppe, a notte tarda, tornando da un lavoro straordinario, assiste, senza volerlo, al processo e all'esecuzione del Grigio traditore che ha  contattato Momo, capisce allora che la bambina e` in pericolo, avvisa la polizia, ma, preso per matto, viene internato in un manicomio. Ora i Signori Grigi cercano Momo per  catturarla, ma ecco che alla bambina appare la magica Tartaruga Cassiopea, che dialoga con lei con delle scritte che le compaiono sul carapace: "Vieni", "Zitta", ecc... Momo le ubbidisce e arrivano cosi` alla 'Casa di Nessun Luogo', dopo aver attraversato il 'Vicolo di Mai' dove il tempo scorre all'incontrario. Nella 'Casa di Nessun Luogo' viene accolta dal vecchio Mastro Secundus Minutius Hora, il distributore del Tempo della Vita degli uomini. Mastro Hora ha mandato a Momo Cassiopea per salvarla, e ora, rispondendo alle domande di Momo, le spiega chi sono i Signori Grigi e che cosa desiderano, che lui non puo` fare nulla per impedire quello che sta accadendo, che gli uomini sono i padroni del loro tempo e che ne fanno cio` che vogliono... il loro tempo va in fumo quando non lo usano per le cose importanti della vita: la ricerca del Se`, l'Amore, la felicita` degli altri... Poi Momo viene condotta da Mastro Hora  all'interno del suo stesso cuore e li` conosce il suo Tempo, la sua Musica infinita, la sua Luce, le meravigliose Orefiori della sua Vita: Momo 'Si' conosce.

Per poter passare la sua esperienza agli amici Momo deve dormire 'come un granello che riposa sottoterra per una intera orbita solare prima di poter germogliare'... 

M. Hora trattiene presso di se` la bambina che, addormentata, rimane per un anno intero nella Casa di Nessun Luogo. Ora i Signori Grigi sanno che la bambina si e` recata da Mastro Hora, e che prima o poi tornera`; se Momo li conducesse dal Vecchio, potrebbero avere Tempo senza limiti. Per constringerla a questo hanno deciso di toglierle tutti quelli che ama, di lasciarla completamente sola e poi di ricattarla.  I bambini che lei conosce, ora non piu` liberi di giocare, vengono messi nei Depo-bimbi, specie di depositi-prigioni, per essere meglio educati al risparmio del tempo. All'amico Gigi hanno offerto la fama e il successo...lui ha accettato; ora canta e racconta le storie composte per Momo davanti al grande pubblico, sempre le stesse, sempre piu` finte, ed e` sempre piu` disgustato delle sua falsita`, della sua codardia... nulla ha acquistato, tutto ha perduto, sopratutto rimpiange la sua piccola amica. ...I Signori Grigi poi hanno visitato l'amico Beppe nel manicomio e l'hanno costretto a ad accettare un patto: centomila ore risparmiate in cambio della liberta` sua e della bambina.  Lui ora lavora notte e giorno sempre piu` in fretta... come un matto, per risparmiare le centomila ore.

Trascorso un anno ed un giorno Momo si desta nell'anfiteatro: non c'e` piu` nessuno. Sola, accompagnata dalla Tartaruga Cassiopea, va in cerca dei suoi amici, perche` vuole raccontare loro la meravigliosa esperienza vissuta nella Casa di Mastro Hora. Si reca dunque da Nino e Liliana, nella loro osteria spera di trovare anche qualcuno degli altri, ma l'osteria di Nino e` diventata un fastfood pieno di gente, accanto c'e` l'ingresso di un albergo di lusso.  Momo si ferma li` fuori, e in quel momento Gigi, ora star del cinema e della televisione, esce da una lussuosa macchina e sta per entrare in albergo; quando vede Momo, la riconosce, l'abbraccia e vorrebbe stare con lei, ma risucchiato dagli obblighi del sul caotico lavoro, nemmeno l'ascolta. Cosi` fanno Nino e Liliana e Nicola e tutti gli altri; e cosi` pure i bambini del quartiere che, inquadrati e disciplinati non hanno tempo per lei, di Beppe lo spazzino poi nessuno sa nulla. A questo punto Momo, che ha perduto anche Cassiopea, viene di nuovo avvicinata da un Signore Grigio che le da` la possibilita` di riavere indietro i suoi amici: in cambio lei deve solo condurli da Mastro Hora. La bambina rifiuta, dicendo che ignora la strada per andare da lui, e che solo la Tartaruga la conosce... tutti i Grigi allora cercano la Tartaruga. Cassiopea riappare a Momo per guidarla da Mastro Hora, cosi` si recano da lui inseguite da tantissimi Signori Grigi, che pero`, giunti al Vicolo di Mai, la` dove il Tempo scorre all'indietro, scompaiono nel nulla. Arrivate nella Casa di Nessun Luogo, Mastro Hora le accoglie con molto affetto e, dopo una ricca colazione, insieme preparano un piano per  liberare gli uomini dai Signori Grigi. "Non potresti farli arrivare tutti al Vicolo di Mai e farli scomparire? " chiede Momo a Mastro Hora.

"No, non posso" risponde lui "... ma ecco, mi hai dato un'idea ... posso addormentarmi e fermare il Tempo. Pero` ho bisogno del tuo aiuto. Tu sai che il Tempo  e` formato dalle Orefiori che continuamente sbocciano e appassiscono... i Signori Grigi hanno immagazzinato e congelato le Orefiori rubate agli uomini e le nascondono in qualche sotterraneo sotto la citta`....con i petali essiccati delle Orefiori si confezionano i loro sigari... vivono di quelli... Fermando il Tempo, tutto si fermera` ...tu potrai liberare gli uomini dai ladri del Tempo se riuscirai a impedire loro l'accesso alle riserve delle Orefiori. Terminati i loro sigari, spariranno tutti. E` un'impresa molto rischiosa, perche` dovrai agire da sola... e  avrai a disposizione una sola Orafiore, pero` Cassiopea verra` con te....." Momo accetta, appena Mastro Hora si e` addormentato e il Tempo si e` fermato , le parti si  invertono, ora sono la bambina e la Tartaruga che  inseguono i Grigi. 

Tutti i Signori Grigi rimasti si dirigono di corsa al deposito sotterraneo, molti di loro non arrivano in tempo, tanti si azzuffano per rubarsi i sigari e si eliminano a vicenda. Alcuni riescono a raggiungere il sotterraneo. Momo e la Tartaruga li hanno seguiti e ora, nascosti, si trovano nella sala dei congressi dei Signori Grigi ... intanto nella sala i capi dell'organizzazione hanno imposto ai loro inferiori una drastica successiva auto-eliminazione...con la sua Orafiore Momo chiude la porta del deposito e mentre i pochi superstiti lottano per carpirgliela, si dissolvono nel nulla.

Non ci sono piu` Signori Grigi.

Momo con l'ultimo petalo della sua Orafiore riapre la porta del deposito e libera tutte le Orefiori... il Tempo riprende a fluire sugli uomini e tutti ne hanno di nuovo in abbondanza per vivere, amare ed essere amati e felici...




MOMO
(Interpretazione Cabalistica)

Consideriamo, come al solito, il romanzo "Momo" e quindi il film del regista Johannes Schaaf come un 'sogno', una favola, un racconto mitico, in cui si puo` intravedere un percorso  iniziatico dell'autore e (o) del regista che partendo da una situazione di caos, di disordine e male-essere, attraverso un iter di conoscenza di se` giunge ad una situazione di ordine, di bene-essere, di "Cosmo".  Per fare questo, poniamo i vari personaggi che incontriamo sull'Albero cabalistico. Ecco dunque  M. Ende e (o) J. Schaaf in Assiah, nel mondo fisico, all'interno della sephirah Malkuth, il Regno, dove la personalita` ha coscienza solo del mondo di veglia, posti li` come in un punto di partenza.
Cominciamo ad esaminare il nome "Momo". nella mitologia greco-romana Momo significa 'biasimo'; e` il figlio della Notte e del Sonno, non e` molto gradito agli dei perche` 'toglie loro la maschera' e li deride per i loro difetti, in particolare critica l'opera loro, e per quanto riguarda l'uomo, li rimprovera di non aver messo sul suo petto una 'finestra' onde poter vedere quello che c'e` dentro il cuore. Momo e` stato scacciato dall'Olimpo e non si sa quando vi tornera`...La bambina Momo, del 'Momo' mitologico conserva, oltre al nome, tre particolari: e` di origine divina: difatti di se` dice: "Io ci sono sempre stata"; sicuramente ora non risiede nell'Olimpo; stranamente, e` in grado di leggere nel cuore degli uomini proprio come se per lei li` ci fosse una finestra aperta... Ma il nome Momo e` anche il diminutivo di Girolamo che significa "Nome Sacro"; e un altro personaggio importante del romanzo-film e` Gigi, che (viene detto specificatamente) e` un diminutivo dello stesso nome Girolamo, quindi possiamo dire che Momo e Gigi insieme compongono qui il "Nome Sacro". Il fatto che Momo venga trovata nella 'grotta' dell'anfiteatro dalla gente del quartiere ricorda il Maestro Gesu` che pure nasce nella 'grotta', nudo e affamato, e viene accolto dai pastori e dagli umili. L'anfiteatro con la sua forma 'rotonda' rappresenta il centro armonico umile e accogliente che permette l'apparizione di Momo, perche` da un Malkuth umile e accogliente fiorisce la sephirah Yesod, il Fondamento, l'inizio della Coscienza bambina.

Ora occupiamoci degli amici di Momo. Liliana e Nino sono una coppia, hanno un'osteria e ovviamente sono quelli che piu` si adoperano per sfamare la bambina; il nome Liliana deriva da Gigliola, che vuol dire 'la pura' e Nino puo` essere il diminutivo di Antonio, che vuol dire 'il combattente' o di Giovanni che vuol dire 'dono di Dio', li abbiamo collocati entrambi sul Malkuth, il Regno, come energie fisiche donate generosamente e operanti positivamente, che 'nutrono', come terra fertile, il centro Yesodico.

Beppe e` il diminutivo di Giuseppe, che vuol dire 'Dio aggiunga' egli si preoccupa di istruire Momo, le insegna a leggere, e come si fa a 'lavorare' nel modo giusto; gli abbiamo attribuito la sephirah Hod, lo Splendore, la sephirah della scienza e della programmazione.

Nicola e` il muratore che ha reso vivibile per Momo la grotta dell'anfiteatro, trasformandola in una piccola casa con tutto il necessario, anche con i fiori dipinti sulla parete; Nicola vuol dire 'vincitore' e l'abbiamo fatto corrispondere alla sephirah Netzach, la Vittoria, la sephirah di cio` che cresce, spinge, evolve.

Il fatto che Nino e Nicola abbiano avuto un litigio a proposito di un'immagine di Sant'Antonio, litigio che si compone dinanzi a Momo, indica che Nino, in questo contesto, non puo` derivare da Antonio (che combatte), perche` se cosi` fosse egli non 'si' darebbe via in cambio di una 'radio-ricevente' (= cosa passiva), invece Nicola (= il vincitore) conosce il vero valore del (sant') Antonio e lo fa suo perche` gli compete.

C'e` poi Gigi, che come abbiamo detto e` il diminutivo di Gerolamo che significa 'Nome Sacro', a lui abbiamo attribuito la sephirah Tiphereth, la Bellezza, relativa all'Amore, alla musica, all'arte. Gigi rappresenta il Sole di Momo, e Momo e` la sua Luna, insieme formano la coppia regale, il Principe e la Principessa destinati alle Nozze Mistiche, come ben si evince dal significato del nome congiunto dei due e  dalle favole che Gigi inventa per Momo.

A questo punto il romanzo o il film, in cui sono tutti felici e sereni, sarebbe gia` finito, e il viaggio terminato prima di cominciare, ma ecco che compaiono i 'Signori Grigi'. Quando nella personalita` nasce la Coscienza, la sepirah Daath, l'Io Sono, il Cristo interiore, Momo in questa storia, tutte le forze negative accumulate nell'albero nero si scatenano. C'erano anche prima, ma sonnecchiavano, non si sentivano 'minacciate nella loro esistenza', ma la` dove si manifesta l'inizio della risalita dell'Albero, del Ritorno al Padre, del Risveglio, del compimento dell'Opera, si scatena la guerra senza quartiere tra Sephiroth (Virtu`) e qelipoth (vizi).

I Signori Grigi non sono altro che bucce, scorie, acquistano consistenza solo se glielo permettiamo, ascoltandoli e dando loro vita con l'uso sconsiderato e vanificato della nostra Vita, cioe`del Tempo che ci e` stato donato per vivere, conoscere e amare.

Il primo Grigio che vediamo in azione, esempio di come i Grigi si 'lavorano' gli uomini, lo troviamo alle prese con Fusi, il barbiere. Fusi potrebbe essere un diminutivo di Fusco, Fosco, che vuol dire 'oscuro'  ed in effetti il suo malcontento e la sua situazione poco felice (ha la madre sorda e la donna che ama, Agnese, che vuol dire la pura, costretta su una sedia a rotelle) lo rendono fragile e quindi vulnerabile agli attacchi del 'nemico'; infatti viene subito conquistato e, come poi tanti altri, messo a servizio dei Grigi. Abbiamo collocato tutti i Grigi sull'albero capovolto, gli agenti Grigi sull'astrale nero, i funzionari Grigi sul mentale nero, con un posto particolare, il Tiphereth nero riservato all'agente che contatta Momo e che rimane 'colpito al cuore' tanto da tradire la sua razza grigia; egli, pur non potendo provare l'Amore per la sua natura caratterizzata dall'odio, e` costretto dalla vicinanza di Momo a dire la 'Verita`'.

Allorche` Momo, la Coscienza ancora bambina, viene a conoscenza della Verita` relativa agli abitanti della sua citta`, cioe` della sua personalita`, il primo tentativo e` quello di reagire e rendere consapevoli del pericolo che corrono tutte le altri componenti dell'Albero... ma in pericolo e` proprio lei, Momo, e l'aiuto non puo` venire dal fisico (Liliana, Nino e gli altri), ne` dal mondo dei sentimenti Beppe, Nicola o Gigi, gia` contaminati dai Grigi, ma solo dal mentale piu` alto quello intuitivo, governato da Mastro Hora. Mastro significa 'maestro' e Hora puo` derivare dall'egizio Horo (= Colui che e` in alto), dio Falco, che vede molto lontano, che combatte il male (Seth, lo spirito delle tenebre), oppure dal nome latino Horatius, che significa 'chiaro-veggente'. Abbiamo collocato Mastro Hora sulla sephirah Chesed, la Giustizia, relativa alla Verita`, al Perdono, alla Misericordia.

Mastro Hora manda la Tartaruga Cassiopea a prendere Momo per proteggerla e per farsi conoscere da lei. La simbologia della tartaruga e` vastissima, e` considerata in tutte le tradizioni 'animale sacro', impersona i poteri creativi, la fertilita`, la durata, il tempo. In Cina viene chiamata il 'Guerriero nero' e corrisponde al principio femminile yin; esprime forza, sopportazione e longevita`. Cassiopea (= succo di cassia, essenza di arbusto) nella mitologia greca e` una bellissima regina che osa dichiararsi piu` bella di Era (o delle Nereidi); anche per questo 'orgoglio' di colei che le presta il nome, abbiamo collocata la Tartaruga Cassiopea sulla sephirah Geburah, la Forza, relativa al Vigore, alla Protezione, al Potere nascosto, e alla 'caduta' v. www.taozen.it testi sacri, commento alla Genesi. Ma ormai Cassiopea e` una costellazione, splende nei cieli, e puo` benissimo condurre una Coscienza bambina a conoscere Mastro Hora. L'incontro di Momo con il Vecchio Maestro e` affettuoso e illuminante, M. Hora rifocilla la bambina e Momo attraverso di lui perviene alla conoscenza di Se` all'interno del suo cuore. Abbiamo in questa esperienza la coincidenza del centro Yesod con il centro Daath, la` dove i 4 piani dell'Albero diventano un solo Centro in cui il Fuoco, Atziluth, lo Spirito scende, la Terra, Assiah, il fisico, sale e l'Aria, Briah, il mentale, e l'Acqua, l'astrale, si mettono a servizio.

Per poter passare la sua esperienza ai suoi amici Momo deve dormire presso Mastro Hora un anno intero, e` questo il periodo della 'crescita' e della 'maturazione' della Coscienza, periodo di silenzio e meditazione, indispensabile per il compimento dell'Opera.  Poi, tornata nell'anfiteatro della vita quotidiana, essa deve affrontare personalmente la solitudine e l'abbandono, periodo della 'desertificazione' quindi sperimentare la potenza del nemico. La seconda visita a Mastro Hora che permette la strategia della lotta, cioe` 'fermare il tempo e costringere il nemico a mostrare le riserve di Orefiori' puo` essere  considerata come un ulteriore periodo di Grazia che accresce la Volonta` e la Determinazione  di salvare gli amici, cioe` tutto l'Albero (abbiamo qui un seconda 'colazione' per Momo, sollecitata dalla Tartaruga); infine, l'inseguimento nei sotterranei e` senza dubbio  un 'Visita interiora terrae', un  (V.I.T.R.I.O.L) alchemico che porta alla rettificazione dell'Albero, cioe` alla sua purificazione, con la dissoluzione dei Grigi e il ritorno alla Vita vera.

Grazie. Franca Vascellari

 

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