ALADDIN
"Non vedi tu che, quando il
fuoco ha agito sul ferro arroventato, questo diventa simile
allora al fuoco, irradia e incendia? Così è dell'anima la cui sostanza è
quella del mondo spirituale. Quando essa ha subito l'azione della Luce e
ha indossato la veste della Luce aurorale, anch'essa è in grado di
influire e d'agire; fa un cenno e avviene in conformità del suo cenno;
immagina e avviene in conformità della sua immaginazione… Il Mundus
Imaginalis è un mondo in cui esiste la totalità delle forme e delle
figure, delle dimensioni e dei corpi, con tutto ciò che vi è connesso:
movimenti, quiete, posizioni, configurazioni, ecc, tutte sussistenti per
se stesse, 'sospese', vale a dire senza essere contenute in un luogo né
dipendere da un sostrato… La Luce sostanziale perfetta… è il sole del
mondo dell'intelligenza, la Luce delle Luci"
(Henry Corbin - Corpo spirituale e terra celeste - dall'Iran Mazdeo
all'Iran Sciita - Adelphi - pagg. 136, 139, 140)
Questa Luce che tutto alimenta
La puoi chiamare anche Vita o Amore. Essa è sì quella che esplode col
Fiat biblico sulle tenebre che ricoprono l'abisso, ma è anche quella
che, lacerato il velo dell'ignoranza, si può manifestare ad ognuno di
noi. E' qui in ogni poro di questo infinito universo di cui siamo parte,
è l'Essenza di ogni cosa materiale o sottile, è la Vita di Cielo e
Terra, è quella Shakti danzante, quella Shekinà, quel Dio manifesto che
osserva Se Stesso attraverso gli occhi di ogni apparente individualità,
per mezzo di un Immanifesto Assoluto Silenzio che puoi anche chiamare
Nulla, Consapevolezza o Inpronunciabile Nome.
Ma cos'è alla fin fine questa ignoranza? E' credere di essere soltanto
un corpo-mente e non una Coscienza che agisce attraverso di esso;
credere di essere limitato anziché senza limiti; credere di essere un io
piccolo e illusorio, anziché un Impersonale Se' . Come lo schermo della
nostra piccola mente può contenere intere galassie immaginate o pensate,
così la Mente Universale, come un'immenso schermo incontaminato contiene
questo universo oggettivo. Buddha, Mosé, Gesù e tutti gli Illuminati di
questo mondo sono riusciti ad abbattere le illusorie pareti della mente
egoica e si sono ritrovati ad essere Uno col Tutto. Certo, vi sono i
folli di Dio che si annientano in Lui, vedi Enoch, Elia e chissà quanti
altri. Ma vi sono anche i Bakti, i devoti dell'Altissimo che (per dirla
con RamaKrisna) preferiscono rimanere sul bordo della tazza di Miele per
cantarNe la Dolcezza, piuttosto che lasciarsi annegare in Esso.
Ma veniamo alla bella favola disneyana. La Caverna delle Meraviglie
custodisce la tanto ambita lampada magica, nel cui interno è racchiusa
una potenza senza limiti. Solo uno potrà entrare in tale antro, uno i
cui stracci nascondono un cuore puro come un diamante allo stato grezzo.
Questi è Aladdin, un ragazzo privo di ogni attaccamento, che nel mercato
(di questo mondo) è l'unico che dimostra un vero e sincero amore . Egli
rappresenta senza alcun dubbio un essere evoluto che è riuscito a
liberarsi dalla tirannia dell'ego, e che ha fatto di esso il suo più
fidato amico e servitore: Abù, la sua scimmietta. Ma quando un
ricercatore raggiunge un alto grado di maturazione spirituale comincia
ad essere tentato, attaccato dai poteri che gli si manifestano anche
quando non fa nulla per conseguirli. Tali poteri sono rappresentati dal
perfido Jafar: egli vuol diventare il mago più potente del mondo.
Jasmine rappresenta l'anima di Aladdin. Essa corre il rischio di essere
ipnotizzata dai poteri-Jafar. Ma procediamo con ordine. Quando
l'alchimista, dopo le dovute purificazioni, riesce ad attivare il chakra
ajna, la sephirah Daath in mezzo agli occhi, si trova a dover gestire
una immaginazione straripante e diviene estremamente creativo. La
caverna delle meraviglie è proprio il luogo dell'immaginazione, laddove
è nascosta quella strana lampada, al cui interno è racchiusa una potenza
considerevole: una forte immaginazione guidata da una volontà ferma e
decisa può smuovere le montagne, ma guidata da una mente egoica può
produrre delle vere e proprie pestilenze psichiche. Il Jinn, il genio
della lampada, rappresenta questa potenza psichica, questa energia al
servizio della volontà. Se a comandarlo è il puro Aladdin-Jasmine non fa
male a nessuno e diventa persino divertente. Ma al comando di Jafar,
della sete di potere di un Hitler, si trasforma in calamità. Ma
chiediamoci: i geni esistono? "Originariamente ex-istere significa
'uscire - da' " come ci suggerisce Eco nel suo saggio "Sull'Essere" (Kant
e l'ornitorinco - Bompiani). Ora, siccome il genio è uno che…esce dalla
lampada, non può che esistere (buona questa!). Nella modesta ricerca che
ho potuto fare sui geni ho scoperto che per alcuni sono semplicemente
esseri invisibili (Farid Attar - Parole di sufi - Boringheri); per altri
sono esseri intermedi fra l'uomo e l'animale (Al Ghazali - il Concerto
mistico e l'estasi - Leone Verde); per altri ancora sono "esseri sottili
che appartengono allo stesso mondo individuale dell'uomo. Mentre l'uomo
fu creato 'd'argilla', i Geni furono creati 'di fuoco', cioè il loro
ambiente vitale non è lo stato corporeo ma quello psichico" (La
Sapienza dei profeti - Ibn 'Arabi - a cura di Titus Burkhardt - Medit.);
Il Mercatante (col suo Dizionario Universale dei miti e delle leggende
-Grandi manuali Newton - Pag 212) ci informa che nella tradizione
islamica i Jinn sono figli di Iblis, cioè di satana, e ci racconta anche
che "quando il re Salomone vide per la prima volta i Ginn, fu sconvolto
dal loro aspetto orrendo, ma con l'ausilio del suo anello magico, li
sottomise costringendoli a lavorare per la costruzione del Tempio"; poi
aggiunge tante altre cose, che qui, per ragioni di spazio, non possiamo
riportare, ma che chiunque può consultare; per il Kremmerz (La Scienza
dei Magi IV vol. - Medit.) sono esseri vitali…di creazione umana…sono
inferiori all'uomo e passivi alla sua volontà. I fattori della creazione
di essi sono il magnetismo animale individuato in una creazione
soggettiva, e l'atto volitivo o l'atto di fede…La creazione delle forme
mentali all'esterno appartiene alla creazione dei Geni. Se arrivate a
proiettare un'immagine concepita e perfezionata in voi, a
esteriorizzarla, la creazione del Genio è concreta e fatta". Ma non è
cosa da prendere alla leggera, perché per le strade di questo mondo
troppa gente colloquia con proprie allucinazioni, con proprie forme
pensiero caricate da sentimenti ossessivi oramai non più controllabili.
Jung li ha chiamati complessi autonomi. Lo stesso Kremmerz ammonisce:
"Sii uomo, sii ragionevole, e domina con la perpetua padronanza dei
giudizi tutte le illusioni dei tuoi sensi materiali e grossolani;
formati la coscienza dell'essere e, se lo meriti o forzi la natura, di
fuori alla tua coscienza spunterà l'Angelo o il demone, il tuo genio
certamente farà capolino e come papà Dante avrai trovato il tuo
Virgilio, e con Virgilio il treno direttissimo pel manicomio o per la
Sapienza divina".
Aladdin può strofinare la lampada senza timore, può comandare al genio
senza paura, può evocare la sua forza psichica più raffinata senza
rischi, perché il suo cuore è puro. Egli ha potere sui suoi sensi, è
padrone della sua volontà, ma soprattutto è ricolmo d'Amore. Tutto ciò
nonostante all'inizio è spinto da Jafar, cioè da una poco cosciente
ricerca del potere. Ma se la mente inconscia, sia pure controvoglia, si
lascia ingannare da Jafar, il suo cuore, la sua anima, Jasmine, non
cederà mai alle astuzie del corrotto "ministro". I poteri servono solo a
soddisfare le voglie dei sensi grossolani, quindi del corpo, ma dopo
cent'anni circa il veicolo fisico dovrà essere lasciato ai vermi o al
fuoco o se volete agli istituti d'Anatomia delle Università. Quindi, a
che servono? Aladdin s'è sicuramente posto la domanda e si è anche
risposto, dal momento che ha deciso di dare la libertà al genio, anziché
crescere in potenza. Questo è quanto. Ricordiamoci soprattutto che siamo
nell'ambito psichico, e se domani qualche casa editrice presenterà con
un bel libro colorato e costoso la scoperta del rotolo relativo
alla confraternita della frittata (una confraternita composta da
allevatori di Geni che vengono alimentati a frittate condite con pietre
colorate e prezzemolo d'Egitto), facciamoci una bella risata, e sulla
scia di essa acquistiamo un libriccino di barzellette, magari ebraiche
(risata garantita!) Visto che lo abbiamo già citato, non dimentichiamo
che Umberto Eco, per metterci in guardia dalle frittatine ci ha
regalato un libro che è davvero uno spasso (Il Pendolo di Foucault). In
un simile libro (dico quello del rotolo) non può assolutamente esserci
del…genio! Sì, è vero, anche Aladdin è un affare colossale per la Disney,
ma per farci sorridere con quel genio, centinaia di disegnatori geniali
e diecine di geniali esperti in informatica ci hanno regalato una buona
fetta del loro entusiasmo, che potevano spendere in redditizie frittate
per nulla geniali.
La Sapienza, la Luce di cui siamo fatti, è gratis, è dappertutto, e
soprattutto non può essere monopolizzata da nessun uomo o organizzazione
di uomini. Chi vuole venderteLa, in un modo o nell'altro, è un
impostore, un Jafar. Sii Aladdin, purifica il tuo "cuore", ed esso
diventerà un magnete, un richiamo fortissimo per la Sapienza.
L'ignoranza, alla fin fine, è solo un'innocua frittata, intossica un po'
il fegato, ma alla fine passa tutto.
Grazie. Nat.
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