DON CAMILLO
(Interpretazione Cabalistica)

 

Per quanto  riguarda la biografia di Giovanni Guareschi  (1908-1968) si veda il sito www.giovanninoguareschi.com   per quanto riguarda  la sintesi dei 5 films che  narrano le avventure del celebre  pretone di campagna  e del suo avversario politico Peppone si consiglia di rivedere i films stessi che  rimangono sempre godibili, freschi e attuali anche se sono passati ben cinquant'anni  dai primi usciti: Don Camillo (1952); Il ritorno di Don Camillo (1953); Don Camillo e l'Onorevole Peppone (1955); Don Camillo  monsignore  ma  non troppo...(1961) Il compagno Don Camillo (1965).
Noi, con questo "omaggio" a Guareschi  vorremmo  entrare nello spirito dei personaggi  principali per ritrovare in essi quelle componenti psichiche che  hanno permesso di sviluppare allo stesso autore  la sua maestria, non solo nell'arte letteraria come scrittore, e cinematrografica  come sceneggiatore,  ma  la sua maestria spirituale, quella stessa dello Zen legata al qui e ora , alla coerenza di vita e pensiero mai disgiunta dall'onesta', dalla semplicita' e soprattutto dalla Coscienza.
Certo e' difficile separare i personaggi di Guareschi dai volti di Fernandel e Gino Cervi, ma proprio perche' ai personaggi bisogna dare un volto, lasciamo loro questi che si sono meritati e che hanno formato un tutt'uno con essi, diventando cosi' archetipici.
Iniziamo ad esaminare i tre personaggi fondamentali: lui, il "pretone", si chiama Don (=donno= domino, signore) Camillo, camillo e' un nome semplice che letteralmente significa: "fanciullo aiutante negli uffici religiosi, (nel culto romano)" ma anche  ministro (di Dio); Peppone invece e' una derivazione di Giuseppe che significa  "Dio aggiunga"; al centro, tra i due, c'e'  il Cristo, Gesu', (= Colui che salva). Poiche' dobbiamo sovrapporre il volto di Fernandel a Don Camillo e di Gino Cervi a Peppone, esaminiamo anche questi due nomi: Fernandel, nome d'arte di Fernand Contandin (1903-1971), e' composto di Fernand (= attivo nella Pace) e da El ( =Dio); Gino Cervi (1901-1974) e ' formato da Gino (= Igino= fausto, forte, sacro ad Igea, dea della salute) e Cervi ( dal latino cervus-cervi= del cervo) . Il cervo e' un animale altamente simbolico: rappresenta l'Amato nel Cantico dei Cantici (2,9 e 17;  8,14), la meditazione, la mitezza nel Buddismo (e' associato alla prima predicazione del Budda, avvenuta nel parco dei cervi di Sarnath, vicino Benares), come simbolo solare compare spesso accanto all'Albero della Vita mentre lotta col serpente; in Cina rappresenta il dio dell'immortalita' Shou Hsien, e il Drago, il grande Yang , viene chiamato anche Cervo celeste. 
Ora  che siamo entrati nei significati nascosti dei nomi, possiamo tranquillamente assimilare i tre personaggi di Guareschi  alle tre colonne dell'Albero cabalistico: Don Camillo rappresenta la colonna di Destra, perche' relativo a Chesed: Signore, sacerdote, ministro, attivo nella Pace, Divino e Solare. Peppone rappresenta la colonna di Sinistra perche' relativo a Geburah: bellicoso, forte, ma che" va aggiunto", e che e’ appartenente al "Cervo", quindi lunare. Gesu', col simbolo della Croce, ovviamente rappresenta la colonna  centrale che media e concilia le altre due.
Notiamo  che anche nei films e nei racconti dei libri, "politicamente", i tre personaggi sono nelle stesse posizioni, Don Camillo a destra, coi reazionari, Peppone a  sinistra con i comunisti e Gesu' in Croce al centro che li ama e perdona tutti.
Ora passiamo ad esaminare il "Luogo" d'azione: "la Bassa", "il Mondo Piccolo" questa terra grassa bagnata dal Po dove d'estate il caldo picchia sulle teste degli abitanti e li rende violenti e imprevedibili, dove spesso il fiume straripa e mette in pericolo uomini e cose, ma dove la gente e' forte e testarda e insieme semplice e ricca di una carica umana profonda, sincera e piena religiosita'. Brescello (= brezzolino = venticello lieve) e' il paese di Don Camillo e Peppone, ma come dice il narratore all'inizio del film "Il compagno Don Camillo", visto da destra e' il paese di Don Camillo, visto da sinistra e' il paese di Peppone, ma visto dall'alto (veduta aerea)  e' un paese dove gli avversari si battono duramente , ma senza diventare nemici, e la voce della Coscienza ha sempre l'ultima parola. Poiche' "Brescello" rappresenta il Malkuth di Guareschi, la sua scelta del nome e' indicativa della qualita' del suo "Regno": e' un venticello leggero e soave che ricorda il passo biblico (1Re19, 9-14) dell'apparizione Divina ad Elia, il profeta di Israele. Giannino e' disponibile al suo Dio come Elia al  Signore e tutta l'opera sua manifesta questa disponibilita' e apertura. Potremmo dire che egli e' stato un profeta moderno, e proprio perche' tale non ascoltato dai suoi e condannato alla prigione ingiustamente. Ma torniamo all'Albero Cabalistico di Guareschi. Ci chiediamo quale altra interpretazione possiamo dare esaminando i vari personaggi. Da una parte c'e' il pretone, e dietro, anche se in secondo piano, quelli del partito dell'opposizione, quelli della D.C., cioe' i vari  "Filotti" o "Cagnola" o "Spiletti" essi quasi si nascondono dietro di lui e quando c'e da rischiare scappano e lo abbandonano; dall'altra parte c'e' il partito di Peppone, con i comunisti, compatti: i vari "Brusco", "Bigio" e "Smilzo"; essi formano un tutt'uno col capo; notiamo poi, stranamente, che quelli hanno cognomi, questi soprannomi. Prendiamo in esame i cognomi: Filotti (= plurale di filotto= fila di birilli nel gioco del biliardo) ci riporta a bersagli centrati; Cagnola (= grossa tenaglia per ruote di carro) al potere della leva applicato al carro, e noi sappiamo che il "carro" corrisponde al fisico con le quattro ruote relative ai quattro elementi; Spiletti (= plurale di spiletto= da spilo =  punto di attacco del chicco alla spiga) al frutto del pane.  I reazionari hanno nomi di famiglia, di casata, con caratteristiche consolidate nel tempo. Prendiamo ora in esame i soprannomi: Brusco (= rigido, aspro ma anche foruncolo); Bigio (= grigio, ne' carne ne' pesce, indeciso); Smilzo (= secco, arido, insufficiente): i comunisti sono compatti ma priva di casata, indistinti nella famiglia ma caratterizzati dal nomignolo, ancora in "formazione" incompleti; in altre parole Don Camillo riassume in se' tutto il partito e la sua essenza qualificata, mentre Peppone per "essere" necessita  sempre di supporto indistinto.
Concludendo ci pare di poter affermare abbastanza logicamente che nella simbologia dell'Albero Don Camillo-Guareschi, Peppone rappresenta oltre che la colonna di sinistra, anche  l'"Ombra". Peppone  e'sempre pronto alla lotta e allo scontro in ogni avventura o episodio, ma la vera sua funzione si esplica ogni volta che il contrasto viene superato e l'armonia ricomposta, con il risultato finale della crescita dell'esperienza nella Verita' e  nella Coscienza.

 

Grazie. F.V.       

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