Prossima
Fermata Paradiso
(Interpretazione
Cabalistica)
Intanto di
"paradiso" non si parla affatto, bensi’ di "citta’
del Giudizio"; questo e’ il "luogo" dove il ns/
protagonista Daniel [=Dio e’ mio giudice], viene proiettato dopo un
incidente automobilistico in cui ha trovato la morte. Qui un sistema
organizzativo impeccabile e in continuo perfezionamento, cerca [per la
verita’ senza riuscirci un gran che] di metterlo a suo agio e di
rendergli gradevole il soggiorno. Si rimane nella citta’ del Giudizio
5 gg. in tutto, mentre i gg. del "processo" sono 4, e in essi
si "rivedono" un variabile numero di gg. sotto accusa, per
Daniel questi gg. sono 9.Il mattino dopo l’arrivo, compare in scena
Bob Daemon , apprendiamo che e’ l’avvocato difensore; il pubblico
accusatore si chiama Lena Foster. Nel primo incontro col suo Daemon,
{che sa usare il 48% del suo cervello] Daniel viene a sapere che l’uso
del cervello e’ la chiave dell’evoluzione: i cervellini della terra
usano solo dal 3 al 5% delle loro cellule grigie e lui, Daniel e’ uno
di quelli del 3%; viene anche a sapere che il gran nemico dei terrestri
e’ la paura. Dopo un pasto succulento Daniel e’ libero… si reca al
cabaret della citta’ e qui conosce Giulia [=sacra a Giove], che deve
riverdere solo 4 gg. della sua vita. Nel rivedere i 9 gg che gli toccano
Daniel viene accusato di ogni "paura" da Lena che gli fa anche
confessare di aver avuto paura di passare la notte con Giulia, pur
essendone innamorato…e’ destinato dunque di nuovo alla terra
[all’inferno]… ma alla fine, colpo di scena: per non perdere
l’amata , egli trova il coraggio di seguirla, rischiando ogni
pericolo, e i giudici [una nera e un bianco], convinti e commossi gli
permettono di raggiungerla e di andare con lei nell’altrove… Il ns/
regista, autore e protagonista, affronta il tema della Morte
scherzandoci su, e ci fa divertire; calca un po’ la mano nelle scene
dei ristoranti [forse ha sofferto la fame in qualche vita precedente o
forse in questa ha avuto qualche problema di linea], ma nel complesso la
sua idea del post mortem non ci pare del tutto sbagliata. La vita qui
sulla terra [Assiah, mondo dell’azione] e’ una scuola; al termine
c’e’ un esame, una "pesatura"; se si e’ troppo pesanti,
occorre ripetere; per Albert Brooks, e’ la "paura" che fa
pesare. Abbiamo posto la citta’ del Giudizio in Malkuth di Yesod, il
luogo della Luna, che riflette la terra [gli alberghi di varie
categorie, le tv con le telenovele e i quiz, le pubblicita’ dei
servizi offerti ecc.] e tutto il film, lo consideriamo lo sviluppo
dell’ Albero dell’astrale [di Yetzirah] . Collochiamo il padiglione
delle vite precedenti in Yesod, da dove si puo’ "vedere";
Lena in Hod, e Daemon in Netzach. Il Giudizio di Daniel avviene in
Geburah [il soggiorno e’ di 5 gg e 5 e’ il numero di Geburah; il
nemico e’ la paura e la paura si vince con il coraggio, che e’ la
virtu’ di Geburah e inoltre la paura paralizza il sentimento e blocca
l’uso del cervello, impedisce l’accesso al mentale, Briah]. Quando
si riesce a vincere la paura, con lo sviluppo di Geburah, si diventa
capaci di capire che l’Universo e’ tutt’Uno e noi ne facciamo
parte; la comprensione dell’Unita’ porta alla incapacita’ di
nuocere a se’ e agli altri…si diventa percio’ in-nocenti, ma di
quell’innocenza che viene dopo l’esperienza del male sofferto,
quell’esperienza che fa tornare bambini per poter entrare nel regno
dei Cieli. Daniel in Geburah opera il Tikkun [la riparazione]. Che dire
di Giulia? Per Daniel conoscerla, visto il significato del nome Giulia,
vuol dire unificare Geburah con Chesed [Giove] sviluppare cioe’
Tiphereth, il centro del cuore, il centro dell’Albero: l’equilibrio
raggiunto dell’Astrale , permette il passaggio al Mentale…ed evita
la rinascita sulla terra… presuppone la rinascita in un altrove, ma a
questo punto il film termina e e noi mettiamo il punto al
commento.
Grazie.
F. V.
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