IL MAGO DI OZ
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Questo film musicale (1939)
del regista Victor Fleming, protagonista Judy Garland, e' tratto da un
romanzo scritto nel '900 dallo statunitense Lyman Frank Baum
(1856-1919); il libro, intitolato "Il meraviglioso Mago di Oz" e' stato
scritto per i bambini, ma come la maggior parte delle fiabe, e' assai
ricco di significati simbolici e puo' essere interpretato come viaggio
iniziatico.. Ecco la trama del film:
La piccola
Dorothy, rimasta orfana, vive nella casa dello Zio Enrico e della Zia
Emma, situata in una grande prateria del Kansas. Alla fattoria le
vogliono bene, sia gli zii che i tre braccianti, ma la bimba si sente
sola e vorrebbe "volare oltre l'arcobaleno", invece deve accontentarsi
di giocare solo col suo cagnolino Toto'. Una ricca vicina, cattiva,
brutta e vecchia glielo porta via perche', dice, e' stata morsa dalla
bestiola, Toto' pero' riesce a fuggire dal cesto della vecchia e torna
dalla padroncina. Dorothy per salvare il suo cagnolino scappa di casa e
lungo la via incontra un cartomante girovago che, avendo capito la
situazione e fingendo di essere un mago, la convince a tornare indietro
per non addolorare la zia Emma che lui ha visto piangere nella "sfera di
cristallo". Intanto si leva un gran vento e da lontano si vede arrivare
l'uragano, tutti, zii e contadini, dopo avere invano cercato e chiamato
Dorothy, si rifugiano nella cantina, solo lei rimane chiusa fuori: con
il suo amato Toto' cerca di ripararsi in casa, ma una finestra si
spalanca e la piccola viene colpita alla testa... Ogni cosa comincia a
ruotare, la casetta viene sollevata dal ciclone e trasportata chissa'
dove, forse proprio "oltre l'arcobaleno". Questa prima parte del film e'
in bianco e nero, poi quando la casa smette di girare e Dorothy esce
all'aperto, inizia il colore e la serie di avventure che faranno di una
bimba annoiata e scontenta, una donnina seria e felice. Il primo
incontro e' con la Fata buona del Nord che le spiega dove si trova:
nel paese dei Munchkin, un popolo di esseri piccoli ma in gran festa
perche' sono stati liberati dalla cattiva strega dell'Est, rimasta
uccisa sotto la casa di Dorothy nell'atterraggio...la Fata fa
indossare alla bambina le scarpette rosse della strega morta, scarpette
fatate, molto ambite dalla cattiva strega dell'Ovest, che da questo
momento diventa la sua nemica mortale... Dorothy, vorrebbe tornare a
casa, la Fata la indirizza al Mago di Oz, che e' molto buono e potente e
puo' esaudire tutti i desideri; per arrivare da lui, che abita nella
Citta' di Smeraldo, bisogna seguire il Sentiero di mattoni gialli. Il
viaggio ha inizio e per un po' Dorothy e Toto' camminano tranquilli, ma
ad un certo punto compare un bivio: ci sono due sentieri di mattoni
gialli, qui la bimba incontra quello che sara' il suo primo compagno di
avventura: lo Spaventapasseri di paglia. Dorothy l'aiuta a scendere dal
palo a cui e' appeso e, saputo che desidera ardentemente un "cervello"
per poter pensare, lo invita ad accompagnarla; il Mago di Oz potra'
sicuramente esaudire anche il suo desiderio. Cosi' parlando proseguono
insieme sul sentiero "giusto". Intanto la strega dell'Ovest (che ha il
volto della vicina cattiva) spia i passi della sua nemica e poiche' si
e' fatta notte, cerca di opporle gli alberi della foresta. Mentre
Dorothy e lo Spaventapasseri tentano di difendersi odono dei gemiti:
scoprono cosi' il Boscaiolo di Latta, che non puo' muoversi perche'
tutto arrugginito per aver preso la pioggia. I due si affrettano ad
oliarlo con cura ed ecco il terzo compagno di viaggio: lui non ha il
cuore e ne desidera uno per poter "sentire", andra' con loro dal Mago
di Oz per avere un cuore.
I tre amici camminano con Toto' nella foresta quando su di loro si
precipita un grosso Leone ruggendo... vuole mangiare Toto'. Dorothy
difende arditamente il suo cagnolino e cosi' facendo rimprovera
aspramente il Leone, questi si mette a piangere e confessa di essere
molto codardo, vorrebbe tanto avere un po' di coraggio... forse glielo
potra' dare il mago di Oz. Ora i viaggiatori sono quattro e la meta
sembra quasi vicina quando la strega cattiva opera una magia e crea un
campo di papaveri velenosi per farli addormentare e impedire il loro
cammino. Ben presto Toto', Dorothy e il Leone si addormentano... ma la
buona Fata del Nord manda la neve per neutralizzare il maleficio della
strega cosi' nostri eroi giungono finalmente alla Citta' di Smeraldo.
Dopo qualche difficolta' vengono ricevuti dal Mago che di sicuro e'
molto strano: nessuno infatti l'ha mai visto; egli si mostra loro come
una grossa testa senza corpo, e promette di esaudire i desideri esposti
solo se gli porteranno la scopa della strega dell'Ovest. Ed ecco di
nuovo i nostri eroi in viaggio alla ricerca del castello della strega.
Ma questa non ha perso tempo ed ha inviato i suoi fedeli servitori, le
Scimmie Alate, a catturare Dorothy e Toto' e a disperdere i suoi tre
amici. La scimmie ubbidiscono all'ordine della strega: Dorothy e' fatta
prigioniera: la strega vorrebbe prenderle subito le scarpette rosse, ma
viene respinta da una forza invisibile: allora promette alla bambina che
scaduto il tempo di una clessidra, l'uccidera'. Toto' intanto e'
riuscito a fuggire ed ha ritrovato i tre amici sperduti; seguendolo,
essi arrivano fino al castello e, travestiti da Scimmie Alate,
raggiungono Dorothy per liberarla. Vengono pero' scoperti e inseguiti,
ma quando la strega sta per dar fuoco alla paglia dello Spaventapasseri,
Dorothy le getta contro un secchio d'acqua. La strega dell'Ovest che non
puo' essere bagnata, si scioglie all'istante e muore. La scopa della
strega e' ora di Dorothy. Le Scimmie Alate, prima schiave, ora libere,
lasciano ripartire i nostri eroi che tornano dal Mago di Oz. Ma il Mago
non e' un vero Mago, e' solo un impostore, un viaggiatore di aerostato
capitato in quella citta' per sbaglio tanti anni prima. Egli puo' dare
allo Spaventapasseri un "diploma", con quello sara' come avere un
cervello anche se non lo si ha... puo' dare al Boscaiolo di Latta un
orologio a forma di cuore: il suo tic-tac sara' come un battito...puo'
consegnare al Leone codardo una "medaglia al valore" e sara' come aver
dimostrato di essere stato coraggioso. I tre amici rimangono
soddisfatti; per accontentare Dorothy egli e' disposto a far ripartire
il suo pallone volante e tentare di ritornare nel Kansas... ma mentre
stanno per salpare, Toto' scappa e Dorothy lo insegue e il pallone si
innalza con l'ex Mago di Oz solo a bordo.
Tutto sembra perduto per Dorothy, quando compare la buona Fata del Nord
a spiegarle che con le sue scarpette rosse, ora che sa veramente quello
che vuole, Dorothy puo' tornare a casa e ritrovare gli zii e i tre
amici che lavorano con loro e che hanno gli stessi volti dello
Spaventapasseri, del Boscaiolo di Latta, del Leone senza Coraggio, amici
che le vogliono tanto bene e che aspettano solo che lei si svegli dal
sogno meraviglioso che ha vissuto.
Il Mago di Oz
- interpretazione di Franca
Cominciamo a
prendere in esame i nomi della favola: Dorothy deriva da Teodora ( =
dono del Signore); Enrico (= capo di casa, protettore); Emma (= la
forte); Kan-sas (= principe-salvatore); Toto' (= Antonio= colui che
precede , o che combatte); infine Oz e' l'abbreviazione inglese di
"oncia" che era una misura di peso (circa 30g.), ma anche una misura di
lunghezza variabile (1/12 esimo di "piede" o di "braccio") e anche una
unita' monetaria medioevale. Come misura di peso era usata per
quantificare le pietre preziose e, in genere, l'oro.
Dorothy ha in se' la capacita' di essere "un dono di Dio", ma non e'
felice nel suo mondo formato dagli zii che le danno forza e protezione e
la ospitano e dai tre contadini, loro braccianti, tre lavoratori
della terra, che le vogliono bene e la circondano di attenzioni; la
bambina, pur vivendo nella terra del Principe Salvatore, desidera andare
"somewhere over the rainbow", in qualche posto oltre
l'arco-baleno. La simbologia dell'arcobaleno e' vasta: da quello biblico
(Gn. 9,11) che ristabilisce la pace tra Dio e l'umanita', dopo il
Diluvio Universale, a quello greco, che circonda Iris, dea alata che
regge il Caduceo, messaggera di Zeus ed Era, a quello cinese, che
unisce lo Yang e lo Yin, raffigurato anche come un serpente a due
teste, a quello dell'isola di Giava che, pure visto come serpente a due
teste assorbe l'acqua nei mari del Nord e la riversa nei mari del Sud.
Voler andare oltre tale simbolo, significa voler trascendere la realta'
assianica, del mondo fisico e voler sperimentare l'altrove... Il
desiderio della "bambina, dono di Dio", cioe' di chi ha come
peculiarita' la natura divina, una volta formulato, non puo' che essere
esaudito. E l'avventura ha inizio. Niente di meglio di un ciclone o di
un uragano per facilitare il viaggio interiore. Vento e acqua in lotta
tra di loro sono il mondo mentale e astrale che si scontrano per
provocare quel caos che genera la nuova esperienza. La casetta che
ruota nel vortice rappresenta la Sephirah Malkuth attivata, il cagnolino
Toto', per la cui salvezza Dorothy e' rimasta fuori della cantina, e
costretta ad affrontare il ciclone, la sua qualita' marziana, della
Sephirah Geburah, che la spinge a combattere e ad andare avanti.
La casa volante atterra in Yesod, il Malkuth dell'Astrale, il regno del
sogno e del colore, dove il primo incontro e' con la Fata buona del
Nord. In questo regno ci sono 2 Fate buone: Sud e Nord e due streghe
cattive: Ovest ed Est, a formare una croce con i 4 punti cardinali,
al centro, la citta' di Smeraldo del Mago di Oz. La direzione
basso-alto, e' positiva, buona (=Bene) mentre la direzione
sinistra-destra e' negativa, cattiva (=male). Ma poi la Fata del Sud
non compare nella favola e la strega dell'Est viene uccisa
dall'atterraggio di D. e quindi a rappresentare il Bene e il male
rimangono la Fata del Nord e la strega dell'Ovest, come se il "campo" di
battaglia si riducesse per qualche motivo solo alla meta' sinistra del
mondo di sogno in cui e' penetrata D., cioe' solo alla parte sinistra
dell'Albero di Yetzirah, quindi alla sola colonna relativa alla "caduta"
dell' Albero dell'Eden. Gia' con il suo atterraggio D. ha liberato gli
abitanti dell'Est, i Munch-kin (= i sgranocchia-parenti = coloro che
dissolvono le apparenze) e acquisito il potere (all'inizio solo
inconscio) delle scarpette rosse; (notiamo che nel romanzo le
scarpette erano d'argento, quindi relative al potere lunare), qui le
scarpette sono molto lucenti, quasi metalliche e il colore e' rosso
quasi porpora, potremmo quindi dar loro una connotazione di "purificante
dominio" sul Malkuth (piedi) dell'Astrale.
La Fata buona del Nord invia D. al Mago di Oz, abbiamo gia' visto il
significato di tale nome; conoscere questo Mago rappresenta per un
ricercatore della Verita' quale e' la ns/ D. conoscere l'illusione
della Vita, quella per cui ogni desiderio viene esaudito se si paga il
giusto prezzo in peso, misura, energia, e in oro. Per arrivare
dal grande illusionista occorre percorrere il sentiero dei mattoni
gialli che sembrano, ma non sono d'oro, sentiero che passa
attraverso luoghi selvaggi e pericolosi, attraverso campi e foreste di
cui non si conoscono i misteri. Avendo deciso di tornare a casa,
Dorothy col suo Toto' parte, iniziando il Sentiero a spirale che la
porta alla conoscenza del Bene e del male. Dopo poco tempo, sul
Sentiero, ad un bivio, libera dalla prigionia (era appeso ad un palo) lo
Spaventapasseri di paglia e se ne fa un compagno. Quale facolta' di D.
rappresenta tale personaggio? La leggerezza, la poca profondita', la
mancanza di intelligenza ( di intelligere= di leggere dentro); ma lo
Spaventapasseri conosce questa sua limitazione e percio' desidera
ricevere un cervello! Subito dopo la strega dell'Ovest oppone loro la
foresta notturna, con gli alberi arrabbiati e nemici...alberi con mele
rosse, che essi difendono come se fossero frutti proibiti... per
sfuggire alla furia degli alberi i due viandanti scoprono il Boscaiolo
di latta, tutto arrugginito. Il Boscaiolo di latta rappresenta la parte
sentimentale di D. piu' fragile, che si commuove per nulla e rischia
percio' di arrugginire con l'umidita'. Anche questa componente di D.
desidera quello che le manca: un cuore vero per poter sentire ed amare .Cosi'
il Boscaiolo viene riconosciuto e accettato come compagno di viaggio. Il
terzo incontro avviene col Leone codardo, questo, che vorrebbe mangiarsi
Toto', in realta' teme tutto e tutti e, rimproverato da D. confessa la
sua debolezza: ha paura e in lui si rispecchiano tutte le paure della
stessa Dorothy. A questo punto del "viaggio' quale e' il pericolo piu'
grande? Addormentarsi per Via! Il sonno, che e' parvenza di morte
perche' oblio dell'impegno preso. Ed ecco che la Fata del Nord, che
rappresenta la Stella Polare che guida l'individuo nella notte oscura,
interviene, e invia la "neve" a neutralizzare il potere soporifero dei
papaveri: il freddo "bianco" vince il rosso "oppiaceo" e i viandanti
possono riprendere il cammino. Ma la strada per arrivare alla meta e'
ancora lunga. Il grande illusionista, Oz pretende un "prezzo" alto per
esaudire i desideri dei suoi ospiti: solo se sapranno conquistare la
"scopa" della strega dell'Ovest potranno essere accontentati. Che cosa
rappresenta la "scopa" della strega? Il suo cavallo-volante, la sua
forza. Percio' il "potere" del male. Come la strega dell'Est aveva i
Munchkin, quali servitori, anche la strega dell'Ovest ha i suoi schiavi:
le Scimmie Alate. Sono creature della foresta, che vivono sugli alberi,
ma in grado di volare nell'aria, quindi doppiamente pericolose, per loro
catturare Dorothy e Toto' e' un gioco. Ed ecco, finalmente giunge il
"momento" di Toto' senza il suo aiuto, senza la sua fedelta', e abilita'
i tre amici lo Spaventapasseri, il Boscaiolo e il Leone non
riuscirebbero mai a ritrovare D. Una volta riuniti i quattro possono,
per l'affetto che li lega contrastare la strega cattiva. Per difendere
lo Spaventapasseri dal pericolo del fuoco, D. bagna la strega e la
uccide. L'Acqua buona ha spento il fuoco cattivo. Ora i viandanti
vincitori possono tornare dal mago per avere il loro premio e, anche se
per burla, ottengono l'esaudimento dei loro desideri. Ma non quello di
D. di tornare nella Terra del Principe Salvatore. Sara' di nuovo la Fata
del Nord a spiegare a D. come tornare a Casa: volerlo semplicemente.
Perche' Dorothy e' sempre stata a Casa. Si era solo addormentata: e li'
a Casa i suoi veri amici, hanno cervello, cuore e coraggio veri e gli
zii l'amano e Toto' e' al sicuro. Il Viaggio termina dove e' cominciato:
a Casa. La Casa Paterna e' l'unica meta del Figliol prodigo e non c'e'
nessun Arcobaleno da oltrepassare, perche' come diceva Kurosawa, in
"Sogni" la casa degli Dei e' ai piedi dell'Arcobaleno.
Grazie. F.V. |