The Blue Bird
“Alla ricerca della felicita`”

Regia: Walter Lang, con Shirley Temple – Usa 1940

 

The Blue Bird
“Il Giardino della felicita`”

Regia: George Cukor, con Ava Gardner, Elizabeth Taylor e Jane Fonda  -  Usa - Russia 1975

 

 

L’Uccellino Azzurro trama

Tyltyl e Mytil, i figli del taglialegna, la vigilia di Natale, ricevono la visita di una vecchia, la Fata Beryluna, che presta loro un berretto magico: esso ha un Diamante che permette di vedere la realta` nascosta degli animali, delle piante e delle cose. La Fata si trasforma poi in Luce e  insieme al Cane e alla Gatta di casa, e con gli elementi Fuoco e Acqua ed alcuni alimenti umanizzati, quali Pane e Zucchero, li accompagna in un viaggio di conoscenza nel tempo e nello spazio alla ricerca dell’Uccellino Azzurro che da` la felicita`. Nel passato i bambini ritrovano i nonni morti e il loro affetto, poi conoscono la Notte e i suoi segreti: malattie, guerre, fantasmi e sogni; affrontano l’odio delle piante e degli animali che si ribellano alla signoria dell’uomo; conoscono le felicita` che derivano dall’egoismo e quelle che derivano  dalla bonta` e dall’altruismo; poi entrano nelle stanze del futuro dove il Tempo raccoglie i bambini che ancora devono venire al mondo con i loro ‘doni’, buoni o cattivi; infine, tornati a casa senza essere riusciti a catturare l’Uccellino Azzurro della Felicita`, scoprono che essa e` nella vita di tutti i giorni, nella quotidiana serenita` dell’affetto materno e nella capacita` di donare gioia a chi non ce l’ha.

 

                                                                                                  

 

“L’Uccellino Azzurro” interpretazione  cabalistica

per il copione della commedia v. www.teatrometafisico.it

Consideriamo  questa meravigliosa favola per bambini scritta da Maurice Maeterlinck (1862-1943 autore drammatico, poeta e scrittore belga di lingua francese), rappresentata per la prima volta a Mosca nel 1909 e, per la profondita` e la ricchezza dei temi toccati, considerata il suo capolavoro, come un “sogno” collettivo in cui ciascuno di noi può, identificandosi con il protagonista della storia, e interiorizzando tutti i personaggi, ritrovare il suo sogno personale suggeritogli dal Sé per condurlo e guidarlo sul Sentiero della Reintegrazione. Dopo aver  liberamente ridotto e  adattato il copione teatrale nella traduzione di Luca Ronconi (Emme Edizioni – 1979) per poterlo rappresentare nel nostro teatrino del CIS, ecco che questo nostro Uccellino Azzurro  cosi` semplificato per necessità di “lavoro”, è pronto per essere posto sull’Albero e organizzato in un “viaggio iniziatico”, vale a dire considerato come una discesa agli inferi e una risalita sull’Albero.
Cercando sul vocabolario francese non abbiamo trovato alcuna parola che ci portasse al Tyl della famiglia di Tyltyl…(tutti i personaggi di casa, cane e gatta compresi, hanno tutti nel nome la stessa radice) …eppure, un significato nascosto che giustifichi la scelta del nome, deve pur esserci… Ed ecco che nel vocabolario inglese troviamo che to till  vuol dire dissodare e to tilt vuol dire lottare ma anche disputare e rovesciare …dalla fusione di questi due verbi potrebbe derivare il Tyltyl di Maeterlinck.
Nella favola Tyltyl e` l’eroe  protagonista che, novello Ulisse, compie in una Notte il suo ‘viaggio iniziatico’: egli, con l’aiuto della Fata-Luce deve imparare a dissodare la propria Terra attraverso la lotta, la disputa e il rovesciamento del vecchio modo di vedere le cose e la realta` per poter giungere ad una nuova visione della Vita e ad una Rinascita.
Noi, costruendo l’Albero cabalistico dell’Uccellino Azzurro abbiamo collocato in Assiah, sul fisico, lo stesso Maurice (= l’oscuro) Maeterlinck (= che e` legato alla Madre –Terra) autore e protagonista della favola, radice dell’Albero; sempre in Assiah, abbiamo posto Tyltyl e Mytyl che vengono ad essere le sue componenti bambine (una maschile e l’altra femminile) che in lui e per lui compiono il ‘viaggio’ coadiuvate dagli alimenti Pane-Zucchero e dagli elementi Fuoco-Acqua (della simbologia di questi abbiamo gia` parlato tante altre volte e non staremo a dilungarci: Pane = terra, natura, corpo; Zucchero = canna, vuoto, ricettivita`, dolcezza; Fuoco = energia, calore, cottura; Acqua: plasmabilita`, forza, vita).
Siamo alla vigilia di Natale, il momento piu` indicato per una ri-Nascita interiore. Ma perché si crei il presupposto per il ‘mutamento’ occorre aprire la porta al ‘magico’…ed e` quello che fanno i bambini coll’immaginazione attiva: ballano felici mentre giocano a… mangiare dei dolci che non ci sono. E` questo un momento particolare in cui ‘qualcuno’ bussa alla loro porta: la Fata Beryluna, che ha l’aspetto della Vicina, sig.ra Berlingot, per la cui Nipotina essi andranno in cerca dell’Uccellino Azzurro.
Abbiamo collocato in Yesod, nel centro che separa il fisico dall’astrale, la Fata Beryluna  che introduce Tyltyl e Mytyl nel mondo delle esperienze sottili. Beryl in francese, e` il berillo, il minerale da cui si ricava, a seconda della colorazione blu o verde, l’acquamarina o lo smeraldo, la Luna e` il pianeta relativo a Yesod. Con la Fata Beryluna, Tyltyl e Mytyl iniziano il viaggio, con la Vicina Berlingot e la sua Nipotina lo  terminano. Il Berlingot, in italiano ‘berlingozzo’, e` un dolce toscano a forma di ciambella, ed ecco che la simbologia della ciambella ci viene in aiuto per chiarire il ruolo del personaggio: la ciambella e` mezzo di salvataggio, foro, porta di passaggio, cibo nutriente…ecc. ecc.. Per mezzo della Fata Beryluna-Berlingot-Bambina (Yesod) si va sull’Albero (= nell’Albero) e si torna.
Tylo` e Tylette nella fiaba sono Cane e Gatta in contrapposizione. Abbiamo attribuito ad essi l’astrale (Yetzirah) dell’Albero; astrale bianco per il Cane: fedele, coraggioso, amorevole e ovviamente astrale nero per la Gatta: infedele, pavida, odiosa.
Abbiamo poi posto sul Tiphereth capovolto gli Alberi del bosco che vogliono uccidere i bambini: sobillati dalla Gatta, per il loro odio, possono essere omologati alle energie inconsce e represse… cioe` agli errori del passato che ci hanno provocato sofferenza, energie che, risvegliate in assenza di Luce, ad un certo punto, si ri-cordano (=nel cuore) delle offese ricevute, e fuoriescono, pronte a uccidere chi le ha risvegliate.
Abbiamo posto in Tiphereth bianco l’Amore Materno quale motore di tutto l’Albero, la Gioia piu` Grande di tutte, che introduce alla Gioia di Capire, alla Gioia di essere Giusti, alla Gioia della Verita`; tutte le Gioie le abbiamo collocate sul mentale bianco dell’Albero (Briah) in contrapposizione alle Felicita`, che abbiamo collocato sul mentale nero e che introducono al Dispiacere.
Regno delle Gioie e` la Luce; regno delle Felicita` la Notte .
Le figure genitoriali Padre e Madre, che vengono rafforzate da Nonno e Nonna a cui abbiamo attribuito il Chesed e il Geburah dell’Albero bianco, possono essere considerate le depositarie delle qualita` mentali positive della personalita` assianica, cioe` il patrimonio di conoscenze ed esperienze positive accumulate nella vita o nelle vite.
La collocazione dell’Uccellino Azzurro sul mentale intuitivo e` consequenziale e chiarificatrice di tutta la vicenda. Riuscire almeno una volta ad tenere nelle mani l’Uccellino Azzurro che dona la vera Felicita`, permette di conoscere la nostra potenzialita`: l’Intuizione. Essa e` facolta` suprema del nostro intelletto quella che ci permette di intu-ire,  cioe` di contattare, coll’entrare nell’interno di noi stessi, la nostra Spiritualita`, il nostro Se`, l’Io Sono. Il Diamante, con la sua collocazione sulla fronte (sulla coccarda del berretto), non puo` che essere identificato col centro della Coscienza, Daath. E` per Lui che noi riusciamo a vedere in noi e nelle cose; ma ancora non ci appartiene, ci viene solo prestato qualche volta in sogno, giusto per farci intravedere ‘oltre’ quella che ci sembra la grigia realta` di tutti i giorni, quella realta` che pero`, se vista nell’ottica giusta, e` la Via Stessa.

Grazie. F.V.

 

 

ALBERO CABALISTICO

 

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