Le Metamorfosi:
L'Asino d'oro:
Amore e Psiche.

 

Lucio, protagonista dell'Asino d' oro di Apuleio, e' ospitato da Milone e Panfile.
Una notte, accompagnato dalla servetta Fotide, vede la padrona di casa, che e' una strega, cospargersi  la pelle con un unguento e subito dopo trasformarsi in un gufo e volar via dalla finestra.
Volendo anche lui prender forma d' uccello e volare,  cosparge la sua pelle d' unguento, ma avendo sbagliato vasetto, si muta in asino. "Domattina mangerai alcune rose e tornerai come prima", lo tranquillizza Fotide: " L'ho visto fare alla padrona tante volte". Purtroppo pero' quella notte alcuni ladri penetrano nella casa e, caricato Lucio-asino dei beni rubati, fuggono. Nel loro covo Lucio conosce una ragazza che, presa come ostaggio dai briganti, piange continuamente. Una vecchia serva le promette che, se smette di piangere, le raccontera' una bellissima storia, quella di
Amore e Psiche, ed ecco la storia: Psiche era la piu' giovane delle tre figlie di un re… la sua bellezza era tale da rendere gelosa persino la dea Afrodite che comando' ad Eros, suo figlio, di farla innamorare di un orribile mostro; invece Eros, mentre stava per scoccare la freccia si feri' lui stesso e si innamoro' perdutamente di Psiche. Per poterla amare la fece trasportare da Zefiro in un castello incantato e li' la visitava tutte le notti senza pero' mai mostrarsi . La curiosita' spinse Psiche, sollecitata anche dalle sorelle invidiose della sua fortuna, a cercare di "vedere" il suo misterioso e divino amante… ma fu punita e abbandonata.
Disperata cerco' Eros dappertutto, ma non lo pote' trovare perche' la madre intanto lo aveva imprigionato, giunse infine al palazzo di Afrodite che la tenne come schiava e la sottopose alle piu' crudeli e impossibili prove: quella dei semi (separare, raggruppandoli secondo la loro specie, enormi mucchi di semi tutti mischiati); quella dell' oro (procurare la lana d' oro di  alcuni arieti assai feroci); quella dell' acqua ( riempire un'anfora con l' acqua sacra di una montagna irraggiungibile); quella del vaso della bellezza (scendere agli inferi e farsi dare un po' della sua "oscura" bellezza da Persefone); aiutata dalla Natura (formiche, pianta di canna, aquila e torre), Psiche riusci' nelle quattro prove, ma poi, disobbedendo agli ordini di Persefone, apri' il vaso della bellezza esi addormento' di un sonno letale… intanto pero' Eros, liberatosi dalla prigione, soccorse la sua amata e, ottenuta da Zeus l' immortalita' per la sua Sposa, fu unito per sempre a Lei…
Terminata la fiaba,  riprende la narrazione della storia del povero Lucio, che prende botte a non finire, che tenta di scappare ma viene riacciuffato, che passa dalle mani d' un padrone a quelle di un altro, che viene usato come attrazione in spettacoli popolari o in esibizioni poco edificanti. In fine, dopo l ' ennesima fuga, sulle rive di una spiaggia s' addormenta e sogna Iside, la quale commossa dalle sventure del poveretto decide di liberarlo dall ' incantesimo: il giorno dopo dovra' mangiare le rose portate da un suo sacerdote durante la processione; egli riprendera' l'aspetto di uomo, pero'  dovra' consacrare la sua vita a Lei per sempre. E' cosi'  che Lucio diviene "Sacerdote" della dea Iside.

 

Interpretazione cabalistica

 

Il mito di Amore e Psiche narrato da Apuleio all' interno di un  romanzo "le Metamorfosi" che traccia un chiaro "percorso iniziatico", rappresenta una "perla" di rara bellezza incastonata  in un prezioso gioiello: gli insegnamenti esoterici sono velati quel tanto che basta a incuriosire gli addetti ai lavori e a scoraggiare i non addetti… come Lucio diviene "Sacerdote" della Dea Iside, ovvero suo "Sposo" mistico dopo tante peripezie e sofferenze, cosi' Psiche, l'Anima diviene la "Sposa" immortale di Amore, inteso come Spirito, in quanto si e' emancipato dai legami, o lacci di Venere ed e' divenuto adulto.
Prendiamo in esame la storia di Psiche, che per la sua eccessiva "Bellezza" da' fastidio ad Afrodite ed e' costretta dall' oracolo ad abbandonare il Regno paterno (Malkuth)  ove era tranquilla e amata, per  iniziare la sua avventura verso l' Ignoto. L' incontro con Eros e' fatale per entrambi. Nel Castello costruito per lei (Yesod) essa vive l'esperienza del Divino in una prima forma inconscia,  notturna, in cui la realta'  puo' essere solo "sogno". Ma e' uno stato che non puo' durare, infatti le sorelle, interpretando la parte del serpente o del mentale razionale, curioso e insoddisfatto, la spingono verso la conoscenza dello sconosciuto, verso la trasgressione, la disobbedienza che la "perde" e la fa cadere da quello stato edenico nella dura realta' della solitudine e del rimpianto. Ma  qualcosa e' cambiato in Psiche, ora che ha conosciuto Amore, ha acquisito anche una determinazione incrollabile: recuperare il Bene perduto e lo stato di Beatitudine gia' sperimentato e per questo essa e' disposta a qualunque sacrificio, a qualunque umiliazione e sofferenza. Volontariamente si sottomette alla crudelta' di Afrodite (Netzach) la madre di Amore,  diviene sua schiava, sicura in cuor suo di riuscire alla fine nel suo scopo, ritrovare Eros e la felicita' perduta.
La prima prova le impone impone di "separare" i semi che sono stati mescolati… corrisponde ad avere acquisito la capacita' di coagulare cio' che prima e' stato sciolto,  e Psiche con l'aiuto delle Formiche (pazienza, perseveranza, umilta') riesce a superare l' esame, potremmo dire a conquistare l'Astrale inferiore, lo Yetzirah legato ai "semi" delle esperienze passate che vengono qui ordinate e separate secondo la loro specie e qualita'.
La seconda prova le impone di raccogliere la lana d' oro di alcuni feroci arieti…questa lana, che e' poi la materia prima per la formazione del "mantello" di protezione contro le forze del male, deve essere d' oro puro e ricavata dall' ariete (coraggio, volonta' incrollabile, sacrificio); l' aiuto indispensabile alla riuscita dell' impresa le e' fornito da una "Canna d' acqua" (flessibilita' e adattamento, leggerezza e forza)  doti che completano quelle delle formiche e fanno conquistare l'Astrale superiore, lo Yetzirh legato al rapporto con l' altro.
La terza prova le impone di attingere l' acqua sacra che sgorga su una montagna irraggiugibile, Psiche deve saper distillare l' acqua sacra del pensiero fecondante dalla roccia della razionalita' e solo l' Aquila amica la puo' salvare dal pericolo e portargliela direttamente, perche'  l' Aquila rappresenta il pensiero puro capace di librarsi ad alte quote: e' il mondo di Briah conquistato che permette di proseguire il viaggio.
La quarta prova e' quella della passaggio dell'Abisso e porta con se' la morte e la conseguente discesa agli inferi: qui e' la Torre, (Geburah) simbolo del Tempio  gia' quasi edificato che da' i consigli su come e dove trovare il "passaggio" che permette la discesa occulta e  fa conoscere quali sono i biglietti (due monete per Caronte e due focacce per Cerbero) validi per l'andata e ritorno. Ma questa prova anche quando sembra superata, cela in se' un' insidia: una volta che Persefone ha donato a Psiche un po' della sua "oscura" Bellezza e' molto difficile resistere alla tentazione di usarne un piccola quantita' per se stessi e Psiche "cede" alla tentazione ancora una volta …la disobbedienza porta al sonno, e il sonno alla morte. Tutto sembra perduto, ed ecco il miracolo: l'Amore stesso si muove, si libera dalla prigione di Venere e, sublimato dalla Pieta' , va a soccorrere l' Anima sua.
La natura di Psiche e il suo "merito" non bastano per conquistare l' Immortalita' ,  la Grazia deve scendere e in questo mito  "scende" con l' aiuto di Zeus (Chesed) affinche' le Nozze Regali si possano celebrare e L'Anima trovi l' Unione definitiva col suo legittimo Sposo, l'Amore Cosciente: Daath.  

 

Grazie. F. V.



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