SCHELLING
E la Natura? Che fine ha
fatto? Quest'io purissimo, non
ha radici? Ce l'ha, ce l'ha, ed
altrettanto pure: è la Natura, che dell'io
si prende cura. È prodotta la Natura da
un'inconscia Intelligenza che da dentro la matura e
pian piano la sostanzia. La Natura è visibile
Spirito, mentre questo è Natura
evidente, cioè intelligenza
irrigidita, fattasi coccio
nell'essere vivente. La catena della vita è
una cosa naturale;
l'Oggettivo
come prima, da cui il
Soggettivo appare. Nella Trascendentale
segue, la filosofia, dal soggetto
all'oggettivo, facendo intelligente la Natura. Come filosofo,
l'Intelligenza guardo in divenire; vedo nell'arte fusi
Conscio e Inconscio e sento identità con
l'arte cosmica, per cui l'opera artistica
è sì rivelazione che porta l'uomo alla
verità, ponendo l'ideale ed il
reale in una perfettissima
unità. Io sono un poco gnostico:
in Dio c'è oscuro e chiaro, l'oscuro è irrazionale,
il chiaro razionale lo stesso accade a noi:
abbiamo due principi: conscio e inconscio. È nostro compito portare
alla coscienza La nostra oscurità.
Freud? Saccheggerà! La vita non è altro che
presa di coscienza. Per Dio, la stessa cosa:
comincia a si conoscere, allor che separandosi
separa sé da sé.
È
negativa,
quella ragionata;
è
positiva,
la filosofia che sta sulla ragione e
sulla religione. Non solo la cristiana,
tutte quante
sono
rivelazione. |