Poesie di Giorgio Rollo
dedicate alla Donna Onesta
Il tuo sorriso
Solo due piccole parole cerco per definire l'importanza
del tuo sorriso ai miei occhi, ma non riesco a trovarle,
perché tutte splendono meno della luce del tuo sguardo, rassegnato
penso: Sole e Luna brillano come due gocce ai lati della tua
bocca.
Roma 8 maggio 1999
Madonna, due sole parole vorrei spendere al vostro riguardo,
ma forse l'immaginazione non mi soccorre, come pure l'eloquio...
Allora miserrimo mi trovo a dover mendicare, dalla lingua una parola
per dire ”grazie”, della vostra “grazia” che il cuore mi riempie di
contento.
Roma 10 giugno 1999
Silente e dolente come salice piangente mi avvicino a Voi
Madonna per lenire il mio tormento.
Siete la fonte dove il
nettare della consolazione ricevo da candide mani aperte al
perdono.
Nel lacrimare sovente vano, un accenno di cielo
infinito vedo nei Vostri occhi, rivolti verso sconfinati mondi.
In pace con me stesso, dopo aver sciolto il mio parlare, in
grembo al Vostro cuore, riprendo l'opera giornaliera contento del
Vostro esistere come Orfeo per Euridice.
Roma 17 giugno 1999
Ad una futura madre
Sulle onde del vago ricordo ripenso a te presente nel
profondo di un battito silenzioso, ma persistente. Nel profumo
della tua essenza gli incomunicabili pensieri di un vagito sperso
nell'Universo, voce palpitante di amoroso consenso in attesa di
essere.
Roma 24 Giugno 1999
Madonna, Col vostro ascolto attento, fate sì ch'io possa
svelare, i reconditi recessi del mio animo, e trovare conforto,
nonché sostegno, che ogni cruda asprezza trasforma in candido
fiore, quasi foste posta al mondo, per trasmutare il mio dolore in
gioia.
Roma 14 luglio 1999
Madonna le mie preghiere avete accolto e sul mio giaciglio
un fiore avete posto dove poggio il capo. Di soave fragranza e di
nettare saporoso, quasi una lieve carezza, un sussurro, un tocco
veloce di chi soccorre senza peso, come temesse rubare l'opera
altrui, dicendo sommessamente:ӏ la Vergine che aiuta,
io ne sono l'ombra”.
Roma 25 agosto 1999
Madonna di nero vestita sembrate una Dea uscita dal coro
per annunciare col vostro essere che non tutto quanto perisce muore.
Roma 29 settembre 1999
Madonna con solerzia vi date agli affari per sollevare
dagli affanni chi nei triboli si trova. Mercantessa pure vi dovrei
chiamare, ma l'ignobile appellativo si tramuta in dolce sigillo,
solo al pensiero che tanta cura è da voi profusa con l'arte di
Mercurio per far trionfare Venere.
Roma 19 ottobre 1999
Madonna, con il foulard alla marinaretto mi sembrate tutto
un incanto, e giocate con il mio affetto costante. Quale Diana
veleggiate verso traguardi sempre più lontani sicura del vostro
timoniere, anche se ferito nel cuore, tiene salda la presa per
condurvi suo malgrado a incontrare il novello Apollo.
Roma 10 novembre 1999
Madonna alle prese con la sua brioche... la frantuma in tanti
pezzettini... Briciole di luce sul tavolo smagliante della sua
presenza. Col cuore rapito contemplo questo vago quadro e
penso: dalla polvere nasce una nuova vita!
Roma 25 novembre 1999
Adorna di una farfalla
mi sembrate ancor più leggiadra... con il sembiante delicato,
volgete lo sguardo d'intorno, svolazzando di fiore in fiore...
Madonna cogliete
l'attimo,
la vita è fatta di istanti, regalatemi momenti,
sospensioni dell'incensante fluire...
Roma 22 Dicembre 1999
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