Edipo Re
(Interpretazione Cabalistica)
Edipo (= piede gonfio, malato)
nasce come figlio del peccato e della disobbedienza di Laio. Infatti
veniamo a sapere dal mito che Laio (= padrone di greggi) invece di
custodire il ‘suo gregge’ ha per lussuria rapito e violato Crisippo (=
colui che cavalca la scelta) il figlio del suo amico Pelope ed e` stato
da questo maledetto e percio` condannato dalla dea Era a non procreare.
Invece Laio, divenuto re di Tebe, ha sposato Giocasta e da lei ha avuto
un figlio, appunto il piccolo Edipo. Il bimbo, destinato per la sentenza
dell’Oracolo ad uccidere il padre, per ordine di Laio avrebbe dovuto
essere esposto sul monte Citerone con le caviglie forate da uno
spillone, ma il pastore che doveva esporlo lo ha salvato e affidato a
Polibo, re di Corinto.
Ecco dunque che in questo Albero cabalistico troviamo subito un Malkuth,
disarmonico, ‘malato’: questo ‘piede’ malato e` Edipo stesso che avrebbe
dovuto essere ucciso alla nascita se il Pastore disobbediente non ne
avesse avuto compassione.
(v. Tao Te Ching cap. 64: “Cio` che non e` ancora apparso si
previene facilmente” (il male) e v. pure i Racconti
di un pellegrino russo ed. Citta` Nuova pag. 15 citazione di
Doroteo: “…la prudenza chiede che <vengano massacrati dall’inizio
quei figli di Babilonia> dove per figli di Babilonia si
intendono “le suggestioni del male”, cioe` i pensieri negativi figli del
mentale nero).
Secondo quanto stabilito dall’Oracolo degli dei questo Malkuth tarato,
senza neanche rendersene conto, uccide il ‘padre’, Laio (che abbiamo
posto nel Briah nero), quel mentale negativo che lo ha generato e che in
Tebe si perpetua nella Sfinge (= la strangolatrice). Infatti Edipo,
risolvendo l’enigma da lei posto, la vince in astuzia, e ne cagiona la
morte. Egli e` capace percio` di liberare Tebe (= centro dell’oppio, la
droga dell’oblio coscienziale) dal ‘mostro’ (dal mentale negativo: Laio
- Sfinge), ma, diventato re di Tebe a sua volta, Edipo senza consultare
l’Oracolo, accetta di sposare la vedova di Laio, la regina Giocasta (=
luna splendente al bianco; al nero: luna oscura) che abbiamo posto
sull’astrale nero e commette cosi`l’involontario l’incesto che lo porta
alla rovina. Abbiamo collocato l’Oracolo in Daath, quale ‘Voce’ del
mondo Archetipale o divino; il Sacerdote di Zeus nel mentale bianco
intuitivo quale tramite tra il mondo archetipale e quello mentale;
abbiamo posto il cognato di Laio Creonte (= creodonte, fiera
preistorica, leone?) anche nel mentale razionale bianco, quale saggio
consigliere di Edipo; il Coro e il Corifèo (=
capo del coro) in Tiphereth quale ‘cuore’ che porge con amore allo
spettatore l’essenza della tragedia di Sofocle e i suoi insegnamenti. In
opposizione al cuore dell’Albero bianco abbiamo collocato nel Tiphereth
dell’albero nero il Pastore che salva Edipo. La sua “compassione” e`
falsa perché va contro la giustizia divina. Nello Yesod bianco abbiamo
invece posto Tiresia (= che si rallegra nei segni), l’indovino che
conosce la “verita`” che protegge (tir = scudo) e nello Yesod nero
abbiamo posto i due ‘Messaggeri’ quali tramiti delle comunicazioni tra i
vari piani dell’albero nero. Abbiamo poi collocato nell’astrale bianco
Antigone (= al posto della madre) che, figlia e sorella di Edipo, quale
energia sentimentale positiva, prende pietosamente il posto della di lui
sposa e madre, Giocasta, morta suicida, accompagnando Edipo,
fratello-padre ormai cieco, in esilio a Colono
L’incesto filosofico che nell’Albero
bianco conduce alla Reintegrazione in quanto il Figlio (= Coscienza)
feconda la madre, la personalita` che lo ha generato, nell’albero nero
invece produce il suicidio della madre (la morte della personalita`) e
la cecita` e l’esilio del figlio, dell’io egoico che ha prodotto la “non
– coscienza”, da qui il suo trasferimento a Colono (= dove si puo`
ancora vivere) cioe` in una succesiva incarnazione. Se a questo punto
Antigone si unisse in puro matrimonio col figlio di Creonte si potrebbe
di nuovo sperare nel successo dell’Opera, ma questa e` un’altra storia e
Sofocle non l’ha scritta…
ALBERO CABALISTICO
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