Il
piacere dell’onesta`
Sintesi
Questa commedia derivata dalla novella
“Tirocinio” del 1905
fu rappresentata per la prima volta nel 1917, ed ebbe molto successo
anche di critica, i temi trattati sono quelli cari a L. Pirandello:
differenza tra essere ed apparire, fra l’identita` sociale indossata
come una maschera e chi si e` veramente. Il protagonista e` Angelo
Baldovino, un fallito, ex giocatore d’azzardo, con debiti e fama di
scarsa moralita` a cui e` stato proposto il matrimonio ‘bianco’ con
la
figlia di Maddalena Renni, Agata, una ragazza rimasta incinta, amante
del Marchese Fabio Colli, uomo separato per colpa della moglie che per
tale motivo non puo ne` sposarla ne` dare il nome al nascituro. Angelo
accetta l’offerta perché “per
necessita` di cose non puo` fare altrimenti”
ma, essendogli stata richiesta l’onesta`, pone una condizione: “Sposero`
per finta una donna; ma sul serio io sposo l’onesta`”
e difatti dimostrera` un rigido rigore morale che mettera` tutti in
difficolta`: il marchese Fabio che sperava di liberarsi in poco tempo di
lui e di riprendersi Agata; la madre di Agata, la signora Maddalena, che
aveva favorito la relazione della figlia col marchese, ma che certo non
avrebbe mai voluto come
genero, un baro e un fallito, e anche il compagno di scuola, Maurizio,
cugino del marchese che
gli aveva proposto il matrimonio, convinto di risolvere con la
razionalita` gli errori provocati dal troppo sentimento. Solamente
Agata, la moglie
per finta, tutta compresa
del suo ruolo di madre alla fine, riconoscendo in lui
lealta`, correttezza e
serieta`…decide da brava moglie di seguirlo nella buona e nella cattiva
sorte, riabilitando cosi` se stessa, il marito e la nuova vera famiglia.
Il piacere dell’onesta`
int. cabalistica
Consideriamo questa commedia, come al solito,
un sogno di L. Pirandello, in cui l’autore ci racconta un’avventura
della suo mondo interiore, e che noi, ponendola sull’Albero cabalistico,
interpretiamo come un suo viaggio iniziatico alla ricerca di se stesso.
Ad una incontro irregolare
(contro le regole) tra le due colonne dell’Albero e` seguito il
concepimento di un figlio fuori del matrimonio,
cioe` un frutto della
colonna centrale senza nome e senza futuro, che abbiamo collocato sulla
sephirah Yesod dell’albero nero. Il marchese
Fabio (= relativo alla
‘fava’, che nutre) Colli (= del ‘collo’, parte del corpo che regge il
capo e lo fa girare a destra e a manca, al bianco e al nero) a cui
abbiamo attribuito la sephirah Netzach, al nero, lasciato dalla moglie,
ha messo incinta Agata (= la buona) Renni (= del cervo) a cui abbiamo
attribuito il centro Hod al nero. Maurizio (= il moro, l’oscuro) Setti
(= che recinge, che circoscrive l’errore) cugino del marchese, a cui
abbiamo attribuito la sephirah Chesed al nero, ha trovato, in accordo
con la madre di Agata, la signora Maddalena (=
la torre) a cui abbiamo
attribuito la sephirah Geburah al nero, una soluzione razionale e che
dovrebbe salvare l’onore della famiglia e i desideri del marchese, un
matrimonio virtuale di Agata con Angelo (= messaggero) Baldovino (=
audace, valoroso),
questi dovrebbe essere solo un marito di copertura, ma avendo imposto
l’onesta` come fondamento dell’accordo per il matrimonio, riesce a
trasformare l’albero nero in Albero bianco. Infatti il suo esempio di
onesta`
fa si` che, dopo il matrimonio tutti, lui per primo, per quel
figlio
che va tutelato e protetto, iniziano a rettificare il loro
comportamento: egli, da giocatore d’azzardo baro e insolvente, diventa
amministratore onesto e preciso; Agata, da amante di Fabio diventa
tutta-madre
e rifiuta i rapporti con
lui, di conseguenza Fabio e` costretto a rispettarla, anche se
tenta inutilmente, con
l’aiuto del borsista Marchetto (=
marziano) Fongi (= che fa
la funzione) di sbarazzarsi di quello che ormai considera solo un
intruso. Maurizio e Maddalena infine assistono quasi istupiditi alla
trasformazione di quella che doveva essere una copertura di perbenismo
per evitare le meschinita`dell’occhio sociale, in una unione vera di due
esseri.
Quando Angelo e d Agata
riescono a spiegarsi e a capirsi, la situazione si risolve in modo
costruttivo: grazie al principio dell’onesta`
l’Albero ha ricominciato a funzionare nel modo giusto, l’energia che lo
animava e` stata riqualificata, e le due colonne dell’Albero, quella
maschile e quella femminile, ora armonizzate, sono pronte per poter
concepire altri ‘figli’ bianchi nella colonna centrale.
Grazie F.V.
ALBERO CABALISTICO
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