Le poesie di Sonia Adami

 

 

Kkienn - Il Creativo

Sostanza primordiale,

essenza estrema di tutto cio’ che esiste.

Forza potente, seme di vita,

nel disegno infinito,

segni la giusta direzione.

Vento impetuoso,

tu porti nuove promesse

alla  fertile terra.

E il fuoco trasformatore

Purifichi l’intera materia.

 

 

Kkunn – Il Ricettivo

Corre veloce nel vento il profumo

dolce d’autunno,

la pioggia incessante si perde

nella pronta terra, memore

delle passate fratture di aride zolle

scosse soltanto dal canto assolato delle cicale.

Voglia di spazi infiniti, qui si ferma

Non senza rimpianto la tua corsa,

ma non il ciclo perenne;

e ti poni allora leggera

ormai pronta all’ascolto.

 

 

Momg – La Stoltezza Giovanile

Ed e’ la voglia di vivere e di sperimentare

nuove emozioni che ti prendono la mano,

e il tuo fiume impetuoso mal sopporta gli argini.

Corri veloce,  ma spesso inciampi e

non sempre riesci ad alzarti ridendo.

Spesso ti spaventa l’idea

di dover nuovamente riprendere la strada,

senza una mappa

ben tracciata

non sempre riesci a vedere dietro il cielo coperto,

la luce della tua stella polare

e allora sei costretta ad immaginare

la sua posizione nel grande firmamemto,

ma cosi’ e’ difficile trovare la direzione e

non ti resta che tentare,

sperando di sentire nel silenzio profondo

il suo pulsare.

 

 

Lu – Il Procedere

Sola cammino nei miei giorni

Inspirando il profumo della terra

E alimentandomi al mio sole;

cercando d’ignorare il vento di gelo

le volte che mi avvolge.

Spesso mi fermo e guardo l’orizzonte

Per ricordare come ogni evento

Disegni ed evidenzi

Rapidi e mutevoli frammenti

Di un unico ritmo

Al quale si adegua il mio respiro.

 

 

Pi – Il Ristagno

Sono tornata, come vedi

Qui dove questo strano ciclo ha avuto inizio.

Passeggiando cercavo i miei luoghi,

sapori di dolci arsure;

ricordo li avevo trovati quasi intatti

l’inizio di quest’ultimo autunno.

Solo il mio albero aspettava,

ma spoglio piu’ non offriva rifugio,

e mi domando se e’ ancora fuga o

la mia prima tappa stanziale.

Poi incontro i tuoi occhi, chiari laser

puntati sul mondo ad indagare le cause;

e a te sorrido, ruvido, tenero, vecchio signore,

a te, che ridimensioni le mie passioni e

soffi sulle mie tristezze, mettendomi in

guardia dalle mie velleiarie illusioni.

Ma se scruto a fondo le tue rughe, ritrovo evidenti, le tracce

delle passate e recenti, affini cadute.

 

 

Ta Yu – Il Possesso Grande

Vedo dal finestrino, campi

filare liberi e leggeri

filtrando il calore della nuova giornata.

E per un attimo ti ritrovo

spicchio di luce che asciughi

Le mie vane bufere.

 

 

U – Il Fervore

Fiduciosa elevo rapidi voli

voglio oltrepassare i miei remoti eremi,

violando onde rovinose.

E spesso cado, preda di fuochi effimeri

capaci si’ di provocare arsura,

ma non di scompigliare la mia fiamma.

 

 

Sui – Il Seguire

Nello spiazzo di terra battuta

il sole davanti, colpisce i miei occhi stanchi.

Non so se e’ ancora alba o solo tramonto.

Lungo il cerchio assolato ogni strada e’ aperta,

ma nessuna e’ la mia;

poi un rombo di sabbia mi desta da questo torpore

e mi spinge a seguire la polverosa scia.

 

 

Ku – L’Emendamento delle cose guaste

Sovente chiedevo nell’ieri,

ragione di questo divenire selvaggio

segnato gia’ dall’inizio da cocenti fratture.

Oggi, nell’urgenza di un nuovo silenzio

Seguo il ritmo scandito all’interno

Di questo strano fluire.

 

 

Linn – L’Avvicinamento

Avverto, vicini

echi di voli incerti,

quasi presagio di infaticabili crescite

non ancora maturate,

volti a muovere terre ombrose.

 

 

Kuann – La Contemplazione (l’Aspetto)

Gia’ se n’e’ andato

Il temporale d’estate.

La pioggia ha dato ristoro

alla terra di crepe di sale.

Fari viola e rosa, si stagliano lassu’,

ametiste, quarzi diluce

per illuminare la scena d’aria pulita.

Nuvole rosse e leggere

solo ad istanti chiudono il passo

al sole che si perde nella notte pervinca.

  Presto piu’ non avro’

La perfezione del quadro,

ma adesso non m’importa del resto.

 

 

Fu – Il Ritorno (Il Tempo delVolgimento)

In questo paesaggio

 mi vedo assorta.

Tranquilla osservo

ritorni sulla via.

  Mi riconosco in altri respiri

dal sapore finito,

mentre accolgo gioiosa

i nuovi incantesimi

che mi si parano incontro.

  Intanto sulla soglia, serrati

I vari passaggi si succedono.

 

 

Tsinn – Il Progresso

Inquieta lenta procedevo

cercando ragioni ad ogni mio giorno.

Piu volte respiravo emozioni

sospese sopra il mio orizzonte.

Lontani intanto, riecheggiavano passi

nel rapimento cosciente.

Ed io sollevata radiosa parlavo

al mio sole oscurato.

 

 

Ming I – L’Ottenebramento della Luce

L’inutile orpello scuoteva chiuse urne

ripetendo ardori momentanei

elidendo il vero nucleo.

Tentennante oscillavo decidendo

non essere mia quella linea.

Presto attendevo nuova luce

oltre le evitate catene.



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