Commento
all'I King di Paola Da Venezia
(29-48)
29
- L’Abissale
-
Si prospetta l’immagine della croce, costituita dal
verticalismo dei
livelli
e
dall’orizzontalità degli eventi quotidiani. Il pericolo è
insito nella
difficoltà di passare
dal piano denso della vita ai piani sottili dello spirito. Ma è
un
pericolo
che serve come banco di prova del
dominio di sé.
30
-
Il risaltante , il fuoco
-
Lo spirito creativo del giovane esordiente
trasfigura a
poco a poco
il proprio sé inferiore. La chiarezza è diventata duplice : da
un lato la
chiarezza
analitica della mente, dall’altra la chiarezza sintetica del cuore,
qualità
che vengono
amplificate in una sorta di ricaricamento reciproco.
31-
L’influenzamento (la domanda di matrimonio)
-
Dopo il processo di purificazione ,
avvenuto in seguito
alle diverse esperienze condotte sia all’esterno
- a contatto e in
associazione con gruppi
e individui
-
che all’interno -
in un processo di espiazione
e di adesione al divino
- il
giovane esordiente è maturo per conoscere intimamente
l’altro sé.
L’aver superato positivamente le precedenti prove produce un
esito
benefico
sull’incontro stesso : da una parte emergono affinità profonde,
dall’altra si
riscontra un forte
influenzamento reciproco, ed è proprio questo amalgama di
sentimenti e di idee
che suscita la percezione della propria essenziale natura, poiché
ognuno dei due fa da
risalto all’altro.
32
-
La durata -
Il rapporto tra due individualità può diventare permanente
quando, pur
nel mutare delle
circostanze, viene mantenuto costante l’impegno di interessi e
ideali
comuni.
33
-
La ritirata
-
Il pericolo incombente, in una relazione profonda, è di venire
assorbiti
dall’altrui
personalità
E’ bene, allora, fare qualche piccola interruzione, per
riesaminare ogni cosa
con distacco; in qualche caso non agire, affinché le cose si
riassestino
naturalmente e si ritrovi l’armonia e la freschezza dell’unione.
34
-
La
potenza del grande
Ciò
che dà potenza è l’aver confrontato la propria
identità
con quella altrui. Ma rimanere perseveranti nella consapevolezza
della
potenza acquisita è il
monito che trattiene il giovane adepto dall’uso di essa , perché,
non controllata,
potrebbe degenerare in violenza.
35
-
Il progresso -
Il giovane adepto, che è divenuto consapevole della propria
potenza,
può rapidamente progredire, mettendo in
luce le sue capacità innate e profonde,
ma,nello stesso tempo è messo in guardia
contro le insidie e le frustrazioni
che sono
proprie di un’espansione troppo rapida.
36
-
L’oscuramento della luce
- Questo tempo di chiarità e di progresso non è facile
da
mantenere e può ribaltarsi
in una fase di oscuramento. Per il fatto di aver trovato una
via non ricalcata da altri e
per questo non mediocre, l’adepto si vedrà misconosciuto
o sottovalutato. E’ opportuno
allora essere prudenti e contenuti per non crearsi delle
inimicizie
incancellabili.
37
-
La casata -
E’ possibile che si venga a creare una convivenza fra pochi
intimi al pari
di un rapporto ben
strutturato come la famiglia, dove genitori e figli trovano il
loro
giusto posto, purchè
parole e comportamento si mantengano coerenti e facciano da
cemento alcuni punti
importanti :un progetto comune, la volontà di realizzarlo e di
accettarne le
conseguenze.
38
-
La contrapposizione -
Fatta l’esperienza di un’unione tra pochi, in un rapporto più
allargato, dove ognuno può vivere
con il distacco necessario a mantenere la propria
individualità, si può riuscire a
stare uniti e sostenersi per compiere una grande opera
comune.
39
-
L’impedimento
-
Quando le mentalità sono troppo divergenti per tenere
insieme
un’unione, ognuno cercherà
di eliminare in sé gli elementi spigolosi del proprio
carattere che possono fare da
ostacolo. Sono impedimenti che tuttavia costituiscono
uno stimolo per arricchirsi
interiormente.
40
-
La liberazione
-
Le tensioni che si erano venute creando per incomprensioni,
ora
cominciano a sciogliersi. Il giovane apprendista si sente
liberato dal peso
opprimente
dei
propri errori ;
a sua volta sorvola sulle trasgressioni involontarie
del prossimo e
perdona le volontarie.
41
-
La minorazione -
Anche un piccolo gesto può essere il segnale di un
cambiamento
importante. Uno stato di allegria, di serenità,
può servire a mitigare
un atteggiamento
caparbio, irascibile. L’ironia bonaria è un grande espediente
per
smontare un’impostazione
seriosa, rigida delle cose.
42
-
L’accrescimento
-
Ora che si è acquisita la propensione a rinforzare il bene che
si
scopre
negli
altri e a spogliarsi dei difetti che si scoprono in se stessi, il
carattere
acquista pienezza.
In
antitesi alla solidità interiore, all’esterno si verificherà
un’insolita mitezza,
che diviene
penetrante.
Con questo stato d’animo il giovane
progredente è ben
corazzato per affrontare
imprese
difficili e pericolose.
43
-
Lo straripamento ( la decisione )
-
E’ giunto il momento di utilizzare la propria
forza
prorompente per elargirla a chi ne ha bisogno. Si può cominciare
a fare
opera di
proselitismo.
Si
è più aperti e disponibili verso il prossimo, e si combatte chi è in
errore con
schiettezza e
pacatezza.
44
-
Il farsi incontro
-
E’ facile che qualcuno approfitti della situazione per volgerla
a
proprio
vantaggio,
travisando le intenzioni di chi è in buona fede.
Ostacolo
imprevisto a cui
il giovane adepto deve sapere far fronte.
45
-
La raccolta -
Eccolo dunque presentarsi alla moltitudine raccolta per
ascoltarlo. Si
avverte
la
presenza di forze soprannaturali e che un legame sacro unisce viventi
e
trapassati.
46
-
L’ascendere
-
Allorquando l’adepto avverte di essere collegato con il
trascendente,
non abbia
paura, ma si metta al lavoro con lena per assecondare , spinto dal
favore
del tempo, il moto ascendente che
è in lui, impercettibile, ma costante.
47
-
L’assillo (l’esaurimento) -
Nello sforzo di farsi strada verso la luce e lavorando senza
fermarsi
, il discepolo si sente assillato dall’impegno e rischia di esaurirsi,
ma se segue
la
sua Via, troverà il modo di superare difficoltà e spinte contrarie.
E
ciò è già segno di una bella prova di carattere.
48
-
Il pozzo
-
Dalla terra come dal cielo , dal vivere quotidiano come dallo
stato
mistico,
si
attinge linfa vitale, energia pura, divina. Pere quanto diversi siano
i
talenti e la cultura di
ognuno, si può attingere alla stessa fonte dell’energia divina,
purchè si vada fino in
fondo
e
non ci si fermi a metà strada, in una conoscenza
mediata da altri.
E’
a questa fonte che l’adepto riceve la rivelazione di essere
“iniziato” ai misteri della
vita.
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