Due Sogni di CARLA


SOGNO 1

 

Scendevo per la strada che porta alla mia abitazione e li`  in mezzo alla strada c’erano alcune persone… (bambini?). Io cercavo la chiave  per aprire il portone, ma non la trovavo.
Li` in mezzo alle persone mi appare mia madre, bella, gioiosa, di circa 35 anni.
La mamma, vista la mia preoccupazione, mi dice: << Prendi la mia!!>> e mi fa cenno, indicando la finestra, la prima, vicino al portone. Io ho allungato la mano e l’ho presa.
Amplificazione del sogno: ho avuto la sensazione che la sua chiave mi facesse aprire qualcosa di nuovo. Il suo viso, splendente, luminoso, come una luna piena, mi comunicava gioia e pace. Ora so che lei mi dara` la chiave per aprire le porte che finora mi sono state chiuse (sul piano pratico: la sognatrice spera di ricevere una pensione, ma il fascicolo della domanda e` rimasto  fermo per due anni, ora spera di sbloccarlo).

 

 

 

Sogno 1 Carla B. interpretazione di Franca Vascellari (11/12/2005)

Scendevo per la strada: la sognatrice si trova in una posizione “alta” rispetto alla sua abitazione (l’abitazione e` il luogo dell’abitudine, dell’abito, della “maschera”, della personalita` e corrisponde nei sogni al piano fisico, e quindi al corpo materiale)  e deve scendere;  come se, per comprendere ed estrarre la sostanza dell’insegnamento del sogno, dovesse abbandonare le “alture”  in cui normalmente risiede (piano astro-mentale) e portarsi a “terra”. La soluzione del problema posto dall’io di veglia all’Io del sogno si trova giu`,  li` in mezzo alla strada,  nella via di “casa”, e nel mezzo, nella via di mezzo, nel “centro” in corrispondenza del cuore, e la`, nella vita quotidiana,  dove ci sono altre persone: cioe` altre “maschere”, meglio se queste sono come bambini, cioe` persone semplici e innocenti, non sofisticate o complicate, la` si puo` trovare l’aiuto richiesto.
Io cercavo la chiave: cercare la chiave significa cercare la “radice” delle cose, il loro significato interno, che e` nascosto, celato, dalla porta con serratura. E questa chiave e` poi quella del portone, della porta “grande” di casa sua: vale a dire: Carla cerca la chiave per entrare all’interno di se`, per trovarsi o meglio, per ri-trovarsi.
Ogni volta che noi cerchiamo in noi stessi ci conosciamo in maniera sempre piu` profonda perché in noi e` Lo Spirito, il Se`, l’Io Sono, il Cristo, e piu` noi Lo cerchiamo, piu` Lo conosciamo.
Ma non la trovavo: la sognatrice crede di aver perduto la  chiave per entrare in “casa”, ma ecco che  dal centro della strada (= lastricata = fatta di lastre, di “pietre”) dalla “pietra”, in mezzo alle persone (= maschere) sorge la madre, bella, gioiosa. La madre naturale in sogno puo` rappresentare la Madre Celeste, Binah, la Vergine, Janua Caeli (= porta del Cielo), Sedes sapientiae (= sede della Sapienza) Mater Christi (= Madre del Cristo), Mater boni consilii ( = Madre del buon consiglio). La Bellezza e la Gioia sono legate  alla sephirah, Tiphereth, relativa al centro del cuore. Il numero 35 (7x5) e’ il numero relativo all’azione giusta (7) moltiplicata per il pensiero giusto (5). Noi sappiamo che quando la madre di Carla aveva 35 anni lei ne aveva 11 e 11 e` il numero della sephirah Daath, la Coscienza, il Figlio.
Le parole della madre <<Prendi la mia>> non lasciano dubbi sulle sue intenzioni di donare alla “figlia Carla”  la sua propria chiave, la sua stessa radice, donandole cosi` insieme Se stessa e le sue prerogative: Juanua Caeli, Mater Christi ecc.. La chiave per ri-entrare in “Casa” e` li`, accanto al portone, basta allungare la mano e prenderla, basta farlo!  E Carla (= forte, valente, libera) segue il  consiglio della Madre.
L’amplificazione del sogno, commento della sognatrice al sogno stesso, corrisponde senz’altro ad una interpretazione valida e pratica, ma noi sappiamo che un sogno si puo` leggere a piu` livelli… e noi preferiamo scavare nei significati piu` interiorizzati. 

Grazie. F.V.

 

 

 

 

Sogno 2 Carla B.

Vedevo una donna vestita di bianco. Sette brutti mostri neri con la testa piccola cercavano di ghermirla e di annientarla. La donna si dimenava per non toccarli e per non essere toccata. Pensavo: ma come, questa e’ la Madonna… come e` possibile che il diavolo possa combattere con Lei? Mentre facevo queste considerazioni tutta preoccupata, dinanzi a me si e’ alzata una figura statuaria, di Regina e padrona, immobile e con le mani giunte, bianchissima, come a dirmi: <<Ho vinto!!>>.
Mi sono ricordata che la Madonna ha detto in una discorso recente (1/1/2000): <<Satana e’ sciolto dalle catene, dovete aiutarmi ad intercedere per voi presso il Padre>>
Era una statua perfetta, bianchissima, emanava luce.

 

 

 

Sogno 2 Carla B.  interpretazione di  Franca

La donna vestita di bianco ricorda “la donna vestita di sole” dell’Apocalisse 12,1 ed e` tale in quanto la sognatrice  la identifica, sempre in sogno, con la Madonna, alla quale si oppone, come in Ap 12,3, il drago a sette teste. Qui il mostro non e` uno, bensi` sette brutti mostri e con la testa piccola,  ma il simbolismo rimane lo stesso, anche se tra la donna e i sette mostri neri c’e`, in un certo senso, maggior “vicinanza” che nell’Appocalisse. Ed ecco che la domanda sorge spontanea come e` possibile che  il diavolo possa combattere con Lei? La Madonna stessa sembra dar risposta alla domanda con l’apparire alla sognatrice in tutto il suo splendore e la sua figura statuaria annuncia, senza parlare, la sua Vittoria. Infine nella sua amplificazione di veglia Carla ricorda una frase del discorso di Maria a Majugore: <<Satana e’ sciolto dalle catene, dovete aiutarmi ad intercedere per voi presso il Padre>> e tale frase e` la sua personale risposta alla domanda del sogno che noi condividiamo.
Inoltre bisogna ricordare che il sogno, come le visioni dei veggenti e dei profeti, vive il “tempo” in modo soggettivo. In sogno, passato, presente e futuro convivono nell’eterno presente. Nella lotta tra Bene e male, tuttora in atto nella manifestazione in cui noi esistiamo, il Bene, rappresentato dalla donna vestita di bianco deve ‘continuamente’ lottare col drago a sette teste o con i sette mostri che possono essere identificati con i sette vizi capitali, le sette teste appunto del dragone o male. Da che e’ terminata la seconda guerra mondiale, e cioe` negli ultimi 60 anni, mai, come in questo momento, il male ha imperversato e l’ha fatta da padrone, cercando di ghermire e annientare il Bene per accaparrarsi la sua energia e capovolgerla a suo favore. Satana e` sciolto dalle catene, cioe` impazza, e noi tutti che operiamo per il Bene dobbiamo unirci e combatterlo, sapendo che il primo nemico del Bene e` accettare il male per finta comprensione o tolleranza. Chi dice che il male va con-preso dovrebbe dimostrare che la mela marcia messa in un cesto insieme alle mele buone diventa buona. Noi non l’abbiamo mai visto. Quando in un cesto si vede una mela marcia, l’unica cosa da fare e`: TOGLIERLA DAL CESTO. Se poi, la si puo’ utilizzare per darla ai conigli o alle galline, beh…lo si faccia pure, ma non e’ il caso di conservarla insieme alle mele buone o di metterla in tavola per l’ospite…(v. Mt. 21, 12-13).

 

Grazie. F.V.

 

Indietro