Un
racconto, una poesia, un quadro se “sinceri” sono sempre “sogni”
dell’autore e i sogni sono autoritratti in simbolo. Questo quadretto
bianco e nero di Luciana e’ ricco di particolari rivelatori:
dall’Albero in primo piano con la sua “Civetta” o “Gufo” (nei
testi di animali simbolici o mitologici che abbiamo consultato questi due
animali vengono omologati) al Sole che potrebbe anche essere una Luna in
quanto nel Cielo ci sono le Stelle; dalla terra aspra e collinosa al mare
che potrebbe anche essere un calmo lago; dai rami brulli e labirintici
alla doppia barchetta a vela...
Iniziamo a prendere in esame il “bianco-nero”: il rifiuto del colore,
oltre a poter indicare che nel momento dell’ispirazione c’era solo una
penna nera a disposizione, puo’ significare una necessita’ di “far
chiarezza” tra “luce” ed “ombra” e una scelta di austerita’ e
di raffinatezza.
L’Albero (Albero della Vita) mostra una struttura solida, come dicevamo
poc’anzi ma “labirintica” per i lavorii della mente e i rami brulli
rivelano l’attesa di una “primavera” che tarda ad arrivare. Il ramo
a destra (uno dei dieci rami) del disegno, in particolare, si ripiega su
se stesso e diventa quasi “spinoso”: e’ un ramo della colonna di
“destra” il piu’ basso, relativo a Netzach.
La Civetta o Gufo, ha una valenza simbolica doppia: rappresenta la
“scienza” che squarcia l’oscurita’ dell’ignoranza, o anche la
dea Pallade Atena-Minerva, personificazione della Sapienza e
il Cristo nella notte della passione e della morte; ma anche il
demone femminile notturno Lilith dell’Ebraismo e la cavalcatura della
dea tenebrosa Durga dell’Induismo; in Giappone
quello reale veniva considerato “messaggero” degli dei e per
questo spesso sacrificato... qui ci sembra per la posizione e l’aspetto
maestoso del tipo “regale” ed essendo appollaiato sul secondo ramo a
sinistra dell’Albero, relativo a Geburah.
Il Sole che potrebbe essere anche Luna nella sua semplicita’ (un cerchio
senza raggi) compare insieme alle Stelle, che sappiamo tutti simboleggiano
il karma, quello che ci portiamo appresso dal passato ed e’ quindi
moderato nel suo splendore, ma indica una buona armonia o fusione tra
Yesod e Tiphereth ( immaginazione e cuore).
La Terra nera e collinosa, quasi un reticolo di righe,
non mostra vegetazione, come l’Albero, ma accoglie
amorevolmente le acque del lago-mare su cui navigano
tranquillamente “due” barchette: sono passati i momenti piu’
difficili e ora la navigazione e’serena e pacata, ma il “Gufo o la
“Civetta” sta molto “attento” e i suoi occhi penetranti vedono
“lontano”.
Grazie.
F.V.
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