Ci
sono varie persone tra cui i miei ultimi genitori, ora defunti .
Non
so’ dove sono ; e non mi pongo l’interrogativo . So’ solo che
davanti a me c’e’ un forno a gas, ed io vorrei accenderlo ; questo e
situato vicino ad un altro fornello a gas che è gia acceso, e sopra il
quale c’e’ una pentola con coperchio .
Nel
tentativo di accendere questo forno, uso vari accendini che pero’ non
danno fiamma ; questo mi procura un poco d’apprensione perche’
nell’operazione di tentativo di accendere il forno apro il gas del forno
, ed ho timore che questo gas non incendiato dall’assenza di fiamma
degli accendini che non
funzionavano, possa esplodere; ma per fortuna ; non succede niente.
Dopo
di alcuni tentati falliti, mi giro e mi rivolgo a mio padre, che era lì
vicino a me ; e gli chiedo di darmi lui un accendino che funzionasse .
LUI
mi passa quest’accendino, e finalmente riesco ad accendere il forno .
Le
fiamme degli ugelli del forno non si accendono tutte in modo uniforme ;
infatti in alcuni punti sono piu’ alte che in altri ; mentre in altre
parti del forno, sembra quasi che tiri vento ,perché le fiamme sono un
poco piegate e sembrano quasi che vogliano
staccarsi dal condotto bucherellato che fa’ da ugello .
Insomma
: dopo che sono riuscito ad accendere questo forno, mi sono svegliato.
Ed
ora mi viene da pensare : che
cosa mettere dentro questo forno ? Perché bene o male ora e’ acceso e
funzionante .
Si
accettano suggerimenti.
Grazie
Cristiano
Sogno Cristiano
- interpretazione di Franca
Il sognatore dice di non conoscere il “luogo” in
cui si trova ma sa che ci sono i “genitori” = in realta’ si
riconosce “Albero” con
“radici”, genitori, e
“frutti” : forno, fornello. Egli dice di non porsi
l’interrogativo del “dove” si trova, ma in realta’ il sogno e’
la risposta a tale interrogativo: a che punto mi trovo sul Sentiero (o
dello sviluppo dell’Albero)? C’e’
un forno (interiore) spento, da accendere e un fornello (esteriore) gia’
acceso e con “pentola” e coperchio sopra
= la cottura alchemica e’ cominciata, ma quella esteriore e’
attiva, quella interiore ancora no. Egli fa vari tentativi per attivare la
“cottura interiore” ma le difficolta’ (gli accendini che non danno
fiamma) e la paura di combinare guai (esplosioni incontrollate) lo
trattengono. Infine si rivolge al “Padre” alla sua Radice, al Se’ e
ottiene un accendino funzionante anche se il forno ha fiamme irregolari e
e che vanno un po’ per conto loro (non riesce a governarle)...
Da ultimo la conclusione: “Se sono riuscito bene o
male ad accendere il forno, “cosa”
metterci dentro? Accetto suggerimenti...”
Ed ecco il suggerimento: “ Nel forno devi mettere
te stesso e cuocerti a fuoco lento; divenuto cibo spirituale per gli
altri, offrirti in pasto...come tutti i Maestri, il Cristo, il Budda ,
Khrisna, Laotze’, Mose’... ma dicono
che non sia tanto semplice...!!!”
Grazie.
F.V.
|