Sogno del 26 Agosto del 2001 di CRISTIANO


Ci sono varie persone tra cui i miei ultimi genitori, ora defunti .
Non so’ dove sono ; e non mi pongo l’interrogativo . So’ solo che davanti a me c’e’ un forno a gas, ed io vorrei accenderlo ; questo e situato vicino ad un altro fornello a gas che è gia acceso, e sopra il quale c’e’ una pentola con coperchio .
Nel tentativo di accendere questo forno, uso vari accendini che pero’ non danno fiamma ; questo mi procura un poco d’apprensione perche’ nell’operazione di tentativo di accendere il forno apro il gas del forno , ed ho timore che questo gas non incendiato dall’assenza di fiamma degli accendini  che non funzionavano, possa esplodere; ma per fortuna ; non succede niente.
Dopo di alcuni tentati falliti, mi giro e mi rivolgo a mio padre, che era lì vicino a me ; e gli chiedo di darmi lui un accendino che funzionasse .
LUI mi passa quest’accendino, e finalmente riesco ad accendere il forno .
Le fiamme degli ugelli del forno non si accendono tutte in modo uniforme ; infatti in alcuni punti sono piu’ alte che in altri ; mentre in altre parti del forno, sembra quasi che tiri vento ,perché le fiamme sono un poco piegate e sembrano quasi che vogliano  staccarsi dal condotto bucherellato che fa’ da ugello .
Insomma : dopo che sono riuscito ad accendere questo forno, mi sono svegliato.
Ed ora mi viene da pensare  : che cosa mettere dentro questo forno ? Perché bene o male ora e’ acceso e funzionante .
Si accettano suggerimenti.                                 

Grazie Cristiano


 

Sogno Cristiano - interpretazione di  Franca

Il sognatore dice di non conoscere il “luogo” in cui si trova ma sa che ci sono i “genitori” = in realta’ si riconosce  “Albero” con “radici”,  genitori, e  “frutti” : forno, fornello. Egli dice di non porsi l’interrogativo del “dove” si trova, ma in realta’ il sogno e’ la risposta a tale interrogativo: a che punto mi trovo sul Sentiero (o dello sviluppo dell’Albero)?  C’e’ un forno (interiore) spento, da accendere e un fornello (esteriore) gia’ acceso e con “pentola” e coperchio sopra  = la cottura alchemica e’ cominciata, ma quella esteriore e’ attiva, quella interiore ancora no. Egli fa vari tentativi per attivare la “cottura interiore” ma le difficolta’ (gli accendini che non danno fiamma) e la paura di combinare guai (esplosioni incontrollate) lo trattengono. Infine si rivolge al “Padre” alla sua Radice, al Se’ e ottiene un accendino funzionante anche se il forno ha fiamme irregolari e e che vanno un po’ per conto loro (non riesce a governarle)...
Da ultimo la conclusione: “Se sono riuscito bene o male ad accendere il forno,  “cosa” metterci dentro? Accetto suggerimenti...”
Ed ecco il suggerimento: “ Nel forno devi mettere te stesso e cuocerti a fuoco lento; divenuto cibo spirituale per gli altri, offrirti in pasto...come tutti i Maestri, il Cristo, il Budda , Khrisna, Laotze’, Mose’... ma  dicono che non sia tanto semplice...!!!”

Grazie. F.V.

 

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