Sogno
del 20/06/2001 di EMMA
Ambiente: piccoli paesi in autunno; personaggi: Emma e Maria. Due
donne vogliono comprare dei dolci particolari: le pesche. Non sono dolci
facili da trovarsi, ma c'è una stranissima pasticceria dove sono in
vendita. Per raggiungere la pasticceria bisogna attravesare alcuni paesi.
Le due donne discutono animatamente per mettersi d'accordo.Maria vuol
portare un'altra donna, non simpatica a me, io non la vorrei. Per
raggiungere la pasticceria delle pesche attraversiamo un primo paese, la
strada che lo attraversa si trova a sinistra, sulla destra ci sono tante
bancarelle che vendono merce di ogni tipo. La terza donna vorrebbe
fermarsi a vedere e a comprare tutto. Io dico: -"non possiamo portare
ancora con noi questa donna, ci fa solo perdere tempo! ".La terza
donna viene così esclusa dal viaggio. Oltrepassato il primo villaggio,
per attraversare il secondo dobbiamo lasciare l'automobile e salire a
piedi per una strada ripida. Sulla sinistra di questa strada, per non
cadere in un dirupo profondo e per aiutare nella salita, c'è una
balaustra di ferro nero e lucente. La salita è faticosa
perché c'è un vento forte che ci spinge indietro, andiamo avanti
di poco ma siamo subito spinte e costrette ad indietreggiare dal vento.Con
molta fatica e sempre aggrappate alla balaustra, riusciamo ad oltrepassare
anche il secondo villaggio. Riappare la macchina e a bordo di essa
oltrepassiamo con facilità il terzo villaggio. La strada prosegue e
conduce alla pasticceria. E' stranissima: c'è, all'interno, un lungo
bancone diviso a metà nel senso della lunghezza. Nella metà di sinistra
ci sono tanti vassoi pieni di pesche, in alto, a circa tre metri dal
pavimento, oltre il tetto della pasticceria c'è una grande pesca, della
grandezza di un melone. E' bellissima e rosea, tutta coperta di cristalli
di zucchero che brillano perché illuminati da un raggio di luce,
all'interno non è
ripiena di crema come tutte le altre pesche, è vuota e come attraversata
dalla luce.Capisco subito che quella è la mia pesca, l'avevo intuito
dall'inizio del viaggio che volevo quella pesca. Maria compera un vassoio
di piccole pesche ed è contenta così. A questo punto il mio sguardo cade
sull'altra metà del bancone e vedo che è piena di bottoni e lampo di
merceria, di color grigio e verde. Non mi piacciono. (firmato: Emma).
Il primo quadratino in basso è il villaggio delle "bancarelle"; il secondo, il villaggio del "vento"; il terzo, è il terzo villaggio; il quarto, quello in alto, è la Pesca. I quattro quadrati rappresentano un albero cabalistico con i quattro livelli di coscienza.
Piccoli
paesi= centri appena sviluppati; autunno=
tempo del raccolto; Emma= Imma= Grande; Maria= Miriam = Amata da Dio,
oppure: mar= goccia, e yam = mare, percio’: goccia di mare, goccia di
infinito. Le due donne, una grande e una piccola (ma infinita e amata da
Dio) rappresentano il mentale e l’astrale della sognatrice (Maria ha
gia’ sviluppato Tiphereth), Emma vuole conquistare Daath, l’Io Sono,
la Buddita’, La Pesca. La terza donna rappresenta il fisico, la
personalita’ assianica che vorrebbe sperimentare tutto, ma non e’
interessata alla Pesca (stranamente, ma non tanto, questa parola fa venire in mente “Pasqua” = Passaggio dell’Angelo
della Tradizione ebraica oppure Pasqua di Resurrezione della Tradizione
cristiana), tale donna viene rifiutata, e abbandonata nel primo villaggio,
appunto il Malkuth. La strada che porta al secondo paese e’ difficile,
dura, ostacolata dal “vento” (Briah di Yetzirah), ma una balaustra,
appoggio in ferro (c’e una componente marziana – Geburah –
favorevole), permette l’andare anche se a volte si torna indietro: si va
“senza automobile” a significare la durezza del controllo nel mondo
dei sentimenti ma alla fine si riesce a conquistare il secondo villaggio (Tiphereth),
essendoci Maria, non poteva essere altrimenti. Il terzo percorso
attraverso il terzo villaggio sembra apparentemente piu’ facile (si va
in automobile) e’ il mondo mentale proprio di Emma, la sognatrice sa di
poter raggiungere la Pasticceria dove ci sono le Pesche desiderate (
momenti di illuminazione, stati di beatitudine gia’ raggiunti in passato
-conosciuti) e Maria di quelli gia’ si accontenta... ma Emma no, Emma,
la Grande vuole l’irraggiungibile Pesca Divina, intravista chiaramente
oltre le normali pesche...ma ecco che si distrae e guarda in basso, sul
bancone della pasticceria dove a destra, ci sono bottoni e cerniere lampo
(entrambi mezzi di chiusura dell’abito, della persona = la
razionalita’ propria di Emma prende il sopravvento e la distrae
dall’Opera) =” che non mi piacciono.”.. Commento
al sogno di Emma L'esordio
di questo sogno ("Ambiente: piccoli paesi d'autunno; personaggi: Emma
e Maria) fa subito pensare ad una persona che vive il sogno come
rappresentazione teatrale e quindi come una finzione. Quanto ai paesi
d'autunno, essi sono l'immagine della moderazione: né poca, né troppa
gente; né troppo caldo, né troppo freddo; né troppa luce, né troppa
tenebra. E' inutile dire che verso quella
grossa pesca converge tutto il sogno. Perché questo frutto? Cerchiamo di
scoprirlo. La pesca, introdotta dall'oriente circa duemila anni fa, veniva
chiamata dai romani persica , perché la
conobbero grazie ai persiani.E' una sorta di mela persiana. Se nella
nostra tradizione la mela porta alla caduta, in quella orientale la pesca
(mela orientale) simboleggia l'immortalità. In questa prospettiva
l'interpretazione che Emma dà al suo sogno è soddisfacente. Ma esso può
essere visto anche sotto un altro aspetto. Siamo partiti dal fatto che la
sognatrice ci dice tale pesca meravigliosa
è grossa come un melone, cioè come una grossa mela, ed anziché
ripiena di crema è vuota. La grossa mela così descritta fa pensare a
quella mitica dell'Eden. Partendo da qui abbiamo cominciato a cercare
l'albero della conoscenza del bene e del male, e con un po' di forzatura
l'abbiamo individuato in quel bancone tagliato a metà nel senso della
lunghezza, quindi un albero tagliato, lavorato, un albero che dopo qualche
migliaio di anni appare appare morto perché non più "parlante"
come simbolo. Quelli che erano i personaggi del Genesi sono stati tutti
interiorizzati in Emma, Maria, la terza donna, la pesca. Ora, siccome la
terza donna ci sembrava un po' leggerina per addossarle la funzione del
male, mi sono chiesto: dov'è il serpente? Mentre mi ponevo questa
domanda, Franca (mia moglie) che sedeva poco discosta da me, mi dice
sbalordita: "una biscia s'è infilata sotta al gatto
addormentato". Il gatto
dormiva sotto una sedia a circa sette metri da noi. Dal
sogno di Emma del 20 giugno 2001: riflessioni di Maurizio Si
dice che il Buddha Shakyamuni abbia impartito 84000 insegnamenti e che
molti di essi siano ancora mantenuti segreti, magari nascosti in
misteriose caverne delle montagne himalayane. Viene però da chiedersi:
perché un tale profluvio di istruzioni date dal Maestro quando egli
stesso ha attestato che la Verità è una e a portata di mano, vicina e
presente nel cuore di tutti? La risposta è semplice: il Risvegliato ha
sempre cercato di adattare l’insegnamento alle capacità di comprensione
del discepolo e alle caratteristiche individuali dell’ascoltatore. La
sostanza del messaggio è una sola, ma ci sono innumerevoli upaya
- espedienti - per arrivare alla sua realizzazione. |