Un sogno di EMMA

Carissimi…Proprio perché vi sento vicini voglio rendervi partecipi di un evento che mi ha toccato e di un sogno: lunedi` 17 marzo è morto mio fratello. La domenica precedente aveva avuto un leggero malore ed è stato portato in ospedale. Quando sono arrivata mi sono accorta che era stato messo con la barella del pronto soccorso nella stessa camera e nello stesso identico punto dove, in precedenza era stata messa mia madre. L’ho fatto notare a mio fratello che con la sua ironia mi ha risposto ridendo: “Vuoi dire che sto per morire?”.  Dopo 24 ore era morto.
Il giorno in cui è morto, il lunedi` pomeriggio, ero andata a trovarlo con Carla, mia sorella, e mio padre ed ero stata con lui fino alla 16. Stava benino. Niente faceva capire che dopo neanche due ore sarebbe morto. (Non ho pero` detto che mio fratello, all’eta` di 23 anni, aveva avuto un incidente stradale per cui da tanti anni viveva su una sedia a rotelle).

Sogno:  martedi` 18 marzo ore 1,30 del mattino.

Vedo il volto di mio fratello Franco sorridente, sornione, e tranquillo. Il suo volto è un misto tra quello di prima dell’incidente e quello dopo.. Mi colpisce la sua tranquillita`. Poi mi dice sempre sorridendo: “A me faceva male qui”. E vedo le sue spalle, nella parte posteriore, di quando era giovane, dove il collo si unisce al dorso, proprio al centro, cioe` nel punto della colonna vertebrale. In quel punto c’ è una piccola incisione fresca, una ferita fresca di circa 1 cm., a forma di H. Svanisce il sogno, svanisce l’immagine di mio fratello.

Grazie, Emma.

 

Sogno Emma 15 int. Franca

E` normale che subito dopo il decesso di un parente qualcuno dei familiari lo sogni. In genere il morto si manifesta alla persona piu` sensibile della famiglia per dare sue notizie dall’aldila`. Il mondo dei sogni e` il ‘luogo’ dove la realta` fisica, che conosciamo, e la realta` sottile del mondo astro-mentale, di cui non abbiamo quasi coscienza, si incontrano, e nel sogno noi possiamo percepire qualcosa dell’ultra fisico. Il contatto puo` avvenire perché chi e` vivo riesce con il suo amore ad aprire la porta di comunicazione, e chi non e` piu` vivo per lo stesso amore, vuole rassicurare l’altro e dar notizia di se`.
Nell’antefatto veniamo a conoscenza della inaspettata morte del fratello della sognatrice. Ma l’archetipo della Morte aleggiava gia` nell’aria al suo ricovero in ospedale:
quando sono arrivata mi sono accorta che era stato messo con la barella del pronto soccorso nella stessa camera e nello stesso identico punto dove, in precedenza era stata messa mia madre… il giorno e l’ora del sogno (18 + 1,30 = 1+8 +1+3 = 13, ci danno il 13 e per la numerologia il n. 13 e` il numero della Morte.
Vedo il volto di mio fratello Franco sorridente, sornione, e tranquillo. Emma dapprima vede solo il volto del fratello, come se la sognatrice  in questo ‘incontro’ volesse  nascondersi  il suo ‘corpo’, quel corpo tanto offeso dall’incidente di tanti anni prima e che per tutta la vita e` stato causa di terribile sofferenza per lui e la sua famiglia. A questo punto veniamo a conoscere anche il nome del fratello: Franco. Franco significa ‘libero’, ma anche ‘portatore di giavellotto’, cioe` guerriero.  Gli aggettivi sorridente e tranquillo trasmettono la serenita` da lui raggiunta nel nuovo stato, invece l’aggettivo sornione,  ci suggerisce l’idea di un suo attributo caratteriale. Ecco la definzione di sornione del Devoto nel  Dizionario della Lingua Italiana”: ‘colui che sotto la maschera di una placida o bonaria indifferenza, nasconde un’astuzia vigile e sottile’. L’aggettivo sornione Emma lo ha aggiunto al suo scritto in un secondo tempo, quasi a volerci passare la sensazione provata nel sogno alla vista di quel volto: con la morte il fratello ha trovato serenita` e tranquillita`, ma ha anche ritrovato una sua qualita` peculiare: quella di essere ‘qualcosa’ di piu` e di meglio di quanto poteva apparire a prima vista. … Il suo volto è un misto tra quello di prima dell’incidente e quello dopo.. Mi colpisce la sua tranquillita`. Notoriamente quando noi sognamo i ns/ defunti, per es. i genitori,  li vediamo in genere nell’eta` della maturita`, perché il ‘tempo’ della vita e` relativo alle ns/ esperienze, e noi non ce li ricordiamo giovani, perché, quando loro lo erano, noi non c’eravamo, e ci rifiutiamo di vederli vecchi come quando sono morti; cosi` Emma vede il volto di Franco quasi nel suo tempo migliore, ma non ancora del tutto, essendo la morte troppo recente, ne coglie soprattutto  la tranquillita`. La parola tranquillita`  deriva da trans (= passaggio al di la`) e da quies (= quiete). Tranquillo e` colui che e` esente da ogni turbamento sia fisico che morale, che sta in pace. Ma non e` la Pace che si chiede per i defunti nelle preghiere?
Poi mi dice sempre sorridendo: “A me faceva male qui”. Franco sorridendo mostra alla sorella dove gli faceva male il punto della sofferenza, una sofferenza che ora non c’e` piu`. La sofferenza, il male e` cessato, al malessere e` subentrato il benessere, ora puo` sorridere.
E vedo le sue spalle, nella parte posteriore, di quando era giovane, dove il collo si unisce al dorso, proprio al centro, cioe` nel punto della colonna vertebrale. Il punto indicato da Emma sembra essere un punto intermedio tra quelli conosciuti sull’Albero Cabalistico come i centri della gola (Chesed) e delle spalle (Geburah), e anche punto intermedio tra il centro del cuore Tiphereth e quello della Coscienza Daath.
In quel punto c’ è una piccola incisione fresca, una ferita fresca di circa 1 cm., a forma di H.
Il punto indicato da Franco e` ‘segnato’ da una incisione, una ferita fresca; viene in mente la conferma della Cresima o l’unzione del Sacerdozio. La H e` una lettera molto particolare, tutte le lettere lo sono, ma l’H come l’ha tracciata Emma, con la sua forma articolata e simmetrica (destra-sinistra) e speculare (sopra-sotto) e` davvero speciale: siamo andati a vedere sul Dizionario universale dei Miti e delle Leggende di A. S. Mercatante, ed abbiamo trovato che l’H e` la lettera iniziale di nomi di divinita` di tutte le tradizioni, ne citiamo qualcuna.

Hagia Sophia: Santa Sapienza, che nel cristianesimo rappresenta la seconda persona della Trinita`,  cioe` Gesu` Cristo.

Horo:  Colui che e` in alto; nella mitologia egiziana e` il figlio del dio Iside e e della dea Osiride, e` il dio solare, della vita che sconfigge Seth, il dio delle tenebre.

Haris-Chandra: nella mitologia indiana e` il dio della sofferenza.

Hel: nella mitologia scandinava e` la dea della morte  (e della resurrezione).

Heng-E`: nella mitologia cinese e` la dea  che sottrasse agli dei il farmaco dell’immortalita`e fuggi` sulla luna, diventandone la dea.

Hsien: nella mitologia cinese e` il mortale che diviene immortale… ecc. ecc.

Insomma questa H ci sembra essere il simbolo della guarigione di Franco, come fioritura della croce formata dei  4  chacra  che abbiamo sopra citato: Tiphereth, Geburah, Chesed, Daath.
Svanisce il sogno, svanisce l’immagine di mio fratello. Termina il sogno, ma in Emma rimane l’immagine della serenita` sorridente del fratello, che rendera` anche lei serena e forte, e  ricordi la nostra cara amica che anche il suo nome, Emma, significa proprio ‘forte e gentile’.

Grazie. F. V.

 

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