Sogno di EMMA


Sogno: E’ estate. Ci sono le zanzare. Serve una zanzariera. La vorrei grigio, la  “vedo” grigio perla, luminosa,  3x2. Roberto la vuole 3x3. Il sogno finisce qui.

 

 

 

Interpretazione di Franca 

E’ il tempo del raccolto... (estate), ma qualcosa infastidisce: le zanzare (insetti cattivi, che succhiano il sangue, vampiri, inutili) Si cerca un riparo, un modo di neutralizzarle, la sognatrice (la sua parte sentimentale-intuitiva) propone un rimedio, la zanzariera che da’ protezione e sicurezza, ma le sue “misure” sono differenti da quelle della sua controparte maschile (pratico-razionale), il marito Roberto. Emma propone il 3x2 = 6  (nell’I Ching corrisponde alla linea spezzata, vecchia, che diventa intera) Roberto invece  e’ per  il 3x3 = 9 (nell’I Ching corrisponde alla linea intera, vecchia, che diventa spezzata): Emma desidera iniziare con un comportamento morbido, grigio, luminoso che poi si irrigidisce, Roberto il contrario. Le due soluzioni sono entrambe mutevoli e complementari, nel primo caso si dovra’ provvedere ad un ampliamento della “protezione” nel secondo ad una diminuzione. Grazie. F. V.

 

 

 

Interpretazione di Natale

"E' estate, ci sono le zanzare, serve una zanzariera".  Il momento introspettivo di Emma è "caldo", cioè abbastanza impegnativo. La ricerca procede con costanza e serietà. Se l'inverno può essere definito il momento dell'oratorio, l'estate è quello del laboratorio. Questa sua fase estiva  di ricerca è caratterizzata dal sole e da tutto ciò che esso simbolizza: volontà, attività, amore, decisione, luminosità, intuizione, ecc. Ma in tutti i momenti della ricerca, sia in quelli diurni che in quelli notturni, i nemici interiori sono sempre lì in agguato con i loro pungiglioni, pronti a sottrarci energie (le zanzare), per cui occorre proteggersi (zanzariere). Ora, la cosa può essere vista da due diverse prospettive: 1) la sognatrice sta dentro  e vuole proteggersi dalle zanzare esterne (i nemici sono là, lontani, proiettati); 2) la sognatrice sta fuori, ha avuto una espansione coscienziale (forse da metabolizzare) ed allora deve proteggere l'esterno dalle zanzare interiori. Il color della zanzariera deve essere grigio-perla-luminoso, e deve avere le dimensioni 3x3. Durante le fasi calde della ricerca, al viandante possono accadere tante cose. A volte gli può succedere di perdere il fuoco della vista e di trovarsi davanti agli occhi una sorta di nebbia che divide il mondo fisico da quello metafisico, il grossolano dal sottile. E' come uno schermo mentale allargato, collettivo, oggettivo, su cui può   apparire di tutto. Ma è anche una sorta di protezione per entrambe i mondi. Emma Sognante, inconscia, preferirebbe un'apertura di 3 x 2, tipo cinema scope, panoramico. Mentre Roberto, la sua controparte cosciente lo vorrebbe 3 x 3, schermo tradizionale: la parte attiva della sognatrice émoderata; la parte femminile è più comprensiva (lo schermo panoramico dà la sensazione di due braccia spalancate e avvolgenti).

 

 

Flash onirico di Emma – fantasticherie di Maurizio

Le zanzare sono insetti perturbatori dei nostri sonni: non ci lasciano dormire. Esistono zanzariere di vario tipo e forma, alle finestre, sopra i letti, eccetera: in questa maniera, con una rete a maglie finissime, cerchiamo di proteggerci evitandone le punture e, forse ancor di più, il fastidiosissimo suono – da cui prendono, per onomatopea, il nome. Riportando tutto ciò alla realtà simbolica dei sogni, dobbiamo chiederci cos’è che non ci lascia riposare tranquilli, e la risposta non può che essere: pensieri tormentosi, dubbi o problemi assillanti da cui vorremmo avere qualche volta ristoro. La rete a maglie sottili che ci dovrebbe proteggere, la zanzariera, rappresenta le costruzioni mentali, gli orditi razionalizzanti che tessiamo per non far passare quei pensieri oppure quegli eventi che attentano alle nostre sicurezze: è uno scudo rassicurante connesso con la nostra visione del mondo. Eppure c’è un problema: la sognatrice ha un’opinione delle cose duplice, bifocale: la Emma del sogno vorrebbe una zanzariera dalle dimensioni di tre metri per due perché corrisponde alla reale grandezza della finestra su cui applicarla; il Roberto del sogno, altra parte di lei, vorrebbe invece acquistare tre metri per tre di tessuto. Emma si irrita, perché le sembra che in questo modo si ingigantiscono i problemi, si esagera, non si sanno contenere le cose in un giusto quadro di riferimento, nella giusta cornice razionale, si va verso un ulteriore motivo d’insicurezza. ‘Roberto’, d’altro canto, vorrebbe un quadrato perfetto, una costruzione ideale, indipendente dalle circostanze oggettive, ma connesso con una realtà altra: una vera protezione dai tormenti della mente e della vita, sembra suggerire l’’animus’ di Emma, si raggiunge soltanto ampliando la visione; in questo modo la rete non sarà soltanto un fattore difensivo legato alle contingenze, bensì un perfezionamento delle nostre facoltà di comprensione. Tuttavia, probabilmente, questa seconda ipotesi richiede un maggiore sforzo e più lavoro, maggiori costi in termini di impegno e di trasformazione di sé. La Emma del sogno preferirebbe un ‘tre-per-due’ che, come ogni donna che va nei supermercati sa bene, è uno sconto allettante; purtroppo pare che le cose non funzionino così: l’alleggerimento della retribuzione karmica non è un’occasione immotivata, ma il risultato di un impegno assiduo; non è una svendita, ma l’acquisto meritato di una più alta consapevolezza.

 

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