Sogno di
EMMA del 23 Settembre
L'ambiente
è affollato, forse una stazione, ci sono sedili di legno chiaro con
alti schienali su cui si appendono le proprie cose, io ci ho appeso la
borsa , il cappotto ed altro.Willi, il ragazzo di mia figlia Sara, ci
chiama al telefono, parla con Roberto, poi vuole parlare con me e mi
chiede una ricetta di cucina. Subito dopo decidiamo di andare via ed io
prendo tutte le mie cose.
Sogno Emma - intererpretazione di Franca La stazione indica un luogo di cambiamenti: un treno viene lasciato e se ne prende un altro (o un altro mezzo di trasporto, in questo caso la macchina) presumibilmente per tornare a casa. Nella vita della sognatrice ci sono dei cambiamenti: la stazione e’ il “luogo” di riferimento tra il “prima” e il “dopo”ed Emma ci torna tre volte nello stesso sogno. Se consideriamo Willi (= volonta’ di protezione) e Sara (= principessa, futura regina) come aspetti della stessa sognatrice che si chiede una “ricetta di cucina” = un nuovo modo di “alimentarsi” in relazione al cambiamento, cioe’ come proteggersi dagli attacchi dell’Avversario, volendo diventare “Regina”, il sogno stesso da’ le indicazioni richieste: occuparsi prima di tutto della “borsa”, cioe’ del bagaglio che si porta dietro, farselo “consegnare” dai due carabinieri (guardiani della soglia); verificarne il contenuto; se trovato “mancante” tornare alla “stazione” e affrontare il “superiore viscido circondato da donne dall’aspetto equivoco”, vale a dire lo stesso Avversario che sicuramente e’ coinvolto nel furto delle “cose” preziose che erano contenute nella borsa valore: 1.500.000, cioe’ 3x500x1000 = tre volte (sui tre piani inferiori ) 500 (la Forza) del 1000 (Daath) , denunciarlo e infine sperare che la figlia “Vanessa= farfalla, simbolo di resurrezione e quindi del Cristo (Daath) le venga in aiuto.
Grazie. F. V.
Nei
sogni spesso drammatizziamo i fatti della vita a tutto beneficio del
sentimento, che ha così la possibilità di scaricare in essi le energie
potenti che stanno dietro a timori, paure, angosce di cui siamo
coscienti e che la razionalità non ci permette di vivere pienamente
nello stato di veglia. Però, la cosa, vista da un punto di vista un
tantino più 'alto', ci autorizza a pensare che la Coscienza ( una per
tutti) compie sforzi incredibili per fare in modo che, attraverso
l'intreccio delle vite di tutto il creato, suoni la sveglia in un punto
qualunque di tale rete esistenziale. Quindi, se da un lato il sogno di
Emma ha a che vedere coi suoi timori per un uccelletto che sta per
abbandonare il suo nido (sua figlia Sara): la stazione affollata
è chiaro che non vedrà partire la sognatrice, ma altri…; i
sedili di legno ci parlano della "scomoda" attesa della
partenza; l'appendere allo schienale borsa e cappotto potrebbe
simboleggiare il porsi dietro le spalle, l'affidare al passato l'esser
madre (borsa) con tutti i "venti" che ciò ha comportato
(cappotto e altro). Il ragazzo di sua figlia parla con Roberto (il
marito di Emma), come dire che per la sognatrice è incomprensibile
capirne le motivazioni. Quanto alla ricetta di cucina, essa ci segnala
che per Emma, Willi potrebbe non essere molto esperto nell'alimentare il
nascente rapporto autonomo. "In
macchina mi accorgo che manca la borsa": Emma non solo consegna al
passato il suo essere madre che alla fine affiderà alla
"superstite" figlia Vanessa, ma comincia a rimuoverlo per non
soffrire troppo. La storia potrebbe continuare coi carabinieri, con la
borsa vuota, con la denuncia. Ma mi pare sufficiente averne dato un
accenno. |