Un sogno
di Marijana (6)
La mattina del 17 gennaio mi sono svegliata
dopo aver fatto il primo sogno sul CIS. Non era uno dei miei sogni
abituali, ma era
lucido e trasparente ed era
divenuto veglia in modo indolore, come se da sveglia avessi la ferma
convinzione di essere stata veramente al CIS. Dopo il primo risveglio mi
ricordavo perfettamente dell'interessante argomento che si trattava e
che io affrontavo con una grande lucidità e chiarezza, mi ricordavo del
sentimento di una piena presenza del nostro gruppo attuale, di noi sette
con Franca e Natale (ma dopo il secondo risveglio non mi ricordavo più
dell'argomento trattato).
Grazie, Marijana
Sogno Marijana 6 int. Franca
La mattina del 17 gennaio mi sono
svegliata dopo aver fatto il primo sogno sul CIS. Non era uno dei miei
sogni abituali, ma era
lucido e trasparente ed
era divenuto veglia in modo indolore, come se da sveglia avessi la ferma
convinzione di essere stata veramente al CIS. Dopo il primo risveglio mi
ricordavo perfettamente dell'interessante argomento che si trattava e
che io affrontavo con una grande lucidità e chiarezza, mi ricordavo del
sentimento di una piena presenza del nostro gruppo attuale, di noi sette
con Franca e Natale (ma dopo il secondo risveglio non mi ricordavo più
dell'argomento trattato).
Poi mi
sono riaddormentata e di nuovo ero al CIS. L’Archetipo che si ricava dalla data del sogno di M. e` quello relativo al n. 17, Le Stelle, anche detto La Stella o I Sette Sigilli, Archetipo legato alla comprensione delle cose, alle rivelazioni interiori (apertura dei sigilli), alla scoperta delle doti karmiche e dello scopo della incarnazione. Sabato 12/ 01/08 abbiamo ripreso col gruppo la pratica della meditazione guidata, dopo che tutti i suoi componenti, da noi sollecitati ad esprimere il loro parere su come incrementare il comune interesse spirituale, l’avevano richiesta per iscritto, in particolare Marijana aveva anche richiesto di dedicare una particolare attenzione ai sogni, ed ecco che il 17/01 le arriva questo sogno particolare, composto di 2 sogni legati al CIS e probabilmente alla pratica meditativa. Il primo sogno, al primo risveglio, offre come caratteristica 3 sostantivi: lucidita`, chiarezza, presenza, ma al secondo risveglio e` tutto dimenticato, e percio` non ci resta che esaminare il secondo sogno, eccolo. La
seconda riunione onirica è iniziata come tante altre in realtà, soltanto
Paola era seduta nel posto di Franca o di Natale, ed io stavo in piedi
dietro di lei. Franca e Natale erano nei nostri posti. Il posto nel cerchio formato dal gruppo e` stato spesso motivo di piccole discussioni. In realta` se il cerchio e` davvero un cerchio, tutti i posti dovrebbero essere uguali…ma poiche` si fa coincidere il posto con il ruolo, ecco che il posto nel sogno serve a cambiare di ruolo e a cambiare soprattutto il punto di vista. Marijana con Luca, suo compagno nella vita, (che non e` nominato) scambiano di fatto il posto con Franca e Natale, anche se Marijana, per non ‘dirlo’ apertamente, mette in mezzo, coinvolge, nel posto di Franca e Natale, Paola (altra componente del gruppo); ma ‘Paola’ significa ‘piccola’, ‘modesta’ e Marijana pone se stessa, o meglio la coppia Marijana-Luca ‘modestamente’ alle spalle di Paola.
Leggevamo un'opera teatrale in un tedesco che non si usa più, e io
sapevo che questa era una lingua del Sette-Ottocento, nella quale,
secondo la mia impressione, si scrivevano le opere teatrali dell'epoca.
Ma il 'nostro tedesco' non assomigliava al tedesco contemporaneo né a
nessuna altra lingua a me nota. Era una continua ripetizione di un
mormorio, melodico e ritmico, e soltanto a volte si pronunciavano alcune
parole che mi ricordavano qualche lingua contemporanea.Anche se non la
parlo, in qualche modo, questa lingua è comprensibile per me ed io leggo
il testo con una partecipazione affettiva. Mi chiedo come è possibile
questo e con un grande piacere capisco di aver imparato ad usare
l'intuito. Comincio ad esercitarmi e ad impegnarmi di più e constato di
capire sempre di più, anche se alcune frasi mi rimangono sconosciute.
La lettura del testo teatrale nel nostro tedesco arcaico (tedesco = lingua popolare, contrapposta a lingua classica) conduce la sognatrice alla conoscenza o meglio alla reminiscenza del suo passato, in un linguaggio per lei comprensibile e capace di suscitare in lei una partecipazione affettiva. Nel ruolo di Franca-Natale Marijana con-prende l’uso dell’intuizione (intuire = guardare dentro = guardarsi allo specchio, conoscersi per via diretta, senza mediazione). M. decide di sviluppare questa qualita`attraverso l’esercizio e l’impegno, pur rendendosi conto della difficolta` di una simile ambizione.
All'improvviso sulla porta vedo entrare
mio zio con sua figlia, i quali
in realtà non vedo da più
di dieci anni. E' un cugino di mio padre e sua figlia che è
dodici-tredici anni più giovane di me e che si è laureata in lingua
italiana come la migliore studentessa del gruppo.
L’uso dell’intuizione provoca l’apparizione dello zio ( = dio, demone interiore, Se` ecc.) e della di lui figlia. Marijana, su domanda di Natale, ci ha chiarito il nome della cugina: Caterina; il significato di questo nome e`: la pura, ma anche la saettante (= luce, forza, shekinah ecc.). Caterina, con la sua Luce e` ovviamente una ulteriore specchiatura della stessa M. nella sua parte femminile: anima, o psiche; essa e` riuscita, venendo a stabilirsi in Italia, a laurearsi in lingua italiana come la miglior studentessa del gruppo. M. e` ben felice di essere venuta in Italia e di aver imparato cosi` bene la nostra lingua (le ns/tecniche di autoconoscenza) come la miglior studentessa del gruppo. Qui ci vengono elargiti tre numeri: sono 10 anni che Marijana non vede lo zio, la figlia ha 12-13 anni meno di lei. Possiamo ritrovare il riferimento a tre Archetipi: 10, la Ruota, il Mutamento, il Tempo, 12, il Sacrificio, 13, la Trasmutazione. La presenza dello Zio e della di lui Figlia si produce attraverso il Tempo, il Sacrificio, la Trasmutazione. Loro si
mettono in piedi fra la finestra e l'attaccapanni con l'intenzione di
seguire le nostre prove. Ma mio zio sembra molto distaccato e assente,
mostra indifferenza e freddezza, contrariamente a come sia fatto e di
come siano stati i nostri rapporti nella vita. Zio e cugina si posizionano alle spalle dei posti che normalmente occupano Marijana e Luca. Qui abbiamo quattro vocaboli relativi allo zio: distaccato, assente, mostra indifferenza e freddezza. Il rapporto con lo Zio sembra difficile e sgradevole. Continuiamo a leggere le parti, a momenti si sente la musica in sottofondo scelta da Natale, ma lui all'improvviso decide di sostituire questa musica con una moderna musica turco-araba, il cosiddetto 'turbo-folk' . La
sognatrice teme un giudizio negativo dello
Zio
sul
suo ‘passato-presente’ da questa disapprovazione nasce la necessita` di
cambiare
musica
e
ovviamente il compito e` affidato a
Natale (= che e`
relativo alla nascita, al ‘nuovo’), ma unire sincreticamente il
‘vecchio’ col ‘nuovo’ produce
Turbo-folk, cioe`crea
disarmonia.. Io mi meraviglio di questa sua scelta, penso che ci possiamo presentare in modo migliore e chiedo a Franca se possiamo fare 'Antigone'. Tra una recita sul passato (tedesco arcaico) e una musica del futuro (turbo-folk) M. decide di preferire un presente vero e recitabile, in cui e` protagonista: Antigone (= al posto della Madre), l’eroina che prende su di se` il ruolo di ‘Terra’, che seppellisce il suo morto (i suoi errori) e che e` disposta al Sacrificio pur di ribellarsi al tiranno (il male)… Lei
accetta e io vado a salutare mio zio prima di andare a vestirmi per
'Antigone'. Lo bacio tre volte come da abitudine ortodossa, ma lui
rimane immobile e algido. Poi, davanti i miei occhi comincia a
trasformarsi in un'altra persona assumendo i tratti somatici molto
armoniosi e belli. Io so di aver visto una volta questa nuova persona
che assomiglia o ad un attore di qualche dramma greco o a qualche statua
antica. Con l’approvazione di Franca (= che e` libera), M. va a vestirsi da Antigone, ma prima bacia tre volte come da abitudine ortodossa lo Zio che all’inizio resta immobile ed algido. Notiamo che lo ‘zio’ di Antigone e` proprio Creonte, il tiranno della tragedia sofoclea e che quindi in questo triplice bacio c’e` un tentativo di superare il conflitto tra il Bene (lo zio, il dio buono) e il male (Creonte, il tiranno); il tentativo riesce, lo zio e il tiranno si fondono in un’altra persona dalla bellezza armoniosa e ‘greca’ che M. gia` ha conosciuto (probabilmente una precedente esperienza di carattere spirituale).
Vado a cambiarmi, ma vicino il divanetto
vedo un pezzettino di cotone un po' macchiato di sangue. Mi chiedo se
appartiene a me e lo nascondo nella tasca. Entro in un altra stanza
cercando di concentrarmi sulla parte, ma la mia attenzione viene
catturata da un altro pezzo di cotone
vicino il bagno,
totalmente macchiato di sangue mestruale, probabilmente mio. Il conflitto tra passato e presente, tra bene e male pareva superato, ma di nuovo la spirale del ‘cambiamento’ riporta Marijana a preoccuparsi di problemi relativi al sangue mestruale, cioe` inerenti alla ‘vita’, alla sofferenza, alla fertilita`, alla donazione di se`. Tutti
sono sul palco, mi aspettano, ma io rimango a girare nelle mani il
cotone insanguinato cercando di ricordarmi come inizia la mia parte. So
di conoscerla tutta, non riesco soltanto a ricordarmi delle prime
parole:'' Cara sorella Ismene". Il gruppo, cioe`tutta Marijana e` pronto per la ‘recita’, per affrontare il presente-futuro, cioe` la vita; M. ‘sa’ tutta la parte ma non riesce a ‘ricordare’, vale a dire ad accettare in se` il personaggio di Ismene. Andiamo a vedere nel copione quale e` la ‘battuta’ che caratterizza Ismene: “ …siamo rimaste sole, siam donne e non possiamo lottare contro il re! Dunque ci tocca d’obbedire. Io chiedero` perdono al morto e a chi governa obbediro`!” Marijana non accetta la sua debolezza femminile e …il fatto di dover obbedire al re! …Beh, prima o poi si impara anche questo! …Il seguito lo vedremo al prossimo sogno. Grazie. F.V.
Sogno Marjana n.6 int. Natale Il CIS (Centro Studi Io
Sono) è un luogo particolare in cui ogni componente del gruppo è
invitato a focalizzare il suo essere sull'Essere.
Se in sogno Marijana va al CIS possiamo presumere che la sua psiche (la
sua anima) tocchi quelle particolari corde che vibrando possano
confermarle la sostanza del suo vero Essere. Insomma, nel sogno la
personalità, la maschera, il personaggio, va in cerca della sua vera
identità: dell'attrice.
Il personaggio è una
finzione, una creazione retta dall'attore, un fantoccio la cui anima è
un pensiero ed il cui sangue è la totalità dell'artista. Grazie, Natale Missale |