Sogno
del 20/07/2001 di MAURIZIO
Paola
C., nostra attuale responsabile di capitolo
nell’attività buddhista e nostra prima responsabile di gruppo, ci
propone di andare all Canarie per Natale prossimo insieme a lei, al
marito Paolo e al loro bambino Giacomo. L’idea ci piace e pensiamo di
prenotare due settimane in multiproprietà, interrogandoci su come
progettare la cosa nel modo organizzativamente più conveniente. Parlando
di vacanze, inoltre, informo la nostra amica di avvertire un cambiamento
nelle mie preferenze: mentre un tempo apprezzavo molto i paesi o i
periodi con clima freddo – autunnale o addirittura invernale – perché
mi ispiravano vitalità fisica e una sensazione spirituale, come di
interiorizzazione, oggi non è più così; sento, infatti, una maggiore
affinità con i climi temperati e le condizioni ambientali luminose e
solari. Riflessioni Se,
vicini al solstizio d’Estate, si pensa al Natale invece che ai mesi
estivi, come sarebbe più logico, per un progetto di vacanza e di liberazione
dagli impegni per recarsi alle Isole
Felici, vestigia della paradisiaca e mitica Atlantide, si propone in
qualche modo il simbolismo dell’asse solstiziale: Giovanni il Battista
(24 giugno) annuncia il Messia (25 dicembre) che verrà dopo di lui e di
cui egli rappresenta il precursore. Nel momento del culmine del ciclo
solare, si annuncia e si prevede l’inizio di un ciclo successivo, di
un nuovo giro della spirale evolutiva: come a dire che anche nei massimi
raggiungimenti, nei momenti apicali della nostra esistenza, è
importante non fermarsi mai, bensì puntare sempre al rinnovamento
e ad una maggiore crescita della consapevolezza per non rischiare
di cristallizzarci sulle nostre posizioni e chiuderci in noi stessi.
Potrebbe essere avvenuto ciò agli albori del cristianesimo: dopo la
morte del Maestro, la chiesa di Giacomo tese a chiudersi su posizioni più
dogmatiche e, probabilmente, più letteralmente aderenti al messaggio di
Gesù; mentre la concezione di Paolo rappresentò un rinnovamento,
soprattutto nel senso dell’apertura a tutti gli uomini e della
diffusione di un insegnamento adatto ai tempi. Riprendendo il mandala
del simbolismo annuale, potremmo accostare Giacomo all’equinozio
d’Autunno, tendente alla chiusura e al ripiegamento sulle posizioni
acquisite, e Paolo all’equinozio di Primavera con i suoi significati
di luce, calore, apertura del cuore. Commento
al sogno del 19/06/01 di Maurizio Il sogno ci viene offerto in due periodi. Nel primo, una responsabile del gruppo buddista di cui fanno parte Maurizio e Paola, invita questi ultimi a trascorrere una vacanza di due settimane alle Canarie. Nel secondo, Maurizio sente il bisogno di precisare che a differenza del passato, ora preferisce clima temperato e condizioni ambientali luminose e solari. Essendo il sognatore un buddista, non posso fare a meno di pensare alla via di mezzo del Budda: egli ricorda a se stesso, anche in sogno, che il massimo della realizzazione, la buddità, è raggiungibile attraverso la moderazione, anche nell'attività del suo gruppo: di tanto in tanto una bella vacanza, dopo tanto lavoro, non ci sta male. Ecco quanto si dice attraverso la responsabile di 'capitolo'. Questo per quanto riguarda il primo periodo del suo sogno. Per quel che concerne il secondo, la prima cosa che mi viene in mente è che potrebbe essere terminata una fase introspettiva molto simile alla oscura notte dell'anima di Giovanni della Croce: la tecnica del mantra è, fra l'altro, un formidabile mezzo di pulizia mentale, capace di allontanare i fantasmi mentali tipici del mondo lunare. Pertanto, il clima temperato e l'ambiente luminoso e solare fanno pensare alla fine della notte (ricordiamo però che tutto è ciclico in questo mondo, e che le stagioni e i giorni e le notti si alternano regolarmente secondo leggi di natura ben precise).Grazie N.M. Maurizio 19/06/01 “Noi.”
… (Maurizio e …?) Sono contattati da un capo dell’Organizzazione
per andare in “vacanza” = per uscire dalla routine, per il periodo
del Natale, della Rinascita spirituale. Il nome di tale superiore e’
Paola (= piccola, mancante) e il marito di questa Paola e’ Paolo (=
piccolo, mancante) e con loro c’e’ il figlio Giacomo (= da Giacobbe
= “che soppianta” oppure = “Dio protegge”) ma Giacomo e’ il
Santo evangelizzatore della Spagna sepolto a Santiago (= Santo Jacopo)
di Campostela, luogo di concentrazione di Luce e Fede. Questa richiesta
da parte di chi e’ piccolo ma ha generato “colui che soppianta (Esau’,
l’esteriore)” oppure “il protetto di Dio” che quindi
“protegge”, e’ accettata con entusiasmo, come un allargamento del
“Noi”, solo viene puntualizzato il cambiamento nella direzione degli
interessi: dall’interno (linea spezzata) all’esterno (linea intera)
come se certe esperienze yin (nord, montagna, solitudine, inverno)
dovessero essere completate da esperienze yang (sud, mare, caldo,
compagnia, estate) v. Il Ricettivo e il Creativo dell’I Ching, per una
necessita’ di Tao (intero) per sopperire al “mancante” Paola-o e
quindi accrescere il piccolo Giacomo. |