Entravo
in una casa , c’era una grande tavola imbandita con persone che
pranzavano, m’invitarono e io accettai volentieri; mangiai tantissimo,
tanto da sentirmi appesantita di stomaco.
Uscii fuori di casa dialogando con i commensali, ad un certo punto vidi
mio marito che mi chiamo’ ed esorto’ ad andare con lui,
dicendomi:”Vieni con me”. Rimasi sorpresissima e gli risposi: “ Ma
tu non sei morto?” Lui arrabbiato continuo’ a chiamarmi, poi mi
chiese di affrettarmi, vidi dopo
che aveva con se’ la macchina e voleva
entrarvi, ma non ci riusciva, io sorridevo e mi chiedevo come
avrebbe fatto ad entrare se io avevo le chiavi.
Ad un certo punto la macchina sprofondo’ in una grossa pozza, si
vedeva il tettino, lui la guardava sconsolato.
Poi mi trovai non so dire se in un mercato o ad una festivita’,
c’erano bancarelle e gente che curiosava, camminavo in compagnia
parlando amichevolmente; da lontano vedevo mio marito che ci seguiva. Mi
soffermai poco dopo, mi girai e vidi che lui non c’era piu’.
Mi fermai a guardare una bancarella dove c’erano spade piccole a mezza
luna incise che erano molto belle; mi accingevo a comprarne una che
ritenevo la piu’ lucente delle altre, ma la compro’ un altro. Le
persone vicine mi convinsero a comprarne una diversa, assicurandomi che
era quasi uguale. La comperai un po’ contrariata, la guardai e vi era
incisa l’immagine della Madonna con il bambino in braccio.
Era sera mi trovavo a parlare con uomini tra cui un carissimo amico di
mio marito. Dovevamo giocare alla lottomatica e parlavamo di denaro,
sapevo che mi dovevano dei soldi, li chiedevo e mi risposero che me li
avrebbero dati. Poi per rassicurarmi
sostenevano che avevano fatto cenare tante persone in una trattoria e di
aver guadagnato trenta milioni; non mi interessava,
io sapevo di aver vinto al lotto e volevo i miei soldi. Allora
venne l’amico di mio marito e mi diede in mano un potafoglio gonfio
con due milioni, assicurandomi che erano tutti e di fidarmi; io, infatti
non li aprii per controllarli, sapevo che c’erano.
Sogno
M.Grazia interpretazione di Franca
“Entravo
in Casa, c’era una gran tavola imbandita”: la sognatrice pare
rappresentarsi in sogno il suo ingresso nel Cis,
e il fatto che, essendoci tanto “cibo” in tavola, ne ha fatto
quasi indigestione.
Questa particolare “abbuffata” di cibo sottile l’ha precipitata in
un mondo astrale (fuori di casa) in cui ha potuto osservarsi. Una parte
di lei diviene suo marito (controparte razionale-pratica), morto da
poco, a cui la sognatrice,
proiettandogli il suo
desiderio di riaverlo con
se’, fa dire: “Vieni con me”, mentre lei stessa e’ cosciente
della sua morte infatti gli risponde: “Ma tu sei morto?”.
L’inutile tentativo del
marito poi di entrare in “macchina” (= il corpo fisico) senza averne
piu’ “le chiavi” e il rimanere “sconsolato” nel vedere “la
macchina sprofondare in una
grossa pozza”(=corrrispondente al dissolvimento del fisico nella
terra) indicano chiaramente che la sognatrice comincia a poco a poco ad
accettare il distacco e la
mancanza del suo compagno, infatti la prima parte del sogno termina
cosi’: “mi girai e lui non c’era piu’”: finalmente lo lascia
andare e pare acquietarsi.
La seconda parte del sogno mostra che la sognatrice ha ora nuovi
interessi, al “mercato”
dopo che il marito se ne e’ andato, puo’ guardare le bancarelle e
fare delle scelte: infatti e’ attratta da una “piccola spada a mezza
luna” ( spada= simbolo di lotta,
ma anche di desiderio di protezione; di aggressivita’ , ma
anche di volonta’ e decisione; piccola e a mezza luna = relativa al
potere immaginativo, femminile, sentimentale intuitivo; lucente=
positiva, realizzante)
tuttavia non riesce a “comperare” quella desiderata, ma una meno
bella che pero’ ha inciso “la madonna col bambino” e la scelta
dipende anche dal suo lasciarsi influenzare dalle “persone vicine”
come a dire che le sue possibilita’ di acquisto sono determinate in
parte da “altri” (il che equivale a un parziale rifiuto di
responsabilita’); l’immagine della “madonna col bambino”,
archetipo della “Maternita’” e’ in ogni modo molto positivo
perche’ vuol significare in qualche modo
la nascita del Figlio.
La terza parte del sogno e’ relativa al “lotto” (= fortuna, caso o
destino) al “denaro” (= energie del piano fisico) a “l’amico del
marito” (=per trasposizione, alla sua controparte razionale pratica);
vengono nominati “trentamilioni” potenziali e poi “duemilioni”
di cui la sognatrice e’ sicuramente in possesso, perche’ le
vengono consegnati “in mano”; se consideriamo 2.000.000 come il
totale di 2x1000x1000,
vale a dire 2 = Binah= Comprensione su due alberi cabalistici
(1000x1000) possiamo dire che la sognatrice, facendo il punto della sua
situazione si considera “pronta”
per lo sviluppo di Tiphereth (Kether del secondo albero cabalistico,
quello di Yetzirah, astrale, quello inerente al cuore)
che presuppone la la disponibilita’ al Sacrificio (il 30 potenziale).
Grazie.
F.V.
Sogno di Maria
Grazia interpretazione di Natale
"Entravo
in una casa, c'era una gran tavola imbandita con persone che pranzavano,
m'invitarono ed io accettai volentieri, mangiai tantissimo, tanto da
sentirmi appesantita di stomaco".
La casa cui allude La sognatrice è il gruppo onirico. Quando lei
si è inserita in esso era da poco morto il marito dopo un
malattia incurabile. Il gruppo stava pranzando, era cioè in piena
attività: ognuno, portando il suo sogno, imbandiva la tavola: dieci
sogni=dieci interpretazioni moltiplicate per il numero degli
"interpreti". Una vera e propria scorpacciata. A tante
pietanze Maria Grazia non
seppe dir di no, col conseguente risultato di un'indigestione
("avevo lo stomaco in subbuglio"): la sua psiche si trovò
davanti molti "cibi esotici" cui forse era poco abituata,
nello stesso momento in cui non era ancora in grado di elaborare il suo
lutto. Adesso, dopo alcuni mesi, prova ad elaborarlo
in modo deciso e con una certa serenità d'animo. Ecco quindi che
"dopo avere dialogato coi commensali", cioe dopo avere capito,
attraverso gli incontri di gruppo, in che modo procedere per una cauta
discesa nella propria interiorità, si prepara un incontro col marito,
quello che ancora sta dentro di lei, dentro la sua macchina (la sua
psiche), di cui lei e solo lei possiede ormai le chiavi. E' questo un
punto del sogno che risveste particolare importanza: la sognatrice
comincia ad essere cosciente delle sue possibilità, della sua
individualità, comincia ad essere consapevole del nucleo della sua
personalità, quell'illusorio motore egoico che prima o dopo dovrà
trascendere grazie alla consapevolezza di essere, un io per recitare a
suo piacimento nel teatro della vita (persona vuol dire maschera), ed un
Sé per osservare con assoluto distacco questa divertente recita. Un Sé
che toglie ogni maschera (Sé è impersonale), e che comprende questo e
Quello… A volte la macchina si impantana, vi sono ancora momenti duri
da affrontare, ma la sognatrice è consapevole di essere lei alla guida
ed è ormai in grado di dire al marito: " tu sei morto", non
puoi più guidare, devo farlo io. Lei sa di poter contare sulle sue
forze. Ma il distacco non esclude la presenza del consorte che per lei
diviene quasi un nume tutelare (la segue al mercato), un consigliere
interiore, un pozzo di Yang cui attingere tutte le volte che ce ne
dovesse esere bisogno. Il sogno continua, Maria Grazia va al mercato per
comprare. Ora, nel nostro caso, comprare non vuol dire fare shopping,
acquistare questo e quello per il solo gusto di farlo, ma fornirsi di
tutto l'occorrente per far fronte alle cose della vita. In particolare
lei deve comprare una spada piccola a mezza luna. Il simbolo della spada
dal punto di vista freudiano sappiamo cos'è, ma a noi interessa andare
oltre, perché questa parte del sogno diventa archetipica, numinosa. La
luna della spada simboleggia il serpente e la Madonna col Bambino è la
Vergine che gli schiaccerà la testa (spesso Essa schiaccia una luna
calante, allo stesso modo della Papessa dei tarocchi). La spada allude
al taglio definitivo che Maria Grazia vuole dare ai problemi che l'hanno
impegnata, ma con tutta la simbologia di cui sopra lei sa che la sua
mente, prima di affrontare un problema dovrà farsi vergine, pura, per
poter partorire pensieri (il Figlio) veri, gli unici in grado di
spezzare nodi gordiani. Non dovrà più attingere al piccolo pozzo del sé,
ma al vastissimo mare del Sé. Comincia ad essere sicura dei suoi mezzi
e comincia a scommettere (lotto), comincia ad investire energie, ed a
vincere e pretendere che le si paghino le vincite.
La via della ricerca è tracciata, dovrà solo essere percorsa secondo
le indicazioni che la nostra amica si è date.
La sognatrice è un ricercatore combattente, un Arjuna, un
guerriero (lotto vuol dire anche combatto). Possa Maria Grazia acquisire
ed impugnare la invincibile spada della Saggezza.
Possa Maria Grazia essere felice.
Grazie.
N.M.
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