Sogno Onofrio del pomeriggio del 21-09-2010
(orario sveglia circa le 18:00)

 

Non so in che località mi trovo, so solo che sto finendo di farmi la barba e che c’è una persona che attende che io finisca per poter chiudere il locale dove mi trovo.  La lametta del rasoio che sto usando, si sfila più volte; mi accorgo che questa cosa mi provoca la sensazione di star perdendo troppo tempo.  Mi rivolgo al tizio che sta aspettando, e balbetto qualche scusa, poi per non creare ulteriori ritardi alla chiusura del posto ed al tipo che ,finora, si era comportato molto gentilmente (non mi aveva messo fretta, ne` mi aveva rimproverato);  decido  di contraccambiare la gentilezza uscendo dal posto, in modo che questo (senza ulteriori ritardi), possa essere chiuso; e il suo custode, libero di sbrigare altre faccende.

Una volta uscito mi ritrovo in un piazzale vicino ad un ponte che traversa un fiume, c’è il sole,  molto sole;  lì,  in questo posto.  In un angolo del piazzale, vedo una fontanella verso la quale mi dirigo con l’ intenzione di finire lì  di farmi la barba. 

Mentre mi dirigo verso la fontanella una persona (forse un bimbo) mi dice che c’è un cane che mi sta venendo addosso; mi volto, e dopo aver visto il cane, rispondo al bimbo :  è piccolo e  non credo che possa far del male o  paura a qualcuno. Il bimbo mi dice che non è di lui che devo aver paura,   questo anzi è quasi un’ amico, perché viene per avvertirmi dell’ arrivo di un lupo del quale si`,  devo temere. 

Ora la scena cambia, mentre  mi accorgo  del lupo che arriva; questo , con un balzo mi è addosso e  mi azzanna al braccio (sinistro ?), stranamente non sento i suoi denti affondarmi nella carne,  forse i vestiti mi hanno protetto.

Mentre tento di scrollarmi il lupo dal braccio mi viene il pensiero-intenzione (allo scopo di disfarmene), di spingerlo nelle   acque del fiume; per questo  mi avvicino ad un lato del  ponte (ponte che,  in quel tratto, è senza barriere  e con  l’ acqua del fiume così alta, che trabocca leggermente sul bordo strada , strada che fa anche da argine).  Mi scrollo il lupo dal braccio e riesco a spingerlo quasi interamente nelle acque del fiume; intanto, la luce  del sole è scomparsa, poi con un  ulteriore spinta riesco a gettare nel fiume il lupo (intanto il livello delle acque si abbassa). Questi non affoga anzi riesce a ‘’nuotare’’; cammino per un po’,  lungo il bordo della strada che costeggia il fiume e mi accorgo che ora il livello delle acque, è molto al  di sotto del livello stradale (come il Tevere a Roma), e che sul marciapiede in basso,  accanto al fiume , corrono altri lupi  (di cui alcuni chiari di pelo), forse accorsi in soccorso di quello che io ho gettato nel fiume. Alcuni di questi si gettano a loro volta nelle acque, ma sembrano tutti cavarsela senza problemi la qual cosa mi stupisce un poco; nel frattempo ho notato che ora il bordo strada che poi è anche l’ argine del fiume, è con un muretto  di protezione per me o per altri che vorrebbero camminare lungo il fiume ,  senza pericoli ne problemi.

A questo punto mi sveglio e decido di farmi una doccia.

 

Sogno Onofrio 4 interpretazione di Franca Vascellari

Sogno del pomeriggio del 21-9-10 (orario sveglia circa le 18,00) Cominciamo ad esaminare i numeri offerti dal sognatore: 21+9+10+18 = 58; a questa somma aggiungiamo anche il numero del sogno, il 4, ed otteniamo  cosi` 62 , 6+2 = 8; 8 e` il numero del sogno, relativo all'Archetipo della Giustizia, il numero dell'equilibrio delle forze, nella concordanza di causa ed effetto.

Non so in che località mi trovo, so solo che sto finendo di farmi la barba e che c’è una persona che attende che io finisca per poter chiudere il locale dove mi trovo. Ignorare 'dove' ci si trova in sogno, ha il significato di avvertire la necessita` di far chiarezza nella vita di veglia, perche` il "Luogo" e` il Malkuth, il nostro esser-'ci' in questo mondo; 'farsi la barba' vuol dire rendersi presentabili, relazionarsi con gli altri, voler dare il meglio di se`; ma anche 'scoprire il mento', che e` simbolo di volonta` e quindi puo` voler significare una esigenza interiore di rafforzare questa qualita`. La persona che attende di chiudere il locale puo` rappresentare quella parte del sognatore che aspetta pazientemente che lui stesso si sia 'fatta la barba' per poter chiudere un capitolo, cambiare pagina, andare avanti, passare ad altro, crescere ulteriormente.

 La lametta del rasoio che sto usando, si sfila più volte;   mi accorgo che questa cosa mi provoca la sensazione di star perdendo troppo tempo. Il sognatore ha coscienza del fatto che trova difficolta` nel 'farsi la barba' e la causa della difficolta` sta nel-la lametta del rasoio che si sfila più volte cioe`: c'e` un difetto nel rasoio che sta usando, 'l'oggetto' che dovrebbe renderlo piu` ordinato e presentabile non obbedisce al comando e il tutto si traduce in una perdita di tempo.

Mi rivolgo al tizio che sta aspettando e balbetto qualche scusa, poi per non creare ulteriori ritardi alla chiusura del posto ed al tipo che ,finora, si era comportato molto gentilmente (non mi aveva messo fretta, ne` mi aveva rimproverato);  decido  di contraccambiare la gentilezza uscendo dal posto, in modo che questo (senza ulteriori ritardi), possa essere chiuso; e il suo custode, libero di sbrigare altre faccende. Onofrio decide di affrettarsi ad uscire dal locale, anche se l'operazione barba non e` stata completata, quasi per un senso di rispetto verso quello che ora e` diventato il custode del 'locale'. Come se, in un certo qual modo la persona che si trova con lui viene riconosciuta come protettore, (Angelo custode? Guardiano della soglia?) da non scontentare.

Una volta uscito mi ritrovo in un piazzale vicino ad un ponte che traversa un fiume, c’è il sole,  molto sole;  lì,  in questo posto.  Il paesaggio ora e` ben definito, voltare pagina ha portato ad una visione solare della situazione interiore, c'e` molta luce, molta chiarezza e il 'Sole' nei sogni indica sempre positivita` e Bellezza.

 In un angolo del piazzale, vedo  una fontanella verso la quale mi dirigo con l’ intenzione  di finire lì,  di farmi la barba. Ma il problema 'farsi la barba' continua a preoccupare il sognatore che cerca in tutti i modi di riuscire a portare a termine quest' operazione.

Mentre mi dirigo verso la fontanella una persona (forse un bimbo) mi dice che c’è un cane che mi sta venendo addosso; un altro personaggio appare ora nel sogno: forse un bambino: e` probabilmente una rielaborazione del 'custode' di cui sopra in quanto ha la stessa funzione: qui avverte di un pericolo imminente.

 mi volto,  e dopo aver visto il cane, rispondo al bimbo :  è piccolo e  non credo che possa far del male o  paura a qualcuno. Il bimbo mi dice che non  è di lui che devo aver paura,   questo  anzi è quasi un’ amico, perché viene per avvertirmi dell’ arrivo di un lupo del quale si,  devo temere.

Onofrio ora parla con il suo 'custode' e questo lo mette in guardia dal 'lupo cattivo'. La favola di Cappuccetto rosso ha avuto qui una rielaborazione onirica: il pericolo e` conosciuto dal 'bambino' e ignorato dall'adulto, il contrario di quello che avviene nella classica storia.

 Lupo, in tedesco 'wolf' ha nella sua radice il significato di lacerare. La simbologia del 'lupo' e` vasta, a volte ambivalente (come nella tradizione celtica), ma di solito, come anche in questo sogno, il lupo rappresenta il male, la distruzione, l'ingordigia (Ger. 5,6) il guadagno disonesto, lo spargimento di sangue (Ez. 22,27), ecc.: esso si oppone all'Agnello, simbolo del Cristo.

Ora la scena cambia, mentre mi accorgo  del lupo che arriva; questo, con un balzo mi è addosso e  mi azzanna al braccio (sinistro ?), stranamente non sento i suoi denti affondarmi nella carne,  forse i vestiti mi hanno protetto. Il pericolo preannunciato dal 'bimbo' e` arrivato. Onofrio se lo sente addosso, ma nello stesso tempo riesce a non farsi vincere dalla belva, e anche se si sente azzannato, in un certo qual modo sa di essere protetto.

Mentre tento di scrollarmi il lupo dal braccio mi viene il pensiero-intenzione (allo scopo di disfarmene), di  spingerlo nelle acque del fiume;  per questo  mi avvicino ad un lato del  ponte (ponte che,  in quel tratto, è senza barriere  e con  l’ acqua del fiume così alta, che trabocca leggermente sul bordo strada, strada che fa anche da argine).  Come nel sogno precedente (v. il suo sogno n.3 in www.taote.it  sogni), anche questa volta il sognatore si trova in bilico tra terra e acqua (tra fisico e astrale) ma qui, con il 'nemico'  visibile e in azione si sviluppa in lui una precisa volonta` di liberazione e il tentativo di relegare il 'mostro' nella parte piu` inconscia.

 Mi scrollo il lupo dal braccio e riesco a spingerlo quasi interamente nelle acque del fiume; intanto, la luce  del sole è scomparsa, poi con un  ulteriore spinta riesco a gettare nel fiume il lupo (intanto il livello delle acque si abbassa). La lotta contro il 'lupo' pare aver avuto un parziale successo, ma questo sforzo ha oscurato il Sole. E` come se le energie si fossero quasi del tutto esaurite per l'eccessivo impatto.

 Questi non affoga anzi riesce a ‘’nuotare’’; i nostri lupi interiori non affogano, nuotano nell'acqua e anche se per un po` li teniamo lontani, stanno sempre li` in agguato.

 cammino per un po’,  lungo il bordo della strada che costeggia il fiume e mi accorgo che ora il livello delle acque, è molto al  di sotto del livello stradale (come il Tevere a Roma), e che sul marciapiede in basso,  accanto al fiume, corrono altri lupi  (di cui alcuni chiari di pelo), forse accorsi in soccorso di quello che io ho gettato nel fiume. Onofrio e` ora in una situazione di chiarezza: la terraferma e` alta rispetto all'acqua del fiume e il lupo, anzi i lupi, ora sono lontani e di pelo chiaro, quindi non fanno piu` paura (ma stanno sempre li`)

 Alcuni di questi si gettano a loro volta nelle acque, ma sembrano tutti cavarsela senza problemi la qual cosa mi stupisce un poco; i lupi della nostra anima minacciano le nostre greggi interiori (i nostri sentimenti buoni, i nostri pensieri buoni) e se li lasciamo indisturbati nelle nostre terre o nei nostri fiumi, prima o poi ci riassaliranno. D'altronde essi non vanno 'uccisi' perche` sono parte di noi. Vanno domati, addomesticati, resi docili come cagnolini, allora custodiranno insieme a noi le nostre greggi.

 nel frattempo ho notato che ora il bordo strada che poi è anche l’ argine del fiume, è con un muretto  di protezione per me o per altri che vorrebbero camminare lungo il fiume, senza pericoli ne problemi. Certo avere un muro di protezione tra noi e le nostre belve interiori e` utile, ma non basta.

A questo punto mi sveglio e decido di farmi una doccia. Ottima idea! La doccia simboleggia il battesimo di purificazione, il lavacro della penitenza, la rinascita, il rinnovamento. Niente di meglio per svegliarsi davvero! Alla doccia si puo` aggiungere anche un buon sapone detergente e profumato... dicono che tenga lontani i lupi cattivi!

Grazie Onofrio -  Grazie, F.V.

 

 

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