Vari
Sogni di ROSA
Sett. - Ott. 2001 Pedalavo in bicicletta e trainavo una tavola di legno con quattro persone, di cui due erano Anna ed Emma che sono state sbalzate fuori. Le altre erano sconosciute. La strada che percorrevo era quella che porta alla chiesa dei quattro Santi Coronati, vicino al Celio. Le due amiche sono risalite sulla tavola, ma per quanto pedalassi, non riuscivo a raggiungere la chiesa. Una voce mi diceva che dovevo proseguire per la strada centrale. Svegliatami, ho pensato che l'indicazione era relativa al proseguimento della terapia chemio.
Ott. - Nov. 2001 Io e Simonetta dovevamo andare a Lourdes, ma io stavo nella basilica di San Pietro, molto scura e non riuscivo a parlare con nessuno per realizzare il viaggio. Ero in ansia e poi mi sono svegliata.
Marzo 2002 Roberto e io stavamo al C.I.S. (teatro) e noi sapevamo che c'era stato uno spettacolo che era riuscito bene. Ma una voce insisteva perché ancora si facessero le prove.
Sogni di Rosa - interpretazione di Franca
Basilica dei SS. Quattro
Coronati in Roma
1) La bicicletta, mezzo di
locomozione a due ruote puo’ essere omologata al cavallo (che
simboleggia le forze animiche, forze astrali o relative al sentimento);
la tavola che fa funzione di carretto alla “carrozza” che in genere
rappresenta il corpo fisico, come l’automobile; le 4 persone trainate i
4 elementi fisici della sognatrice che, a causa della sua malattia,
sono in parte sconosciuti e in parte (Anna = grazia, e Emma = forte)
“sbalzati fuori”. 2) Anche questo secondo sogno rivela il desiderio-aspirazione di raggiungere il Tempio, infatti questa volta la sognatrice e’ in compagnia di Simonetta (= Dio ha esaudito il desiderio), ma ancora la situazione e’ “oscura” infatti la sognatrice si trova in S. Pietro (= pietra, roccia) in Malkuth, e non e’ in grado di realizzare lo scopo del Viaggio, per questo e’ in ansia. 3) Il terzo sogno e’ la conclusione dei primi due. Ora la sognatrice si trova al CIS ( anagrammando si ottiene ICS, che e’ la pronuncia di X, come in passato ci fece notare Maurizio) e tale lettera dell’alfabeto e’ in genere attribuita all’incognito, al non conosciuto (= Altrove) e Rosa precisa che CIS e’ “teatro”, luogo di rappresentazione, di manifestazione, in cui lei stessa e una sua componente pratico-razionale (Roberto =illustre) sa che lo Spettacolo e’ “riuscito bene” ( lo scopo dell’incarnazione raggiunto), anche se Qualcuno insiste che “ancora si facciano le prove”. Questo “Qualcuno” e’ quella parte di Rosa che la spinge a non accontentarsi di risultati modesti, ma a cercare sempre maggior Bellezza e Perfezione... al meglio non c’e’ fine!
Meditazioni di Maurizio dei sogni di Rosa Nel viaggio della mia esistenza terrena vorrei guadagnare la salvezza dal Cielo offrendo in un perpetuo pellegrinaggio la mia vita al Tempio. Però mi accorgo che vivo in un profondo rifiuto per alcune parti della mia esperienza: il carico mi sembra troppo grande e vorrei essere già libera dall’oscurità. Non riesco a sopportare le ansie dell’incertezza quotidiana, il peso dell’ignoto e la paura del vuoto. Perciò spesso la mia preghiera è un’invocazione per essere dispensata dalle lezioni che la vita comporta e dall’insegnamento nascosto in esse. In realtà sono qui soltanto per provare e riprovare, per tentare di aprire, capire ed amare. Rendendomi conto di ciò decido di non chiudermi più nella diffidenza, né voglio più evitare ciò che invece devo affrontare. In questo mondo illusorio e impermanente non può accadermi nessun male reale. Pertanto mi abbandono fiduciosa per apprendere quello che devo sapere e sperimentare ciò che devo esperire, così da assimilare pienamente e con successo l’insegnamento che mi concerne in questa vita.
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