Vari sogni di ROSA


Circa 2 anni fa ho sognato che mio padre stava vicino ad una donna biondissima, era contento e contava dei soldi.
Io sapevo che quei soldi gli servivano per comprarsi una casa nuova.
Io vedevo mio padre ma lui non sapeva che io lo vedevo, e sapevo che c'era qualcuno alla mia sinistra che mi osservava. Mio padre stava alla destra del (=nel) sogno.

In un sogno seguente, mio padre per seguire quella bella bionda, non mi ha sentito quando l'ho chiamato. La bionda stava a destra del (=nel) sogno, al di qua di uno steccato di legno.
Mi sono svegliata  che singhiozzavo veramente e mi lamentavo con un signore che stava li' e che non conoscevo.

In un altro sogno ho visto mia sorella Santina che aveva calze a righe orizzontali bianche e nere ed ho sentito mio padre che diceva di preoccuparsi di (=per) mia sorella.

 

 

Sogni di Rosa - Interpretazione di Franca

Rosa ha ricordato questi tre sogni relativi al "padre" quando Marijana ha portato al gruppo il sogno n.2, come se il suo commento a tale sogno fosse: tu sogni di dover uccidere tuo padre (che  e' vivo) mentre io sogno di mio padre (che e' morto da 6 anni) per farlo rivivere; infatti Rosa stessa si e' interpretata la frase "io sapevo che quei soldi gli servivano per comprarsi una casa nuova" come una possibilita' per il padre morto di rinascere a questo mondo in un nuovo corpo. Anche per il personaggio della "bionda" ha dato la sua interpretazione: per lei la bionda e' la Luce, che il padre segue per poter conoscere la verita'. Ora il racconto di Rosa si e' ampliato di elementi esplicativi che dal ns/punto di vista fanno parte anche essi del sogno; e  noi consideriamo sogni e interpretazioni un tutt'uno, nel suo insieme. La cosa che ci ha piu' colpito in questo "insieme" e' l'importanza data  al "posto": e sapevo che c'era qualcuno alla mia sinistra...mio padre stava alla destra...la bionda stava a destra... al di qua di uno steccato di legno...un signore che stava li'...come se il "luogo" fosse la cosa piu' importante, come se la sognatrice si chiedesse "dove" fosse il sogno e cercasse dei punti noti per stabilire una realta' altrimenti inconoscibile. Forse Rosa non riesce a interiorizzare i suoi sogni e cerca un "altrove" dove collocare i suoi problemi inconsci. Ma in realta' in quel "luogo"del sogno, lei si pone al Centro, con un osservatore alla sinistra, un testimone, una controparte maschile che c'e', ma non agisce e che ricompare nel secondo sogno per accogliere (probabilmente maternamente) i lamenti e i singhiozzi provocati dalla mancata risposta del padre al suo richiamo. Quel padre che Rosa vuol far rinascere potrebbe essere quella sua controparte maschile di cui non ha mai potuto prendere veramente coscienza; la bionda che sta vicino al padre, che identifica con la Luce, puo' corrispondere all'altra parte di se stessa che e' in grado di dare la contentezza al padre per mezzo dei soldi cioe' di quell'oro, di quell'energia che rende possibile al maschile, supportato dal femminile, l'acquisto o meglio l'edificazione della Casa, intesa come "Castello" o "Tempio". Lo steccato di legno fa pensare ad una rielaborazione negativa  dell'Albero (legno) della Vita, considerato come "ostacolo" (steccato = cinto di pali secchi = gabbia di legno) tra se' e la bionda che lei vorrebbe divenire (la Luce).
Nel terzo sogno infine compare la sorella  Santina (Santa =sacra, dedicata a Dio) che aveva calze a righe bianche e nere: la sorella puo' indicare la parte di Rosa nota a lei fin dalla nascita, e le calze allora, come rivestimento dei piedi e delle gambe, possono essere omologate al centro del Malkuth, centro relativo al piano fisico, dove il bianco si alterna al nero: bene e male convivono, come salute e malattia e la preoccupazione del padre per la Santina dalle calze a righe puo' essere intesa come manifesta preoccupazione di Rosa per  la "salute" della stessa Rosa. Grazie. F.V.

   

 

 

Vari sogni di Rosa – Interpretazione di Maurizio

La prima cosa che viene da notare nel leggere i primi due dei tre frammenti onirici che Rosa ci propone, è il contenuto edipico: il padre della sognatrice è attratto da una bella donna bionda, deve comprare una nuova casa, e non presta attenzione o ascolto alla figlia, che se ne dispera. Nel terzo sogno la preoccupazione del genitore è per la sorella Santina e quindi, ancora una volta - anche se non in maniera così evidente come nelle altre due scene - Rosa è relegata in una posizione di secondo piano. Tutta la questione edipica, in fondo, semplificando molto, descrive un bisogno di amore e di considerazione non soddisfatti dalla controparte polare, la figura maschile.
Uscendo dal contesto strettamente psichico, che cosa vuol dire questa vicenda da un punto di vista più interiore e spirituale?  Viene alla mente la simbologia filosofica che separa lo spirito dalla materia, dove ‘spirito’ è sinonimo di figura maschile e paterna, e la materia è legata alla donna, alla madre, alla femminilità. In India per esempio, nel Samkhya, lo spirito è il Purusha, l’osservatore, che viene ammaliato da Prakriti, la materia come danzatrice cosmica, Maya, illusione. La preoccupazione di Rosa, dunque, sembrerebbe essere questo coinvolgimento della dimensione spirituale in quella materiale, nella quale lo spirito investe le sue potenzialità per ottenere una dimora. Rosa non lo capisce: il mondo ‘esteriore’ è una ‘donna bionda’, attraente, che però distrae. In linguaggio cabalistico la cosa potrebbe esprimersi così: Rosa è l’io, il centro, Tiphereth, e – pur chiedendo la considerazione e l’attenzione di Da’ath (come rappresentante dei Tre Superni e del Piano di Atziluth) – nota che la Presenza Divina si situa invece in Malkuth (la ‘donna bionda’, la ‘Terra’, feconda e produttiva), oppure – nel migliore dei casi – si occupa di Yesod, equiparabile alla sorella Santina, cioè una natura interiore, psichica, non bionda e affascinante ma ‘bianca’ e ‘nera’ come la Luna, con fasi alterne di buio e luce, che lamenta la sua prigionia fra i contrari del mondo. Verrebbe da suggerire alla sognatrice che, in realtà, l’azione del Padre-Spirito è quella giusta: la reintegrazione deve avere inizio nel mondo esteriore, che non va rifiutato, nel quale bisogna edificare una situazione feconda, per poi successivamente preoccuparsi del mondo psichico, che non va rifiutato neanch’esso, di cui bisogna prendersi cura per renderlo capace di superare gli opposti. Soltanto in seguito si può rischiarare la consapevolezza dei piani superiori con la fusione Da’ath-Tiphereth, evidenziando la vera coscienza individuale. Espressione delle opposizioni polari interne alla sognatrice sono la stessa Santina e la donna bionda, natura interiore - natura esteriore, come pure i frequenti richiami di Rosa, nel racconto del sogno, alla ‘destra’ e alla ‘sinistra’ quali luoghi psichici nei quali si situano i personaggi noti o sconosciuti, rassicuranti o inquietanti del dramma onirico.
Altra possibile interpretazione è quella che tiene conto del fatto che il padre di Rosa è già deceduto all’epoca del sogno. La sua attrazione per quella che abbiamo interpretato come la Terra e la ricerca di una ‘nuova casa’, possono indicare in senso – diciamo - esoterico, la sua attrazione per una nuova incarnazione, per un nuovo corpo, per nuove esperienze. Rosa si rappresenta - vera o presunta che sia - questa esigenza del genitore come un suo ulteriore allontanamento, un nuovo trapasso. Al punto che la raccomandazione di occuparsi di Santina potrebbe sottintendere una conclusiva volontà del padre prima dell’abbandono definitivo. ‘Santina’, in questo caso, rappresenta sia la sorella che la sognatrice stessa, vincolate al ‘carcere’ della presente incarnazione e con il desiderio ancora non soddisfatto di sublimarlo (santina, santità, desiderio d’interezza) attraverso l’unificazione degli opposti.  

 

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