(Un giorno della) settimana
tra il 4 e l’11/01/2004
Mario (il fratello di Franca)
nel sogno era direttore di banca e io dovevo entrare a lavorare in banca
alle sue dipendenze, ma avevo il problema del doppio lavoro.
In quella banca lavoravano due donne del Cis, ma non mi ricordo chi
erano.
A Mario non interessava il fatto che io avevo un altro lavoro, gli
interessava solo che io fossi puntuale.
In quella banca si lavorava mattino e pomeriggio; prima di iniziare il
turno pomeridiano io sono riuscita a sbrigare l’altro lavoro e ad essere
puntuale (sia pure trafelata). Ad attendermi in una stanza della banca
c’era Anna del Cis che si era appena svegliata.
Grazie.
Sogno Rosa -
Interpretazione di Franca
Questo sogno non ci da’ una
data esatta, quindi o prendiamo in considerazione tutti i giorni
indicati tra il 4 e l’11 o solo il 7, il 4 e l’11. Nel primo caso
abbiamo:4+5+6+7+8+9+10+11+1+2+4 = 67, nel secondo caso abbiamo:
7+4+11+1+2+4 = 29, noi prendiamo in considerazione entrambe le
possibita’ e sommiamo 67+29 = 96 =15.
Per la numerologia tale numero corrisponde all’Archetipo
dell’Avversario, quindi tema del sogno di Rosa e’ “il Contrasto”.
Infatti la sognatrice parla del problema del doppio lavoro. Un
doppio lavoro anche se utile da un punto di vista economico, crea
affanni, trafelamenti, strapazzi, ecc.; forse per un breve
periodo di tempo si puo’ sostenere un ritmo cosi’ assillante,
eccezionalmente, ma in genere si rischia un esaurimento o piuttosto si
rischia di far male entrambi i lavori. Mario, il cui significato
e’ “maschio, virile” corrisponde come ovvio alla controparte maschile di
Rosa nella accezione “direttiva” quindi di “guida” di “padre” (=Chesed);
la banca, letteralmente significa”scanno”, “panca”, e anche
“tavola”, luogo dove il commissario dava la paga ai soldati o li
arruolava. Qui cominciamo ad entrare nel significato piu’ simbolico di
questo “Luogo” onirico, perche’ la banca di Rosa non ha il
significato di luogo del risparmio, dove si depositano “denari”,
“valori”, “oro”, ma luogo di lavoro dove “altri” risparmiano. Chi
vi lavora, sta seduto sullo scanno, sulla panca, e da’ la paga ai
“soldati” (dell’esercito) o li arruola. A questa banca lavorano
altre due donne del Cis: la sognatrice non ricorda chi erano, ma
essendo donne dovrebbero corrispondere a sue altre componenti
femminili, (Geburah, Hod), che gia’ da tempo lavorano alla banca. In
realta’ a Mario non interessa neppure sapere quale e’ l’altro
lavoro di Rosa, ne’ “la qualita’” di questo lavoro, ma solo la
puntualita’, vale a dire solo la presenza fisica, l’esserci all’ora
giusta; e la sognatrice riesce ad essere puntuale, malgrado l’altro
lavoro, solo un po’ trafelata ( = ansante, stanca per la fatica e
il caldo). D’altronde se la panca e’ comoda, se lo scanno e’ imbottito,
se i “soldati”(le energie) non possono protestare, il lavoro non e’ poi
cosi’ pesante, forse lo e’ l’altro, il primo lavoro. Il sogno
conclude: ad attendermi in una stanza della banca c’era Anna
(=Misericordia, Grazia, ecc.) del Cis che si era appena svegliata.
Poiche’ il Cis (Centro Io Sono) e’ relativo al centro Daatico e in
questa banca c’e’ Anna, la Grazia, e cioe’ la componente
spirituale di Rosa che si e’ appena svegliata, si spera che il loro
incontro sia foriero di frutti-non frutti (= buoni fruttiferi): di
intuizioni, non legati solo all’essere puntuale, ma ad una vera
trasformazione Coscienziale.
Grazie F. V.
Sogno di Rosa –
Interpretazione di Maurizio
Rosa descrive nel sogno due
livelli d’impegno, due lavori: quello comune, riguardante il
normale dovere quotidiano, la vita cosiddetta esteriore, e l’altro in ‘Banca’,
ossia nel luogo dove vengono custoditi i valori e che, pertanto,
può essere interpretato come un ambito in cui si svolge l’Opera
interiore. La Banca è anche un ‘Istituto di credito’ e, in quanto
tale, legato metaforicamente alla fede e alla sua affermazione. A
suggerire questa accezione ‘alta’ del significato della Banca nel sogno
sta il fatto che il suo direttore onirico è Mario, fratello di Franca,
cioè una sorta di altro aspetto del CIS, maschile e paterno,
particolarmente correlato con gli inizi della partecipazione di Rosa al
gruppo, quando Mario era effettivamente presente in qualità di guida e
coordinazione. Ciò che l’Istituto bancario chiede alla sognatrice non è
di abbandonare il primo lavoro, bensì ritiene indispensabile la
puntualità nel secondo. Difatti, possiamo dire, la ricerca
interiore non deve e forse neppure può escludere l’impegno quotidiano
della normale vita di relazione con persone, eventi e cose: altrimenti
potrebbe rivelarsi come un rifiuto del mondo senza averlo realmente
compreso. La cosa che, piuttosto, viene richiesta è l’attenzione e la
precisione nel saper cogliere il tempo giusto, nell’esserci nel
momento dell’attività auto-conoscitiva. Tale momento, infatti, potrebbe
venire trascurato o disatteso, vanificando l’occasione di sviluppo che
rappresenta. ‘Puntuale’ significa propriamente ‘che arriva al punto
giusto’, e ciò può essere inteso nel senso ampio di accordo con il
giusto tempo di crescita, di comprensione. Rosa, in effetti, trova
difficile questa sintonia con il tempo interiore, cioè con i
cicli evolutivi della consapevolezza, vi giunge trafelata e a fatica, ma
riesce; e ci arriva di pomeriggio, cioè – metaforicamente - nella
seconda parte della sua esistenza, quella della maturazione. Il racconto
onirico, in effetti, oltre a segnalare il coinvolgimento della
sognatrice nel CIS come gruppo di ricerca, potrebbe indicare il periodo
attuale della sua vita, nel quale è possibile che si stiano strutturando
in maniera più profonda sia la differenziazione problematica fra i due
tipi di impegno, quello esteriore e quello interiore, sia la
partecipazione più consapevole e attenta al secondo, quello della
‘Banca’ e dei valori duraturi, i quali possono permanere al di là della
vita presente come patrimonio definitivo della Coscienza.
Ci sono altri dettagli interessanti che il sogno documenta e
particolarmente il fatto che nell’Istituto di credito ci siano tre donne
del CIS: due di esse ci lavorano, ma Rosa non ne ricorda l’identità; poi
c’è Anna che, al momento dell’arrivo della sognatrice per il turno
pomeridiano, “si era appena svegliata”. Le prime due donne sono
evidentemente delle sfaccettature di Rosa stessa, da intendersi come
energie psichiche indifferenziate, cioè non rese del tutto
consapevoli, ma impegnate nel lavoro di reintegrazione. ‘Anna’, invece,
raffigura con tutta probabilità un frammento della personalità della
sognatrice che si è recentemente ‘risvegliato’ e allineato al senso più
profondo della Ricerca, così come la Anna reale si è unita relativamente
da poco tempo (rispetto alla partecipazione della sognatrice) alle
attività del nostro gruppo. Inoltre l’amica Anna fa simbolicamente da
complemento all’immagine di Mario quale elemento maschile, paterno e di
direzionamento verso la fede e i valori: lei è invece la rappresentante
del mondo materno, femminile, emotivo e istintivo che – attendendo
l’arrivo di Rosa, cioè dell’io consapevole della sognatrice - si sta
destando e centrando, integrandosi al mondo dei significati, dei simboli
e degli archetipi che la Banca onirica rappresenta.
Albero della vita
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