Nel corso degli ultimi 15 anni abbiamo interpretato forse più di un
centinaio di sogni (v.
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sogni) ma non abbiamo mai definito che cosa è per noi il sogno.
Sogno, dal latino ‘somnium’ che deriva dal greco ‘ypnos’ e dal sanscrito
‘svapnja’, ha la stessa radice di ‘sonno’ e significa: immagini che
vengono alla mente durante il sonno spesso collegate tra loro assai
stranamente. Sui sogni sono stati scritti fin dall’antichità libri e
libri, noi vogliamo solo fare alcune considerazioni legate alle nostre
esperienze al riguardo. Dividiamo i sogni in quattro categorie:
1) I sogni legati a necessità fisiologiche (caldo, freddo, fame, sete
ecc.) 2) I sogni legati a inquietudini e problemi della vita quotidiana
(paure, timori, desideri ecc.) 3) I sogni coscienti (lucidi) in cui si sa di sognare e si decide ‘come’
terminare il sogno. 4) I sogni Numinosi, assai rari, con il contatto e la visione
delle Potenze Divine che ci
appaiono per guidarci in questa vita.
I sogni della prima categoria non danno grandi soddisfazioni ma nemmeno
grandi problemi, basta svegliarsi e accontentare il corpo fisico nelle
sue necessità: se ha caldo, alleggerire la coperta, se ha freddo
aggiungerne un’altra ecc. I sogni della seconda categoria sono i più comuni e per acquietarli
occorre placare i propri sentimenti e pensieri prima di andare a dormire
con rilassamenti, preghiere, esami di coscienza, meditazioni,
visualizzazioni protettive ecc., tuttavia, se si riuscisse a controllare
i propri sentimenti e pensieri con queste tecniche con risultato
positivo, si sarebbe già molto avanti nella conoscenza di se stessi e il
passaggio ai sogni della terza categoria sarebbe quasi automatico. Inoltre noi portiamo nei nostri sogni della seconda categoria anche un
fardello che non è nostro, perché il mondo del sogno comprende anche
l’inconscio collettivo e se siamo aperti verso gli altri (parenti,
amici, colleghi, società, ecc.) e ci lasciamo influenzare da loro (e chi
in parte non lo fa?) ci ritroviamo a dover fronteggiare anche le paure e
i desideri altrui. Insomma i sogni di questo tipo sono come un gran
crogiuolo dove può esserci di tutto: gioia e dolore, pace e guerra,
amore e odio, chiarezza e confusione, serenità e paure, gioia e dolore.
Per mettere un pò di ordine in questo caos la cosa migliore è tenere un
taccuino accanto al letto e quando ci si sveglia e si ricorda qualcosa,
appuntarlo con la massima precisione. La mattina dopo ci sarà più facile
riflettere sulle nostre visioni e cercare di capirne il significato.
Particolare importanza va data ai nomi dei ‘personaggi’ incontrati, e
dei ‘luoghi’ visti: il padre, la madre, la moglie, il marito, il figlio,
il prete, il sacerdote, ecc. sono quasi sempre nostre specchiature
interiori e così pure il monte, il mare, la campagna, la città, la casa,
il giardino, la cantina, la soffitta, ecc. sono quasi sempre nostri
‘luoghi’ interni. La ns/ tecnica per interpretare i sogni è semplice: li
mettiamo sull’Albero cabalistico e lasciamo che sia il Glifo a
suggerirci le direttive e i consigli.
I sogni ricorrenti possono fornire spunti
per farci modificare i nostri atteggiamenti verso la vita, ma
sappiamo già tutti che un atteggiamento positivo, solare, ottimista
facilita la nostra esistenza e quella di chi ci è vicino e che, al
contrario, un atteggiamento negativo, lunare, pessimista complica il
nostro mondo e quello degli altri. I sogni della seconda categoria però,
essendo non dipendenti dalla nostra volontà, non
possono che essere studiati a posteriori; certamente tale studio
è sempre positivo, perché ci permette di conoscerci meglio, il che è poi
lo scopo della nostra vita (vedi il ‘Conosci Te Stesso’, di delfica
memoria). Eccoci dunque arrivati ai sogni della terza categoria: i sogni lucidi,
in cui si sa di sognare; non tutti hanno sogni di questo tipo; come
abbiamo già detto, per arrivare ad essi bisogna aver lavorato già molto
sui sogni comuni e soprattutto su se stessi.
Il sogno lucido permette di ‘agire’ secondo la propria volontà: permette
di scansare i pericoli, evitare ‘luoghi’ e ‘persone’ non gradite, ci dà
la possibilità di imparare immediatamente ciò che ci viene suggerito
dalla situazione in cui ci troviamo, infine ci consente di fare uso
della nostra fede e potenza spirituale per modificare ‘l’ambiente’, cioè
le immagini, i sentimenti e i pensieri che incontriamo. Vivere un sogno
comune è come trovarsi in una città straniera senza riferimenti, amici,
e denaro, senza sapere se e quando
potremo tornare a ‘casa’; al contrario il sogno lucido somiglia
ad un viaggio programmato in cui sappiamo dove ci troviamo e nel quale
siamo anche consapevoli delle nostre vere possibilità. Per abituarsi a sognare ‘lucido’ occorre ricordarsi di programmarlo
tutte le sere prima di addormentarsi. Il comando che parte dal mondo
fisico verrà eseguito perché, essendo noi vivi, siamo sviluppati più
completamente sul piano di veglia che sugli altri e la Volontà assianica
è il Re che, per il libero arbitrio concessogli dal Sé, comanda su tutto
il Regno. Infine i sogni della quarta categoria, i ‘Numinosi’, sono quelli che
ricordiamo con nostalgia per tutta la vita e sono quelli che ci danno la
certezza della Divina Presenza nella nostra esistenza. Un discorso tutto a parte infine dovrebbe essere fatto per i ‘viaggi
astrali’ che sono sogni volontari legati a tecniche di
‘specializzazione’ acquisite probabilmente già in vite precedenti e che
richiedono, come tutte le specializzazioni nei campi umani (sport, arte,
studi ecc.) concentrazione e applicazione per giorni e giorni, cioè anni
di lavoro. Sappiamo tutti che un bravo nuotatore o un bravo ballerino
devono allenarsi per molte ore al giorno, e che un bravo tenore dovrebbe
cantare e un pianista suonare per altrettante ore. Chi volesse
impegnarsi con i viaggi astrali dovrebbe dedicar loro almeno un paio di
giorni (giorno e notte) alla settimana...tutto si può fare, basta
volerlo veramente. Ricordiamo però che lo scopo della vita è conoscere Se Stessi per la
Reintegrazione con l’Assoluto; se è Questo ciò che vogliamo, i viaggi
astrali non servono allo scopo come non servono miriadi di altre cose...
non è necessario diventare campioni di nuoto o di tiro con l’arco, non è
necessario imparare l’ebraico o il sanscrito, non è necessario conoscere
a memoria la Divina Commedia ecc. ecc. ma se lo si desidera possiamo
fare di tutto... la vita è ‘nostra’.
Grazie. F.V.
Roma 30/09/2012
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